È un riconoscimento simbolico, ma in tempi di magra, per così dire, è pur qualcosa. La giunta comunale di Bergamo ha approvato il cosiddetto Ius Scholae, il conferimento della cittadinanza onoraria ai e alle minorenni che per lo Stato italiano sono stranieri, in larga parte bambini e ragazzi nati in Italia con genitori migranti. Per accedere al nuovo status dovranno essere residenti a Bergamo e aver frequentato almeno 5 anni di scuola in Italia.
Ogni anno sul sito del comune verrà pubblicato un avviso con termini e modalità di presentazione delle richieste che dovranno essere fatte dai genitori o da un tutore legale dei minori. Il riconoscimento verrà dato nel corso di una cerimonia annuale, spiega Marzia Marchesi, assessora a educazione e legalità. Sarà un momento di condivisione, coronamento di un percorso formativo d’intesa con l’ufficio scolastico provinciale e i dirigenti delle singole scuole.
A dare lo stimolo alla giunta un ordine del giorno presentato nel maggio scorso da Gianluca Spitallieri, consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra. “Con questo riconoscimento si vuole facilitare un percorso di integrazione reale – spiega Spitalieri – in cui le differenze siano considerate una risorsa, così contribuiamo alla costruzione di una comunità aperta e plurale, in attesa, naturalmente, che il Parlamento legiferi per il conferimento della vera cittadinanza ai giovani nati sul suolo italiano”.
di Sara Agostinelli


