Breaking Dad

La fine delle Elementari

Succede che manchi meno di una settimana alla fine delle Elementari. Ne sono assolutamente certo, ho fatto bene i calcoli: mercoledì prossimo accadrà. Ora, è vero che era già capitato con Figlio Uno (che poi ha finito pure le Medie ma alzi la mano chi ha provato la stessa cosa alla fine delle Medie). Già era stata una bella botta. Ma c’era il secondo tempo, accidenti. Invece adesso no, è proprio finita.

Questi giorni stanno passando in un’atmosfera un po’ sospesa. Tra cerimonie di saluto, preparazione dello spettacolo finale, vaghi discorsi su quello che lo aspetterà a settembre. Sì, certo, molti compagni e compagne li ritroverà, la scuola è ancora nel quartiere, non si va lontani. E poi c’è la voglia e il bisogno di provare cose nuove, di mettersi alla prova. Ma in realtà lo sappiamo bene cosa lo aspetterà: il non essere più bambini. La fine delle Elementari segna proprio questo. Ma voi vi rivolgereste a un alunno (o si dice già “studente”?) di prima o seconda media chiamandolo “bambino”? No, con tutta evidenza non lo è più. Io lo so e, secondo me, anche lui se ne rende conto, o forse non del tutto, chissà.

“Alle medie, papà, si va a scuola da soli?”. Bè, sì, direi che non ci sono dubbi. Tanto più se la scuola si trova a un chilometro da casa. Ecco, non ci sarà più quel rito del mattino, uscire insieme mezzi addormentati. Ma ne inventeremo altri, eccome. Né quello del pomeriggio alle quattro, che poi si sta al parchetto e la merenda te la porto io, oppure andiamo subito a casa che fa freddo e poi c’è allenamento.

Nell’ultimo periodo stiamo facendo delle prove. La simulazione riesce perfettamente, visto che la scuola elementare è vicinissima alla media. Fabri esce di casa da solo, lo guardo dalla finestra della sala che dà sulla piazza. Si avvia, seguendo la strada che abbiamo fatto mille volte insieme. Lo vedo mettersi disciplinatamente in attesa che il semaforo sia verde e poi passare (guardando lo stesso, ché non si sa mai) a passo veloce, quasi corricchiando. Dopo un po’, scendo anch’io e lo seguo a distanza. Lo vedo davanti a me, lo zainetto sulle spalle, lui sa che sto arrivando ma non si volta, deve fare come se fosse davvero da solo. Infine, lo raggiungo davanti alla scuola, qualche minuto prima dell’ingresso.

“Alle medie non c’è la maestra, vero?”. No, ma ci sono tante professoresse e professori bravissimi, che ti insegneranno le varie materie. Vedrai, sarà super interessante! Assomiglierà molto più al mondo e molto meno al nido. Ma, vabé, questo lo capirai più avanti. Mica è sbagliato, ci mancherebbe, è giusto così. E’ solo un’altra cosa che ci si lascia alle spalle.

Mi viene in mente Valentino Rossi che, fresco papà, in questi giorni ha detto: “Fare il genitore è una figata!”. E’ vero Vale, ma è pure un bel casino perché dall’istante in cui lo diventi hai ogni giorno davanti agli occhi uno spettacolo meraviglioso che non si ripeterà mai più. Che ti riempirà il cuore e, nello stesso momento, ti lascerà un po’ di malinconia addosso. E va bene, mica ci pensi ogni volta, ovviamente, sennò diventa una lagna! Ed è anche questo il bello, in fondo: le tappe, il viaggio, la crescita. Però poi ecco che arrivano quei momenti in cui è proprio impossibile fare finta di niente. E ti viene il groppo in gola. Come alla fine delle Elementari.

  • Alessandro Principe

    Mi chiamo Alessandro. E, fin qui, nulla di strano. Già “Principe”, mi ha attirato centinaia di battutine, anche di perfetti sconosciuti. Faccio il giornalista, il chitarrista, il cuoco, lo scrittore, l’alpinista, il maratoneta, il biografo di Paul McCartney, il manager di Vasco Rossi e, mi pare, qualcos’altro. Cioè, in realtà faccio solo il giornalista, per davvero. Il resto più che altro è un’aspirazione. Si, bè, due libri li ho pubblicati sul serio, qualche corsetta la faccio. Ma Paul non mi risponde al telefono, lo devo ammettere. Ah, ci sarebbe anche un’altra cosa, quella sì. Ci sono due bambini che ogni giorno mi fanno dannare e divertire. Ecco, faccio il loro papà.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 27/08 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-08-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 27/08 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-08-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 27/08/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-08-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 01/08/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-08-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Canzoni di mercoledì 27/08/2025

    Canzoni vuole essere un programma sulla musica italiana cantautorale e non, aperta soprattutto a quelle realtà, già molto note a un pubblico attento e in qualche modo di culto, che però faticano ad avere uno spettro di ascolto più ampio. Sono in genere gruppi, ma anche singoli artisti che sanno giocare molto bene sulla parola e costruiscono testi intelligenti e molto piacevoli da ascoltare. Il programma prevede molte ospitate in cui si ascolteranno i loro repertori, ma anche quelle musiche che li hanno influenzati creando così un ampio cerchio di ascolto. Dal 2 luglio al 3 settembre 2025 dalle ore 23.00 alle ore 24.00. Per coloro che non tirano tardi la sera sarà possibile ascoltare il programma in podcast già dal mattino successivo.

    Canzoni - 27-08-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 27/08/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-08-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 27/08/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 27-08-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di mercoledì 27/08/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 27-08-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 27/08/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 27-08-2025

  • PlayStop

    Almendra di mercoledì 27/08/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 27-08-2025

  • PlayStop

    Fare la guerra, fare la pace: cosa è più semplice dal punto di vista scientifico?

    Fare la guerra, fare la pace: cosa è più semplice? Telmo Pievani, filosofo e evoluzionista, lo racconta dal punto di vista scientifico al microfono di Cecilia Di Lieto a "La scatola magica"

    Clip - 27-08-2025

  • PlayStop

    Urbanistica a Milano, nelle carte dell'accusa la relazione sul ruolo indebito della Commissione Paesaggio

    L’inchiesta sull’urbanistica milanese si arricchisce di nuovi filoni. In particolare, in una relazione tecnica per i pm emerge il ruolo anomalo avuto dal 2014 in poi dalla Commissione Paesaggio del Comune di Milano. Secondo la consulenza firmata dall'ex docente di urbanistica Alberto Roccella, il Comune ha violato il Codice dei beni culturali e del paesaggio perché ha attribuito proprio a quella Commissione funzioni in materia urbanistica ed edilizia, andando ben oltre il compito della tutela paesaggistica. Secondo questa ricostruzione, c'è stata dal 2014 in poi una "volontà politica" di occultare "sotto la nobile veste del paesaggio lo svolgimento delle funzioni di rilevantissimo impatto, anche economico, in materia di urbanistica e edilizia". Ascolta il commento di Elena Granata docente di urbanistica al Politecnico di Milano

    Clip - 27-08-2025

  • PlayStop

    Il soul dell’avvenire #3 - Deanie Parker, la tuttofare della Stax

    Deanie Parker alla Stax Records ha lavorato come cantautrice, cantante, arrangiatrice, collaboratrice e addetta stampa. L’esperienza alla Stax negli anni '60 e nei primi anni '70, l'ha preparata a diventare una professionista della comunicazione e del marketing e poi manager di un'organizzazione no-profit. Nel 2003 è stata nominata presidente e CEO dello Stax Museum of American Soul Music e della Stax Music Academy. E dopo due anni direttrice esecutiva di Soulsville USA (ora Soulsville Foundation). Nel frattempo, ha prodotto dischi di successo, ha vinto un Emmy per un documentario ed è stata insignita di un Beale Street Brass Notes, un riconoscimento che viene assegnato alle persone di talento che hanno reso la musica di Memphis e di Beale Street famosa in tutto il mondo.

    A tempo di parola - 27-08-2025

  • PlayStop

    Parla con lei di mercoledì 27/08/2025

    PARLA CON LEI: a tu per tu e in profondità con donne la cui esperienza professionale e personale offre uno sguardo sul mondo. Con Serena Tarabini.

    Parla con lei - 27-08-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 27/08/2025 delle 14:02

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 27-08-2025

Adesso in diretta