
Ieri sera alla fine di un’altra manifestazione oceanica (qui a Milano, ma come nel resto d’Italia) chiedo a un’amica dell’associazione Gaza Free Style “cosa arriva a Gaza di queste mobilitazioni?”. Mi fa vedere una serie di messaggi arrivati nei giorni scorsi sul suo Whatsapp: “Apprezziamo il vostro coraggio ma siamo preoccupati perché mentire è una delle loro caratteristiche” scrive un abitante di Gaza. “Il nostro coraggio” dice a noi una persona che sta sopravvivendo a un genocidio. Un altro messaggio: “Sappiamo che quello che state facendo non fermerà i loro missili, ma quello che fate ci fa sentire che l’umanità non è stata spazzata via dal mondo. Parlate sempre per noi. Voi siete la nostra voce in questo mondo ingiusto”. E così tanti altri messaggi. Le migliaia di persone in centinaia di piazze in questi due anni, ma soprattutto quelle di questi ultimi giorni; le marce pacifiche, la rivolta alla stazione Centrale di Milano, gli striscioni colorati e le persone arrestate: tutto arriva a Gaza. In questi giorni chi si sta mobilitando per Gaza sta facendo la Storia, anche se non fermerà i missili, come scrivono i palestinesi da Gaza, ma sta tenendo accesa in loro la speranza di non essere soli e, un giorno, di liberarsi. “Speriamo di incontrarvi presto in pace” è scritto in un altro messaggio. Scioperare oggi e partecipare alle manifestazioni serve anche a questo.
Dear Friends, Thank you for all you do. We know that what you are doing will not stop their missiles. But your work makes us feel that humanity has not been wiped out from the world. And it gives us confidence in you. Continue to put pressure on this world. Always speak up for us. You are our voice in this unjust world.
Thank you to the Italian people for your continuous efforts in supporting the Palestinian people. We send you all our love and hope to meet you soon in peace 🙏♥️
We appreciate your courage and your standing by our side, but we are very concerned, because treachery is one of their characteristics