Approfondimenti

COVID-19, qual è la situazione negli ospedali? Parla Dario Manfellotto del Fadoi

situazione ospedali italiani

Dario Manfellotto, presidente nazionale della Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti (Fadoi), commenta a Radio Popolare la situazione dei medici che stanno curando il COVID-19 negli ospedali italiani e le difficoltà che stanno riscontrando quotidianamente.

L’intervista di Barbara Sorrentini a Fino Alle Otto.

I racconti di questa mattina, come l’uomo trovato morto nel bagno del Cardarelli di Napoli, ci danno un’immagine di come si sta vivendo la situazione negli ospedali.

Purtroppo questi sono gli episodi eclatanti, la disgrazia di trovare un paziente morto è una cosa che non auguro ovviamente alla famiglia e a nessuno di noi. Purtroppo è una situazione di tale affollamento, gli ospedali sono diventati dei fortini che non possono chiudersi e c’è l’arrivo di un enorme numero di malati che hanno bisogno di assistenza, di tutti i generi, e ci troviamo davvero in gran difficoltà.

Immagino che da parte vostra ci siano delle richieste d’aiuto, alle regioni, ai governatori e al governo. Ci sono delle richieste specifiche che state facendo in questo momento e qual è la situazione negli ospedali italiani?

Io sono il presidente del Fadoi, la società che riunisce medici e internisti ospedalieri, sono 12.000 in Italia, distribuiti in tutto il territorio nazionale. Su 1.100 ospedali in 1.090 ci sono reparti di medicina dove lavorano gli internisti che si fanno carico dei pazienti più complicati, più difficili, di qualunque tipo di malattia, spesso con più malattie concomitanti. Questa è la caratteristica del COVID-19: colpisce prevalentemente e ha la più alta mortalità nei pazienti che son quelli tipici delle medicine interne, che hanno il diabete, la pressione alta, danni renali, insufficienza respiratoria o cardiaca; in questi pazienti il COVID-19 può essere devastante o anche mortale. Abbiamo fatto un fronte comune con la Società degli infermieri di medicina interna, l’Animo, l’altra società di medicina interna che si chiama Simi e due società dei geriatri. L’area medica è composta dai reparti di medicina interna, dai reparti di geriatria, dai reparti di malattie infettive e dai reparti di pneumologia e di malattie respiratorie. In termini numerici, stiamo parlando di circa 40-45.000 posti letto sui 190.000 degli ospedali italiani, quindi è l’area più grossa e più rappresentativa dal punto di vista dell’omogeneità. In questi reparti si ricoverano i malati di COVID-19. Le pneumologie, che rappresentano in ogni regione circa il 10% dei letti, molto spesso stanno all’interno del reparto di medicina interna, quindi il nostro approccio è quello di più specialisti che si fanno carico del singolo paziente, in modo da garantire il meglio.

Quali sono, anche a livello umano, le lamentele che ti ha capitato di sentire di più, anche per gli spostamenti di gente che col COVID-19 e con le polmoniti non ha mai avuto a che fare?

Negli ultimi giorni questi problemi sono emersi sempre di più. Credo che non ci sia ancora la consapevolezza da parte di molte persone della serietà della situazione. In questa situazione di grande difficoltà, i pazienti e soprattutto i familiari si lamentano e recriminano sul fatto che non possono entrare in ospedale se non in determinate ore, si lamentano che il paziente chiama e l’infermiere arriva dopo mezz’ora. Per arrivare nella stanza di un paziente COVID l’infermiere deve fare tutta una procedura che non prende meno di 20 minuti, e ogni passaggio da una stanza all’altra la prevede. Queste cose vengono viste invece come ritardi che sono dovuti al fatto che magari l’infermiere o il medico non voleva andare; questo, francamente, dispiace. Poi c’è l’aspetto personale: l’isolamento dei pazienti crea un momento di depressione, di difficoltà. Anche se noi abbiamo l’interfono, è un’altra cosa dal star vicino fisicamente al paziente, avere un rapporto umano che cerchiamo di avere sempre e adesso viene a mancare. Prevale l’aspetto del distanziamento clinico.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 19/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 19/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di venerdì 19/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 19-12-2025

  • PlayStop

    Un'estate senza social nell'Italia arcaica

    Un'estate in un paese delle Sicilia, oggi ma come se fosse negli anni’70. Nico (Marco Fiore), il bambino protagonista di “Gioia Mia” arriva dal nord Italia e viene affidato tutta l’estate all’anziana zia Gela (Aurora Quattrocchi). Niente connessioni, quindi niente social, internet e streaming: come si passa il tempo se scomparissero le abitudini di questo secolo? Margherita Spampinato, alla sua prima regia dopo anni da segretaria di edizione, tra gli altri a Marco Bellocchio, Pupi Avati, Sergio Castellitto e Leonardo Pieraccioni, costruisce una storia semplice per fare emergere la noia, il tempo che passa e le relazioni sociali. “Ho subito la fascinazione dei miei ricordi d’infanzia e l’osservazione di mio figlio che ha l’età del protagonista", spiega Margherita Spampinato: "Quindi ho messo a confronto un undicenne super tecnologico con il mondo antico della zia: un mondo razionale, con uno arcaico in cui si pensa che esistano gli spiriti". L'intervista di Barbara Sorrentini a Cult.

    Clip - 19-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 19/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 19-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 19/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 19-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 19/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 19-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 19/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 19-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 19/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 19-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 19/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 19-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 19/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 19-12-2025

Adesso in diretta