Approfondimenti

Il femminicidio di Giulia Checchettin, il collasso umanitario nella Striscia di Gaza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 18 novembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il cadavere di Giulia Cecchettin è stato trovato dopo una settimana dalla sparizione della ragazza e del suo presunto, quasi certo, assassino: l’età degli assassini di donne si abbassa, segno che il patriarcato non è un “affare da uomini del ‘900”; la situazione umanitaria a Gaza è vicina al collasso completo; il governo italiano sbaglia su quasi tutto, ma forte del consenso e della maggioranza in Parlamento, prosegue con la sua politica incerta.

Giulia Cecchettin è stata uccisa, sono 103 i femminicidi nel 2023

Giulia Cecchettin è morta. È stato trovato oggi il corpo della 22enne sparita da una settimana insieme all’ex fidanzato, ricercato e indagato per omicidio. Il cadavere della ragazza era nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, con addosso i vestiti che Giulia aveva al momento della scomparsa una settimana fa. 

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, Filippo Turetta l’ha abbandonata al bordo della strada e l’ha lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone. 

Su Turetta pende un mandato d’arresto europeo firmato dalla Procura di Venezia. Ora si cerca l’auto, che è stata avvistata l’ultima volta a Linz (Austria), in Tirolo, domenica – e non mercoledì come era stato precedentemente detto. 

“Filippo, consegnati alle forze dell’ordine, così puoi spiegare cos’è successo”. È il messaggio che la famiglia del ragazzo ha fatto lanciare attraverso il legale al figlio. Giulia Cecchettin è la 103esima donna ad essere uccisa nel 2023.

“È stato il vostro bravo ragazzo” ha scritto su Instagram la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, riferendosi alla retorica che per tutta questa settimana ha dipinto Turetta come un ragazzo d’oro. A colpire, però, è soprattutto la giovane età del ragazzo, soli 22 anni. Ne abbiamo parlato con Francesco Menditto, procuratore di Tivoli, esperto di femminicidi:

 

Il patriarcato che non si riesce a sradicare

(di Lorenza Ghidini)

Lo sapevamo tutte. Per una settimana la consapevolezza del finale di questa ennesima terribile storia è stata più forte della speranza.
A guardare la faccia di quel Filippo si fa fatica a crederlo. Cosa scatta nella mente di un ragazzino appena cresciuto, quale mostro alberga in lui, in grado di fargli aggredire e ammazzare la sua ragazza?
È il famoso patriarcato, una parola che suona ancora irritante nei maschi quando la pronunciamo, si vede a occhio nudo. Nei maschi e anche in alcune donne. Suona vecchia, ideologica. E intanto invece l’età dei maschi violenti si abbassa, le statistiche dicono che sempre più giovani commettono femminicidi. Come Filippo, che ha solo 22 anni. La cultura patriarcale è cosi difficile da sradicare, che più le donne crescono indipendenti dagli uomini che hanno accanto, anno dopo anno, lotta dopo lotta, corteo dopo corteo, e più si vede come questo resti inaccettabile. Come ai tempi del film di Paola Cortellesi. Come sempre. Come oggi, che siamo tutte potenziali vittime, noi, le nostre figlie. Nessuna esclusa.

Gaza, la situazione umanitaria è a un passo dalla catastrofe

Cresce ancora il numero dei morti a Gaza. Sono 12300 secondo l’ultimo bilancio del ministero della salute di Hamas, più di 5mila bambini. Oggi i raid israeliani hanno colpito ancora il nord della striscia, soprattutto il campo profughi di Jabalia dove almeno 50 persone sono rimaste uccise in una scuola dell’Onu che fungeva da rifugio per migliaia di sfollati e poi una casa privata, uccidendo circa 30 persone tutte della stessa famiglia, dei quali 19 minori.

Il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, ha condannato il raid di Israele contro la scuola: “Questi attacchi non possono diventare un fatto comune, devono cessare – ha detto – Un cessate il fuoco umanitario non può più aspettare”.

Oggi poi centinaia di persone hanno evacuato e si sono dirette a piedi verso le regioni meridionali della Striscia.

Il direttore generale dell’ospedale, in un’intervista ad Al Jazeera ha detto che “dozzine di feriti perderanno la vita lungo la strada”.

La situazione umanitaria è sull’orlo della catastrofe. I bombardamento proseguono anche al sud, soprattutto su Khan Younis, dove centinaia di migliaia di persone scappate dal nord si affollano.

Proprio da Khan Younis, abbiamo ricevuto questo messaggio da Sami, cooperante della Striscia. 

Oggi intanto è arrivata a Gerusalemme la marcia dei parenti degli ostaggi, partita 5 giorni fa da Tel Aviv. Migliaia di persone hanno raggiunto l’ufficio del premier Netanyahu gridando “Liberateli ora”,  chiedono maggiore impegno per la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. Netanyahu ha annunciato che convocherà il gabinetto di guerra nei prossimi giorni per un incontro con le famiglie degli ostaggi, ma secondo Lorenzo Cremonesi, inviato del corriere della sera in Israele e Palestina, sono tutte mosse di facciata.

 

Tra errori e litigi, il governo va avanti per la sua strada

È improbabile che cambierà alcunché nelle politiche sociali del governo dei prossimi mesi dopo lo sciopero generale di Cgil e Uil di ieri, anche se proseguirà la concorrenza elettorale tra Fratelli d’Italia e Lega verso le europee.

In Trentino il presidente riconfermato Maurizio Fugatti del Carroccio non ha nominato sua vice la meloniana Federica Gerosa, come dichiarato in campagna elettorale. 

Per ora Fratelli d’Italia ha deciso di ritirare dalla giunta gli altri assessori ma non l’appoggio, anche se c’è da votare il bilancio nelle prossime settimane.

Il centrodestra proseguirà con l’attuale impostazione di governo perché ha consenso, dice ai nostri microfoni Gianfranco Pasquino professore emerito di Scienze Politiche all’Università di Bologna, ma da alcune categorie potrebbero arrivare ulteriori segnali di disaffezione, sentiamolo intervistato da Fabio Fimiani

E nella proposta di legge sul premierato è stata tolta il riferimento alla scheda unica elezione delle camere e del primo ministro. Nel testo del governo depositato al Senato è solo scritto che avverrà contestualmente.

“Anche questo aspetto che può sembrare marginale”, dice il senatore dem Alessandro Alfieri ed evidenzia che è “una proposta molto pasticciata con tanti aspetti che non funzionano”. 

Un altro fronte aperto del governo è quello dei migranti. L’intesa con l’Albania, presentata con orgoglio dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, fa acqua da tutte le parti. Secondi il Viminale servirebbero 1000 agenti della polizia italiana per coprire i Centri di permanenza e rimpatrio in Albania, ma non ci sono.

Un’intesa che viola il diritto europeo quella firmata a Roma da Meloni e il primo ministro Edvin Rama.

Sentiamo il giurista Fulvio Vassallo Paleologo:

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Saul Beretta sui prossimi appuntamenti di La città che sale; Fondazione Feltrinelli organizza in tre quartieri di Milano e a Pavia la due giorni "L'isola che non c'è" dedicata ai giovanissimi; il drammaturgo angloamericano Christopher Adams ha vinto il Premio Annoni per la DRammaturgia LGBTQ+ 2025 per la sezione in inglese con il testo "Venison"; la rubrica di classica e lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Stati Uniti, la politica della guerra civile. Perchè l'assassinio di Charlie Kirk è una svolta in questa guerra civile? Le identità politiche della vittima e del suo assassino. Kirk era un "political performer". Tyler Robinson appartiene al mondo dei gamer online. Benvenuti "nel nuovo mondo", ha scritto l'ospite di Pubblica Mattia Diletti, sociologo politico, studioso della politica americana, autore di «Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo», pubblicato da Treccani.

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    A cura di Sara Milanese. Puntata dedicata alla guerra in corso in #Sudan e alla situazione umanitaria; con #IrenePanozzo facciamo una fotografia del conflitto sul campo e degli interessi regionali; con #ClaudiaPagani di #Emergency raccontiamo la situazione a #Khartoum.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è (quasi) legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-09-2025

Adesso in diretta