Breaking Dad

Fango, tamponi e Ray Carver

Domenica mattina. La comunicazione è appena arrivata: niente, non si torna in campo neanche la settimana prossima. Contagi, tamponi, quarantene. Il campionato dei bambini è sospeso e così gli allenamenti. Fabrizio è triste per questo, il calcio è importante per lui.

Chi ha giocato a pallone (o ha praticato un altro sport, soprattutto di squadra) alla sua età sa cosa voglio dire. E’ gioco, è mettersi alla prova, è prendere le misure delle soddisfazioni e delle frustrazioni, sono regole da rispettare, è entusiasmo, sono gli amici, è preparare la borsa. Martedì e venerdì allenamento, sabato partita: tutto congelato.

E niente, bisogna arrangiarsi. Tipo ieri. Tenuta da partita, pallone sotto il braccio, destinazione: parchetto davanti alla scuola. Un parchetto dotato di campo di basket-calcio: sotto il canestro c’è la porta. Papà pronto a scendere in campo anche lui. Ché, non per vantarmi, ma la mia figura la faccio ancora.

O tipo oggi, domenica. Fabri è sconsolato: ci aveva contato. Aveva proprio sperato che, almeno gli allenamenti, potessero ripartire. Gli propongo di accordarsi con un amico – suo compagno di squadra – per dare quattro calci al pallone al giardino.

“Ma papà, dai, io voglio fare l’allenamento, il campionato, mica due passaggi e due rigori con le giacche per terra al posto dei pali.”

Lo so, eccome se lo so. Ma è meglio di niente, no? Aspettiamo che riprenda l’attività, certo, quella è la cosa più importante. Intanto però facciamo quel che si può. Fabri è deluso, non ha molta voglia di accontentarsi. Alla fine però si convince.

Si va al giardino. Lo accompagno per un pezzo, l’ultimo tratto di strada lo farà da solo: gli piace molto sentirsi un po’ indipendente, e ha ragione. Si è messo la tuta della squadra. A un certo punto mi fa:

“Papà, ti racconto una barzelletta”

“Ok”

“C’è un tipo che sta annegando. Arriva una barca a salvarlo, una bagnarola: vieni, gli dicono, attaccati qua. Ma lui risponde che no, che a salvarlo ci penserà Gesù. La barca se ne va e il tipo continua ad annegare. Arriva un’altra barchetta: vieni, attaccati qua che ti salviamo. Niente da fare. Non ne ho bisogno, dice il tipo, mi salverà Gesù. La barca se ne va e il tipo annega. Si ritrova in paradiso, davanti a Gesù. Ma perché non hai fatto niente per salvarmi? L’ho fatto, risponde Gesù, ti ho mandato due barche”.

Mi esce un sorriso ma niente di più. Siamo quasi al punto da cui Fabri proseguirà da solo. L’accordo è che dopo un’ora e mezza tornerò a prenderlo. Il suo amico compare in lontananza. “Divertitevi!”. Rincasando, ripenso alla barzelletta. Che proprio una barzelletta non è, in effetti. Chissà se ci ha pensato, almeno un po’. Quel tipo non ha voluto la barca perché aspettava qualcosa di ancora più sicuro, più importante. E ci ha lasciato le penne. Se avesse saputo gioire di quella bagnarola, prenderne il Buono anziché rifiutarla pensando all’Ideale, si sarebbe salvato.

A mezzogiorno e mezzo ritorno al giardinetto. Fabri e il suo amico – ma soprattutto Fabri – sono ricoperti di fango. Le scarpe sembrano delle sculture di Arte Povera: “Orme nella terra – fango su scarpa”, una roba così.

“Allora, niente allenamenti neanche la prossima settimana”, mi dicono i ragazzi quasi all’unisono. I due amici-compagni ne hanno parlato tra loro.

“Eh no, purtroppo no. Bè vi siete divertiti? Avete tirato un po’ di rigori?”

“Sì, sì, cinque ciascuno, e chi ne fa di più vince, ma lui è forte in porta, e poi però di testa son meglio io…”

Tornando a casa mi viene in mente di nuovo la barchetta. Ma non mi metto certo a fare i pistolotti della domenica mattina. Però una cosa gliela voglio dire.

“Fabri, hai visto che ti sei divertito, alla fine. Non era mica il campionato, no, ma era una cosa bella, no?”

“Eh? Sì, sì”

Poi passiamo a cucinare gli hamburger. Anche quelli sono una cosa piccola, ma buona.

[“Una cosa piccola ma buona” è uno dei racconti più belli del grande Raymond Carver]

  • Alessandro Principe

    Mi chiamo Alessandro. E, fin qui, nulla di strano. Già “Principe”, mi ha attirato centinaia di battutine, anche di perfetti sconosciuti. Faccio il giornalista, il chitarrista, il cuoco, lo scrittore, l’alpinista, il maratoneta, il biografo di Paul McCartney, il manager di Vasco Rossi e, mi pare, qualcos’altro. Cioè, in realtà faccio solo il giornalista, per davvero. Il resto più che altro è un’aspirazione. Si, bè, due libri li ho pubblicati sul serio, qualche corsetta la faccio. Ma Paul non mi risponde al telefono, lo devo ammettere. Ah, ci sarebbe anche un’altra cosa, quella sì. Ci sono due bambini che ogni giorno mi fanno dannare e divertire. Ecco, faccio il loro papà.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 02/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 02/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 02/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 02-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 02/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 02/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 02/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 02-12-2025

  • PlayStop

    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 02/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 02/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-12-2025

  • PlayStop

    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 02-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 02/12/2025

    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

    Volume - 02-12-2025

Adesso in diretta