Approfondimenti

Delegazione italiana incontra Svetlana Tikhanovskaja. Intervista all’onorevole Lia Quartapelle

Svetlana Tikhanovskaja

Una delegazione italiana composta dalle deputate del Partito Democratico Laura Boldrini e Lia Quartapelle, si è recata a Vilnius, in Lituania, per incontrare la leader dell’opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaja, costretta a fuggire dal Paese dopo i risultati delle elezioni dello scorso 9 agosto per il timore di finire in carcere e per poter continuare a portare avanti la sua battaglia contro Lukashenko, al potere ormai dal 1994, in totale sicurezza mentre milioni di cittadini bielorussi continuano a protestare per chiedere elezioni libere.

L’onorevole Lia Quartapelle è intervenuta a Radio Popolare per raccontare del suo incontro con Svetlana Tikhanovskaja e spiegare cosa dovrebbero fare l’Italia, ma anche l’Unione Europea e la comunità internazionale tutta. L’intervista di Claudio Jampaglia a Prisma.

È stato un incontro molto interessante. Abbiamo trovato una donna determinata, molto consapevole di una sfida difficile e complicata, anche più grande di lei. Svetlana Tikhanovskaja è una donna pronta a fare tutto il possibile perché la voce degli elettori che l’hanno votata, e di fatto l’hanno eletta presidente, possa essere ascoltata, Lukashenko se ne vada e possano esserci delle nuove elezioni libere in Bielorussia.

Questa determinazione è sorretta da manifestazioni molto importanti. C’è qualche preoccupazione che riguarda una maggiore repressione da parte delle forze dell’ordine negli ultimi tempi o no?

Sì, Svetlana Tikhanovskaja ci ha denunciato una situazione in peggioramento e ha detto che non si hanno più notizie di almeno 70-100 manifestanti e non si capisce se sono rinchiusi nelle carceri, se sono morti, se sono stati picchiati così duramente da non essere più presentabili. La sua determinazione, però, deriva anche dalla natura straordinaria di queste proteste, che sono delle proteste continue e in crescita di settimana in settimana e che restano comunque estremamente pacifiche. Non ci sono stati scontri, non ci sono stati momenti di violenza di nessun tipo. La determinazione di Svetlana Tikhanovskaja nasce anche dall’elemento straordinario che è la sua campagna elettorale: lei è una donna che è stata sostenuta da altre donne.
Questi tre sono degli elementi che fanno della vicenda Bielorussia un unicum in un panorama del Paese che, invece, è un panorama in peggioramento e che a noi ha destato grande preoccupazione.

Cosa può fare la comunità internazionale?

Con Svetlana Tikhanovskaja abbiamo convenuto sulla necessità che le proteste restino totalmente indipendenti, che le cittadine e i cittadini della Bielorussia possano esprimersi liberamente in nuove elezioni con la supervisione di osservatori neutrali e internazionali e che il Paese possa avviarsi lungo un percorso deciso dai suoi cittadini senza nessuna interferenza esterna, di nessun tipo. Svetlana Tikhanovskaja ci ha tenuto a chiarire che non è che la protesta è vicina all’Europa o lontana da Mosca, la protesta è una protesta bielorussa, patriottica per il futuro del Paese. E credo che noi su questo punto dobbiamo continuare a ripetere questo: vogliamo che i cittadini bielorussi possano decidere del proprio futuro e per questo serve sicuramente una mediazione internazionale, quella dell’OSCE gestita dal primo ministro albanese Edi Rama.

Al suo ritorno cosa proverà a raccontare in Commissione e al Ministero degli Esteri? C’è qualche passo in più che l’Italia dovrebbe fare?

Sì, sicuramente. Noi dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione su queste proteste. Abbiamo anche incontrato il vicepresidente del parlamento lituano, che è stato molto contento di incontrare una delegazione italiana e ci ha detto che eravamo la prima delegazione di un grande Paese europeo che arrivava a incontrare Svetlana Tikhanovskaja e ci ha incoraggiato a continuare, anche in collaborazione con loro, a tenere alta l’attenzione su queste proteste. Io credo che l’Italia, così come l’Europa, debbano insistere sui tentativi di mediazione in corso. Lukashenko non vuole riconoscere l’opposizione, ma l’opposizione non sono tre donne, non sono dei piccoli partiti divisi tra di loro, ma la stragrandissima maggioranza del popolo bielorusso che alle elezioni ha votato contro di lui. Continuare a persistere nel cercare di prolungarsi una vita politica che ormai sta giungendo al termine è il modo peggiore di fare un servizio alla Bielorussia. E su questo dobbiamo insistere, dobbiamo far sentire la nostra voce, come Italia e come Parlamento. Il governo deve continuare a spendere delle parole chiare e l’Unione europea deve continuare a stare dalla parte giusta.

(Potete ascoltare l’intervista a partire dal minuto 26)

Foto dalla pagina Facebook dell’onorevole Lia Quartapelle

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 13/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 13/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 13/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 11/07/2025 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 13/07/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 13-07-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 13/07/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 16, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 13-07-2025

  • PlayStop

    La bella canzone di una volta di domenica 13/07/2025

    Lo sentiamo dire ogni estate "quest'anno c'è tutta musica brutta. Una volta si che c'era la musica bella". Ma cosa c'era davvero nella top ten una volta? Carlo Centemeri ed Emiliano Longo vanno, scientificamente, a percorrere un anno per decade (quest'anno 1965, 1975, 1985, 1995, 2005) e ci raccontano, settimana per settimana, la top ten delle canzoni più vendute di quell'estate, quelle che sono durate un'estate e quelle che sono arrivate fino a oggi Con Carlo Centemeri, nel ruolo del conduttore ed Emiliano Longo, nel ruolo del prof. Con la partecipazione straordinaria di Sonia Colombo, nel ruolo della valletta invisibile.

    La bella canzone di una volta - 13-07-2025

  • PlayStop

    Cosmic di domenica 13/07/2025

    Un titolo che richiama i primi lanci spaziali, vecchi film di fantascienza in bianco e nero, e ingenui giocattoli di latta futuristici, che in questa occasione viene usato per un viaggio musicale a velocità elevatissima, attraverso uno spazio-tempo remoto condotto senza nostalgismo e utilizzando lontani brani musicali: beat, rock’n’ roll, garage, rhythm & blues, surf, boogaloo; scelti spesso tra i più sconosciuti, assurdi e curiosi, e qui provocatoriamente presentati da Bob Scotti come una estemporanea via di fuga dall’ordinarietà del gusto corrente. In onda ogni domenica dalle 15.35 alle 16:30

    Cosmic - 13-07-2025

  • PlayStop

    Puntata di domenica 13/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare, All You Need Is Pop del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 13-07-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 13/07/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 13-07-2025

  • PlayStop

    Camera a sud di domenica 13/07/2025

    Un'ora di radio per anime volatili

    Camera a sud - 13-07-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Fabio Ciconte parla del suo libro "Il cibo è politica"

    Ospite della puntata è Fabio Ciconte, scrittore, attivista, tra i fondatori dell’associazione Terra!, che ha pubblicato per Einaudi editore un libro dal titolo semplice e diretto (e verissimo): “Il cibo è politica”. In cui tra le altre cose, si pone la domanda: “Se il mito del consumatore consapevole fosse controproducente?”. A cura di Niccolò Vecchia

    C’è di buono - 13-07-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 13/07/2025

    Oggi #onderoad racconta le strade di San Francesco e di Moulana Rumi, poeta mistico e teologo persiano, una sorta di fratello orientale del contemporaneo San Francesco. Il viaggio di san Francesco a Damietta, In Egitto, e il suo incontro con il sultano Malik al-Kamil, il "sovrano perfetto". Musiche originali di Yalda Masoodnia e dell'ensamble persiano Avinar. Presentazione del disco "Il visionario (Francesco d’Assisi)", il lavoro con cui Patrizia Cirulli rilegge in chiave femminile il Cantico delle Creature e Audite Poverelle a 800 anni dalla composizione. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 13-07-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 13/07/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 13-07-2025

  • PlayStop

    Itaca di domenica 13/07/2025

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 13-07-2025

Adesso in diretta