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Ambrogini 2020: Medaglia d’Oro alla Memoria per Raffaele Masto

raffaele masto Ambrogino d'Oro

Di un riconoscimento alla memoria – conoscendolo – lui forse avrebbe sorriso, con la stessa espressione allegra e dolce che ha nella fotografia qui sopra, scattata un giorno in redazione.
Noi di Radio Popolare, con la malinconia del caso, ne siamo invece contenti e orgogliosi.
Raffaele Masto era un giornalista di rango, un viaggiatore.
Era un conoscitore profondo dell’Africa, dei suoi colori, delle sue bellezze, delle sue contraddizioni, delle sue allegrie e dei suoi dolori. Li conosceva perchè in Africa ci andava spesso, e li sapeva raccontare perchè alla competenza sapeva unire un’umanità rara, che non dimentica mai le persone dietro alle storie e alle notizie. I suoi molti libri sono ancora lì a testimoniarlo. A lui, e a quelli come lui, l’informazione italiana deve da anni la conoscenza un po’ meno stereotipata di un mondo che ci è così lontano e vicino allo stesso tempo.
Raffa”, come tutti noi lo chiamavamo, è una delle vittime del Covid 19 in quest’anno sciagurato.
Il 28 marzo 2020 è morto proprio mentre, in un ospedale a Bergamo, stava combattendo e vincendo una lunga personale lotta per un problema cardiaco che lo aveva colpito alcuni mesi prima.
Il Comune di Milano oggi ha deciso di riconoscergli la Medaglia d’Oro alla Memoria, massima onorificenza dell’Ambrogino d’oro.
Alla moglie Gisèle spetta il destino di riceverla, il 7 dicembre.
A migliaia di ascoltatrici e acoltatori, lettrici e lettori, la fortuna di aver conosciuto una firma e una voce così calda, umana e competente.
A Radio Popolare la gratitudine per aver condiviso con lui tanti anni di lavoro, di esperienze, di emozioni e di vita.

  • Autore articolo
    Massimo Bacchetta
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    È da poco uscito il secondo EP di Wayloz, artista italo-nigeriano che oggi è passato a trovarci a Volume per suonare alcuni brani. “Mentre nel precedente ep ho voluto catturare l’essenza di ciò che ero io con la chitarra in mano, qui c’è molto più spazio per gli arrangiamenti e per altri strumenti musicali”, spiega Wayloz. Tra folk primitivo, altrock, blues e suoni dell’Africa tribale, il disco è un viaggio tra atmosfere desertiche e rurali, che esplora il rapporto con la natura ma non solo: il titolo “We All Suffer” è più che altro un invito a riconoscere una condizione che è di tutti e a “trovare solidarietà e fratellanza con le altre persone”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Wayloz

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    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenze ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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    Considera l'armadillo di venerdì 5 dicembre 2025 con Gessica Zorn, coordinatrice campagne di @Animal Equality Italia per parlarci dell'appuntamento di sabato 6 dicembre a Milano per la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali e anche @Rete dei Santuari degli animali liberi, ma anche @Sabrina Giannini che anticipa i contenuti della prossima puntata di @Indovina chi viene a cena e facciamo gli auguri ai 10 anni di @fattoria Capre e Cavoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

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    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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    Una sentenza sull’indennità di accompagnamento. Aggiornamenti sui Cpr. Facciamo chiarezza sulla differenza tra farmaci generici e sotto brevetto. Inquinamento e salute. Torniamo a Gaza per parlare con un medico di salute mentale.

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