Approfondimenti

La rielezione di Sergio Mattarella, la sconfitta dei partiti e le altre notizie della giornata

Mattarella primo maggio ANSA

Il racconto della giornata di sabato 29 gennaio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Alla fine è arrivata la fumata bianca: Sergio Mattarella ha messo d’accordo tutti o quasi ed è rieletto Presidente della Repubblica. A uscirne con le ossa rotte sono i partiti e i loro leader, soprattutto Matteo Salvini. Ad Avellino quattro condanne nel processo per le morti da amianto tra gli operai che bonificavano i vagoni dei treni delle Ferrovie dello Stato. A Voghera una donna si ritrova sbattuta fuori di casa illegalmente, ma le istituzioni tacciono. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Sergio Mattarella riconfermato Presidente della Repubblica

L’Italia ha il suo nuovo Presidente della Repubblica. È Sergio Mattarella. L’attuale capo dello Stato si è messo a disposizione per un secondo mandato. In questi minuti è in corso alla Camera l’ottava votazione che, con ogni probabilità, certificherà la sua rielezione.

“Avevo altri piani ma se serve sono a disposizione e rispettoso del Parlamento”, ha detto Mattarella ai capigruppo di maggioranza che ha ricevuto oggi al Quirinale. Mercoledì prossimo dovrebbe tenersi il suo giuramento.

I leader dei partiti hanno alla fine trovato un’intesa sul suo nome, dopo una settimana di logoranti trattative e dopo aver bruciato tutta una serie di candidati. Decisiva è stata anche la mediazione di Mario Draghi che questa mattina ha avuto un colloquio con il capo dello Stato.

Oggi i leader di partito hanno rilasciato alcune dichiarazioni in cui si sono detti soddisfatti per il bis di Mattarella. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha rivendicato l’unità che il centrosinistra ha mostrato nelle trattative. 

Diverso il discorso per quanto riguarda il centrodestra. Fratelli d’Italia è uno dei pochi gruppi che non sta votando per Mattarella. La sua rielezione sta scuotendo la coalizione con Lega e Forza Italia. “Il centrodestra parlamentare non esiste più”, ha detto Meloni.

Tensioni ci sono anche nella Lega. Il ministro Giorgetti starebbe valutando l’ipotesi di dimissioni dal governo. “Serve una nuova fase”, ha detto Giorgetti, mentre il segretario Matteo Salvini ha chiesto un incontro di chiarimento a Mario Draghi. Richiesta, questa, arrivata anche dal presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte.

La tormentata rielezione di Mattarella, con le logoranti trattative tra i partiti della maggioranza, rischia ora di mettere a dura prova la tenuta del governo.

Peggio di così non poteva andare. Ma trovarne uno che lo ammetta è un’impresa impossibile

(di Luigi Ambrosio)

rovare uno in Parlamento oggi che non si dica felice della rielezione di Mattarella, e che non dica “è quello che volevamo” è praticamente impossibile. A parte Fratelli d’Italia, tutti gli altri rivendicano di avere vinto. E’ la fotografia forse più sconcertante, al termine della settimana in cui i partiti non sono stati capaci di eleggere il Presidente della Repubblica.
Nella storia della Repubblica non era mai successo che non ci fossero vincitori ma solo sconfitti. Ci si sarebbero aspettate facce cupe, autocritiche, buone intenzioni per il futuro. Magari anche qualche dimissione. Niente di tutto questo. Il Parlamento vive in un’altra dimensione.

Salvini, l’uomo su cui pesano le maggiori responsabilità, dopo avere bruciato tutti i candidati compresi la presidente del Senato e la direttrice dei servizi segreti, dopo avere distrutto il centrodestra, dopo che nel suo partito è iniziata la fronda contro di lui, va in tv e si comporta come se avesse vinto.

Giorgia Meloni glielo ha detto: solo Fratelli d’Italia adesso rappresenta gli elettori di destra. Ma la stessa Meloni si ritrova oggi schiacciata a destra, isolata, visto che Forza Italia si è sganciata e ha iniziato ad avvicinarsi al magma centrista.
Conte pure parla come se Mattarella fosse stata la sua opzione, nega l’operazione Belloni con Salvini, finge di crederci. Ai 5 Stelle più che a chiunque altro conviene Mattarella. Per coprire le lacerazioni tra chi si immagina stabilmente nel centrosinistra e chi rimpiange il gialloverde. Mentre i consensi crollano.

Oggi il segretario del Pd Letta ha detto che si fida ancora di Conte. E’ il tentativo di tenere insieme una coalizione che non sta molto meglio di quella avversaria. Letta ha adottato la strategia dello stare fermo, immobile. Gli è andata bene solo perché di fronte aveva degli attori incapaci e maldestri.
Uno che ha vinto forse in effetti c’è ed è Mario Draghi. E’ stato lui a telefonare a Mattarella. Poi ha chiamato i politici e ha detto loro: Mattarella resta.

Il Parlamento è commissariato nei fatti e la colpa è dei politici. Non si potranno evocare presunti “poteri forti”, casomai sono le forze politiche ad avere dimostrato di essere “poteri deboli”.

Avellino, le sentenze del processo per lo smaltimento dell’amianto sui treni FFSS

(di Massimo Alberti)

Eternit, Fibronit, Breda, Pirelli… al lungo elenco di morti da amianto in Italia si aggiungono anche 33 operai dell’Isochimica  di Avellino. A 36 anni dalla prima denuncia da parte del WWF, ed a 6 anni dall’inizio del processo, in primo grado sono stati condannati a 10 anni di carcere 2 dirigenti della fabbrica e 2 funzionari delle ferrovie dello stato. Il proprietario della fabbrica era morto nel 2017. Per ognuna delle famiglie dei 33 morti è stata disposta una provvisionale di 50 mila euro. A partire dalla fine degli anni 70 nella fabbrica irpina le FFSS mandavano a bonificare dall’amianto le carrozze dei treni. Senza protezioni e senza sicurezza, ma nemmeno senza controlli medici, secondo l’accusa che aveva chiesto le condanne per disastro doloso, omicidio colposo, lesioni personali e rimozione ed omissione dolosa di cautele contro gli infortuni. Il risultato: tumori e malattie legate all’inalazione dell’amianto. Gli ex operai e le famiglie delle vittime hanno atteso la sentenza davanti ala fabbrica. “E’ stato chiarito che il mandante sono le ferrovie dello stato”, hanno commentato gli operai. La prima denuncia per smaltimento di rifiuti tossici risale al 1986, poi un’altra nel 2009 sulla mancata bonifica dell’area e sulle malattie degli ex operai, che ha dato il via al processo. 270 le parti civili, perché oltre ai 33 morti ci sono almeno altri 200 ex operai ammalati per patologie correlate all’asbesto. 

Perdere la casa illegalmente nel silenzio delle istituzioni, succede a Voghera

Questa mattina a Voghera, in provincia di Pavia, c’è stata una manifestazione per chiedere una casa per una famiglia vittima di uno sfratto illegale. La capofamiglia era tornata nel paese d’origine, il Marocco, per le pratiche di divorzio. Aveva 4 mesi di affitto arretrato, ma aveva assicurato al padrone di casa che avrebbe pagato al rientro. Invece al rientro ha scoperto di non avere più una casa, e nemmeno tutte le cose che c’erano dentro. La donna, che vive con i due anziani genitori e i tre bambini piccoli, ha fatto denuncia ma non ha ricevuto alcun aiuto dalle istituzioni.

Antonio Oliverio fa parte del Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia e sta seguendo la vicenda:

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

La pandemia in Italia. I nuovi contagiati da Covid oggi sono 137.147, circa 34 mila in meno rispetto ad una settimana fa, mentre i morti sono 377, 44 in più della settimana scorsa.

Il tasso di positività è al 13,7%, in discesa.

La situazione negli ospedali è in miglioramento: 42 in meno i pazienti in terapia intensiva, 160 in meno nei reparti ordinari.

Secondo gli esperti questa ondata della pandemia caratterizzata dalla variante Omicron sta lentamente rientrando, abbiamo chiesto una previsione all’epidemiologo dell’Università di Milano Carlo La Vecchia:

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 17:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 09/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 09-12-2025

  • PlayStop

    Il cantante degli Editors Tom Smith racconta la sua nuova avventura solista

    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 09/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 09-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 09/12/2025

    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

    Volume - 09-12-2025

  • PlayStop

    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi di Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 09/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 09-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 09/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 09-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 09/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: all'Elfo Puccini inizia l'edizione 2025 di Nuove Storie, intitolata "Note Contro" e diretta da Francesco Frongia e lo spettacolo "Ghost Track"; Barbara Sorrentini intervista Sophie Chiarello per il doc "Attitudini: Nessuna" sulla storia di Aldo, Giovanni e Giacomo; il 7 dicembre in Piazza Scala molte/i componenti di orcheste e cori italiani hanno manifestato in difesa della cultura e dello spettacolo; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 09-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 09/12/2025

    Scontro tra dottrine euroamericane. Trump chiude con l'Europa e le sue istituzioni del post-guerra fredda. L'Europa lascia fare e rimane - per ora - in silenzio. E il resto del mondo? «Negheremo ai concorrenti che non appartengono all’emisfero occidentale la possibilità di dislocare forze o altre capacità minacciose, oppure di possedere o controllare asset strategicamente vitali nel nostro emisfero» (National Security Strategy 2025, p.15). Pubblica ha ospitato la storica Simona Colarizi e lo storico Piero Graglia.

    Pubblica - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 09-12-2025

Adesso in diretta