Approfondimenti

Baidu e lo studente morto di cancro

Il governo cinese ha istituito addirittura una squadra di ispettori per indagare sul «Google cinese», cioè Baidu, accusato di diffondere informazioni su cure mediche fuorvianti dalla famiglia di un malato di cancro, che nel frattempo è morto. Wei Zexi, studente informatico di 21 anni, è deceduto il mese scorso per una rara forma di tumore dopo aver tentato inutilmente cure tradizionali – chemioterapia e radioterapia – e aver quindi cercato una terapia alternativa sul motore di ricerca. Su Baidu, aveva trovato in cima ai risultati di ricerca la soluzione offerta da un ospedale di Pechino gestito dalla Polizia paramilitare.

La pubblicità offriva un trattamento basato sulla stimolazione delle difese immunitarie, noto con la sigla DC-CIK – abbreviazione per cellule dendritiche e cellule killer indotte da citochine – scoperto negli Stati Uniti e presentato come la tecnologia più avanzata per sconfiggere i tumori. Veniva di fatto venduto da contractor privati all’interno dell’ospedale. La cura è costata alla famiglia del ragazzo 200mila yuan – l’equivalente di 27mila euro – e non è servita. Esperti medici dicono oggi che il metodo è ancora sperimentale, non ha passato al momento tutte le verifiche previste dagli standard internazionali e non dovrebbe quindi essere utilizzato come trattamento di routine per curare il cancro.

Ora, la squadra d’indagine sul caso è composta da funzionari di ben tre ministeri: la amministrazione per il Cyberspazio – cioè il dicastero che si occupa di Internet – la commissione per la Salute e la Pianificazione Familiare – cioè il ministero della Salute – e l’amministrazione statale per l’Industria e il Commercio – che è il regolatore della pubblicità online. Il che ci trasmette l’idea di quanto la vicenda sia percepita come importante, sia dal governo cinese sia dall’opinione pubblica. Il caso di Wei Zexi apre infatti il vaso di Pandora di una serie di problemi della Cina, che mai come questa volta si intersecano in maniera esplosiva.

Da un lato c’è l’assistenza sanitaria, non ancora pubblica e universale, quindi esposta alle truffe dei cosiddetti «mercanti della speranza», agenzie private che non solo offrono cure dubbie, ma talvolta organizzano veri e propri viaggi in rinomate cliniche straniere facendosi pagare profumatamente. Qualche anno fa, ci imbattemmo in uno di questi operatori specializzati, a metà tra turismo e servizi medici, che alla luce del sole spediva le signore della buona borghesia cinese a rifarsi seno e labbra nelle cliniche di lusso sul lago di Ginevra, mentre un po’ in penombra organizzava viaggi della speranza per facoltosi malati terminali in ospedali «miracolosi» del vicino Giappone. «Noi vendiamo un sogno», ci disse il fondatore-amministratore delegato dell’agenzia, ed era sincero. Credeva nella sua missione.

Sempre alla voce servizio sanitario, c’è poi un problema di gestione sostenibile degli ospedali cinesi. Circa un anno fa, il professor Zhang Wei – un ex chirurgo divenuto consulente del governo – ci spiegò che gli istituti pubblici ricevono fondi insufficienti dallo Stato, quindi i loro amministratori devono fare cassa altrimenti. Oltre a contenere i costi pagando poco e male il personale – tra cui i medici – e a fare profitti sui farmaci venduti all’interno degli ospedali, il professore citò esplicitamente la vendita di vere o presunte «nuove tecnologie» spesso d’importazione. Ed ecco i contractor all’interno delle corsie.

Con il caso Wei Zexi, torna poi sotto i riflettori il tema del controllo del cyberspazio. Un motore di ricerca è responsabile dei contenuti che veicola o è solo una piattaforma neutra? Il problema riguarda anche i nostri Paesi cosiddetti «democratici», figuriamoci la Cina, dove il governo rivendica il diritto/dovere di controllare internet e reprimere i contenuti che ledono la sicurezza del Paese. Appare paradossale che un motore di ricerca dove è impossibile trovare immagini di Tian’anmen ’89 esponga invece in posizione privilegiata, tra i risultati a pagamento della propria search, una cura per il cancro non ancora sdoganata. Potere del mercato.

Infine si pone il problema delle grandi imprese IT cinesi, così legate a doppio filo con il governo di Pechino. Se da un lato, sono l’avanguardia che dovrebbe trainare tutta la Cina verso un nuovo modello di sviluppo basato su innovazione e prodotti ad alto valore aggiunto, dall’altro inciampano spesso in qualche incidente di percorso. Tipico è il caso di Alibaba, che da un lato offre con l’e-commerce occasioni di business e di impiego per la forza lavoro espulsa dal manifatturiero e con il credito online l’embrione di un sistema finanziario alternativo a quello di Stato; ma dall’altro, incappa poi nell’incidente dei prodotti fake venduti dai propri negozi online.Baidu, da parte sua, fa sistema con il governo nel mettere fuori mercato Google in Cina e garantisce così il fatto che la maggior parte dei netizen dell’ex Celeste Impero vedano risultati della ricerca ripuliti dai contenuti mingang (sensibili); ma poi incappa nel caso Wei Zexi, che sembra fatto apposta per suscitare l’ira dei cinesi: con la salute non si scherza.

Sarà forse a causa della delicatezza di questo caso che Jiang Jun, portavoce dell’amministrazione per il Cyberspazio, ha detto che i risultati dell’indagine saranno resi pubblici. Un raro annuncio di trasparenza. Intanto, il titolo di Baidu quotato al Nasdaq ha perso quasi l’8 per cento.

Tratto da China Files

  • Autore articolo
    Gabriele Battaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 19/04 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 19-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/04/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 20/04/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 19-04-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 19/04/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 19-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 19/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-04-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 19/04/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 19-04-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 19/04/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 19-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 19/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 19-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 19/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 19-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 19/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 19-04-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 19/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 19-04-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 19/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 19-04-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 19/04/2024

    Nella prima parte approfondiamo le nuove uscite di Taylor Swift e della cantante Tunisino/Americana Emel e presentiamo Back to Black, il Bio pic dedicato ad Amy Winehouse. Ospite della seconda parte Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti che ci racconta in una lunga intervista il loro ultimo lavoro "Garage Pordenone"

    Jack - 19-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 19/04/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 14.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 19-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 19/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 19-04-2024

Adesso in diretta