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Le sanzioni non fermano gli anti-vaccini

I medici che sconsigliano i vaccini infrangono il codice deontologico e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare anche alla radiazione. La Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) è perentoria e con un documento pubblico, approvato lo scorso 8 luglio dai 106 presidente degli Ordini d’Italia, vuole invertire una pericolosa tendenza. Il movimento anti-vaccini, secondo la Federazione, sta prendendo piede in Italia tanto che il numero persone che vi si sottopongono è calato vertiginosamente. “I vaccini rappresentano la più grande conquista sanitaria dell’umanità – ha detto Luigi Conte, segretario della Federazione -e questo atteggiamento di contrarietà è associato a una tendenza antiscientifica e assolutamente irrazionale. Ecco perché abbiamo deciso di intervenire con un dispositivo che invieremo a tutti i medici d’Italia”.

Sull’argomento sono state coinvolte anche istituzioni, legislatori, magistrati, ricercatori ma soprattutto pazienti e i cittadini. Saranno proprio loro, infatti, a dover inviare all’ordine le segnalazione sui medici che si rifiuteranno di prescrivere vaccini o che avranno posizioni genericamente contrarie. “A quel punto si istruirà un procedimento – ha spiegato Conte – si faranno delle indagini che verranno svolte durante un processo giurisdizionale che sarà lungo tre gradi di giudizio, a partire dall’ordine di appartenenza. In caso di ricorso, ci si potrà rivolgere alla commissione centrale delle professioni sanitarie e poi alla Corte di Cassazione”.

L’obiettivo del documento è coinvolgere tutti i medici d’Italia ma anche fare informazione tra la popolazione, dal momento che i numeri sulle vaccinazioni contro malattie comuni come morbillo e pertosse sono in continuo calo. “Il che ha portato alla ricomparsa di queste patologie – ha ribadito Conte. – E forse proprio il risultato positivo di decenni di vaccinazioni ha portato qualcuno a pensare che certe cose non esistano più, ma non è così. I microbi esistono e sono ancora in circolazione”.

Il tema, come sempre, fa discutere e infatti, già dalle prime ore dalla pubblicazione della notizia, alcuni medici palesemente contrari alle vaccinazioni si sono fatti sentire. Dario Miedico, medico legale ed esponente dell’associazione Medicina Democratica si è detto colpito e scioccato dal documento dell‘Ordine nazionale. “Nessuno può obbligarci a fare le vaccinazioni – ha detto Miedico – Esattamente come per gli antibiotici, vanno fatte solo se necessario. Se si va in Africa bisogna fare il vaccino anti-malaria ma un bambino che non è a contatto col virus del morbillo perché fare un iniezione potenzialmente pericolosa?”.

Per Miedico non ci possono essere posizioni repressive sulla questione a meno che non ci sia un’epidemia conclamata. “Se un bambino rischia dei danni da vaccino, il medico ha diritto di dire che quel bambino non deve essere vaccinato, d’altronde – ha aggiunto – in altri Paesi non c’è l’obbligo di vaccinazione e, per esempio, in Austria i dati dicono che si vaccina un 70% della popolazione ma non mi risulta ci siano malattie frequenti”.

Per i medici contrari, dunque, i vaccini non posso essere fatti così alla leggera, mentre dalla Federazione degli ordini arriva l’invito, invece, ad aderire a tutte le campagne di vaccinazione possibili. Posizioni e dati sono a confronto da mesi e il dibattito sembra destinato a alimentarsi con nuove dichiarazioni.

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Luigi Conte

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Dario Miedico

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    Bianca Senatore
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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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