Approfondimenti

Roma, la resa dei conti nella destra

La destra a Roma è alla resa dei conti. Ma non per il Campidoglio, una sfida già data per persa, bensì in vista delle prossime elezioni politiche“.

Alessandro Campi, politologo dell’Università di Perugia, studioso della destra, a lungo consigliere di Gianfranco Fini con la Fondazione Fare Futuro (che da tre anni però ha abbandonato) commenta lo scontro interno al centrodestra per le elezioni amministrative di Roma. Meloni contro Bertolaso, Salvini contro Berlusconi, e sullo sfondo un Movimento 5 Stelle che ha sempre più appeal nell’elettorato di destra. E tutto questo rimanda alle manovre già partite in vista del voto politico, tra uno o due anni, e ai ragionamenti legati alla nuova legge elettorale.

“È in corso un processo di lento dissolvimento del centrodestra – dice Alessandro Campi. È venuto meno il collante politico di quest’area cioè Berlusconi, il quale continua a proporsi come federatore, come padre nobile ma non ha più le forze e le risorse necessarie. La debolezza di Berlusconi si scontra con la debolezza dei suoi alleati-avversari, e il risultato finale è ciò a cui stiamo assistendo sulla piazza romana”.

“La mia impressione però – prosegue il politologo – è che siano entrati in gioco altri fattori. In particolare penso che a Roma la destra abbia deciso di contarsi: tra uno o due anni si andrà alle elezioni politiche con una nuova legge elettorale che costringerà i litiganti di oggi a rimettersi insieme. A quel punto però Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega dovranno calcolare bene come spartirsi i posti, dato che il centrodestra con l’Italicum rischia di perdere e molto personale politico di quell’area resterà a casa. L’esperimento romano secondo me va letto in questa chiave: una conta interna per stabilire, al momento della composizione delle liste per le politiche, quanto spetterà a Berlusconi, quanto a Salvini, quanto a Meloni“.

“Ormai la piazza romana è data per persa – dice Campi – e quindi si sta utilizzando questa tornata amministrativa per una resa dei conti. Per Fratelli d’Italia, in particolare, ora è importante farsi valere: se la Meloni non dimostra di contare qualcosa a Roma, unica città dove è ancora abbastanza forte la destra missina e postfascista, arriverà alla trattativa per le politiche senza niente in mano, e dovrà accontentarsi delle briciole nella spartizione dei posti da parlamentare”.

“Spero che sia chiaro che con la nuova legge elettorale saranno le segreterie a decidere chi andrà in Parlamento, e così tutti i partiti ci stanno già pensando -spiega il politologo –  lo sta facendo il Pd e lo sta facendo il Movimento 5 Stelle, che secondo me si sta riposizionando dal punto di vista tattico e dell’immagine. Rispetto all’impostazione originaria, radicale, da movimento di pura protesta, si sta cercando di mettere in campo figure diverse. Anche qui il caso romano è esemplare, dice Campi: Virginia Raggi, la candidata sindaco, buca lo schermo, è un avvocato in carriera quindi non è il grillino medio che dà un po’ l’idea di essere uno spiantato, è ben inserita socialmente in città e “civetta” anche un po’ con il fatto di provenire da una famiglia di destra. Tutte queste caratteristiche stanno a indicare un riposizonamento verso il fronte moderato, perchè si è capito che lì c’è una quota di elettorato enorme che potenzialmente il Movimento 5 Stelle può capitalizzare a suo favore. In questa chiave leggo anche la scelta un po’ eccentrica del candidato a Napoli, un ingegnere lombardo, e l’eliminazione dalla scena politica della candidata per Milano, Patrizia Bedori, che rispondeva a un cliché che appiattisce il Movimento su un versante di sinistra radicale”.

“Insomma – conclude Alessandro Campi – credo siano in atto grandi manovre in vista delle prossime elezioni, dove con ogni probabilità la sfida sarà tra il Pd e i 5 Stelle. E dove questi ultimi avranno tutto l’interesse a fare il pieno degli elettori di destra, orfani di un riferimento politico. Un elettorato che in Italia resta socialmente maggioritario, anche se in questo momento politicamente non lo è”.

Ascolta l’intervista di Lorenza Ghidini e Gianmarco Bachi ad Alessandro Campi

Alessandro Campi

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 14/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 14/07 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 14/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 14/07/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di lunedì 14/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 14-07-2025

  • PlayStop

    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 14/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 14-07-2025

  • PlayStop

    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    A tempo di parola - 14-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 14/07/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di lunedì 14/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    Rock is dead - 14-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 14/07/2025 delle 13:30

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 14-07-2025

Adesso in diretta