Approfondimenti

Billy Porter e la terza stagione di Pose

Pose Billy Porter

A volte l’oceano che separa l’Italia e gli Stati Uniti sembra un po’ più vasto. È successo, per esempio, un paio di settimane fa, quando sui social italiani si scatenava, con le trite dinamiche ormai prevedibili a opera dei soliti noti, una ridicola polemica sul fatto che, in un film tratto dalla fiaba di Cenerentola attualmente in lavorazione, la fata madrina sarebbe stata interpretata da un attore afroamericano, Billy Porter. Nel pieno della battaglia sul disegno di legge Zan, la prima immagine dal set di Porter in un sontuoso abito femminile color arancio è stata agitata come spauracchio dei cosiddetti “pericoli dell’ideologia gender” che vorrebbe “eliminare i sessi”, e della fantomatica “dittatura del politicamente corretto” che discriminerebbe i bianchi. Negli stessi giorni, più o meno, negli Stati Uniti Billy Porter campeggiava sulla copertina dell’”Hollywood Reporter”, in una bella fotografia in bianco e nero accompagnata dal titolo: “Ecco cosa significa essere sieropositivi, oggi”.

In America Porter, che oggi ha 51 anni, è una celebrità: ha una lunga carriera a Broadway, in particolare nel musical Kinky Boots, è un cantante affermato, ha vinto un Emmy Award per il suo ruolo da protagonista nella serie Pose, è diventato una presenza familiare sui tappeti rossi, dagli Oscar al Met Gala, coni suoi abiti strabordanti e lussuosi, che sfidano le categorie di genere (ed è soprattutto per questo suo profilo pubblico, è facile intuire, che è stato scelto per il ruolo in Cenerentola). Ha fatto coming out quando aveva solo 16 anni, si è sposato col compagno Adam Smith nel 2017, volutamente pochi giorni prima dell’insediamento di Trump. E ora, dopo 14 anni di silenzio, ha deciso di rendere pubblica la propria positività all’HIV, scoperta nel 2007, dopo un test praticamente di routine: in questi giorni diversi talk show Usa, su diversi canali mainstream e in differenti orari (e quindi rivolti a diversi target) l’hanno invitato per raccontare la sua storia, un gesto che lui stesso considera di attivismo, di diffusione di consapevolezza, oltre che di liberazione personale. Fino a prima dell’annuncio pubblico, erano pochissime le persone a conoscenza della diagnosi, che Porter ha nascosto, portandosi dentro per oltre un decennio un peso divorante (ma non l’unico dei traumi che gli sono toccati: da adolescente ha subito abusi dal patrigno, quando ha fatto coming out è stato rifiutato dalla comunità pentecostale in cui era cresciuto): temeva, realisticamente, di aggiungere l’ennesimo stigma a un’identità–quella di nero e gay –che l’aveva già portato ad attraversare parecchie discriminazioni, sul lavoro e non solo.

In questi giorni è iniziata negli Stati Uniti anche la terza e ultima stagione di Pose (in Italia arriverà forse su Netflix, dove sono al momento disponibili le prime due annate), e la rivelazione di Billy Porter sulla propria sieropositività aggiunge sfumature di intensità al personaggio che interpreta, Prey Tell, esponente di spicco nella comunità queer newyorkese degli anni 80 e 90, malato di AIDS.
La serie -che racconta in modo accurato, preciso, drammatico ma anche gioioso la sottocultura LGBTQ del periodo, con il più ampio cast di interpreti transgender della tv fino a oggi –ha affrontato fin dalla prima stagione l’epidemia di AIDS di quegli anni, spostando il proprio focus dalla terrificante scoperta del virus, dalla negazione, dalla vergogna a un percorso politico di attivismo e di rivendicazione di diritti inalienabili come quelli al riconoscimento collettivo, alla cura, alla salute. È proprio nel personaggio di Prey Tell –oltre che in quello della protagonista Blanca interpretata da un’altra attrice di Broadway, MJ Rodriguez –che si compie con più evidenza quest’arco, con l’uomo che s’impegna via via più spesso in manifestazioni politiche come quelle dell’organizzazione Act Up. «A lungo ho utilizzato il personaggio di Prey Tell come alter ego, lasciando che fosse lui a dire al mondo tutto ciò che volevo dire io» ha spiegato Porter. Ora, però, ha deciso di utilizzare la propria voce: se c’è un motivo per cui è sopravvissuto, sostiene, è per portare la propria storia in aiuto di chi ha ancora paura.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 18-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 18/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 18/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 18-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-12-2025

  • PlayStop

    Gaza, Israele torna a colpire la Striscia mentre si aggrava la situazione umanitaria

    L’esercito israeliano dall’alba di oggi ha lanciato nuove incursioni sul sud della Striscia di Gaza, in particolare a est delle città di Rafah e a Khan Yunis. Al Jazeera riferisce anche di attacchi aerei e di spari da parte di elicotteri israeliani, ennesima violazione del cessate il fuoco sottoscritto da entrambe le parti. Intanto si aggrava la situazione umanitaria: le tendopoli degli sfollati restano allagate a causa delle violente piogge, mentre freddo e malnutrizione colpiscono soprattutto i bambini. Onu e organizzazioni umanitarie denunciano la mancanza adeguata di aiuti per la popolazione. A Deir al Balah abbiamo raggiunto Francesco Sacchi di Emergency. Ascolta l'intervista a cura di Diana Santini.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 18/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 18-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 18/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 18-12-2025

Adesso in diretta