Approfondimenti

Regeni fu arrestato dalla polizia egiziana

Giulio Regeni fu arrestato dalla polizia egiziana quella sera del 25 gennaio, quando scomparve al Cairo. L’agenzia di stampa Reuters ha raccolto le testimonianze di sei diverse fonti della polizia e dell’intelligence egiziane che confermano la tesi degli investigatori italiani.

Si tratta di fonti anonime, ma concordanti. Dicono che Regeni fu arrestato vicino alla stazione del Metro Gamal Abdel Nasser durante controlli per l’anniversario della rivoluzione del 2011. Gli agenti dicono che è stato fermato insieme a un egiziano, ma non è noto se si conoscessero oppure no. La Reuters è in possesso del nome dell’uomo, ma non è riuscita a capire chi sia. Sembra che i due non fossero l’obiettivo dei controlli, ma che siano stati bloccati per caso.

Una fonte dell’intelligence rivela che sarebbero stati portati con pullmini bianchi alla stazione di polizia di Izbakiya. Qui un ufficiale ha confermato di ricordarsi dell’arrivo di un italiano, ma poi ha smentito, dicendo che il nome di Regeni non è sui registri.

Secondo l’intelligence, Regeni sarebbe rimasto a Izbakiya solo 30 minuti, per poi essere trasferito a Lazoughli, un compound della Sicurezza di Stato. Dopodiché le fonti dicono di non sapere più nulla della sorte di Regeni.

Un’ulteriore smentita alla tesi della polizia egiziana secondo cui Regeni sarebbe stato rapito da una banda di cinque criminali, uccisi dagli agenti in uno scontro a fuoco lo scorso 24 marzo. La tv statunitense CNN ha intervistato la moglie di una delle vittime: “Sono stati scelti dalla polizia egiziana come capri espiatori per l’omicidio Regeni, ma non c’entrano nulla”, sostiene la donna.

Rasha Tarek assieme al padre e al marito, uccisi dalla polizia
Rasha Tarek assieme al padre e al marito, uccisi dalla polizia

Da subito gli investigatori italiani dissero di non credere che Giulio fosse stato sequestrato da una banda criminale. I segni di tortura trovati sul suo corpo non erano compatibili con un sequestro per estorsione. Ora la donna intervistata, Rasha Tarek, aggiunge altri elementi che fanno pensare a un’ulteriore possibile messa in scena.

Secondo Rasha Tarek suo marito, suo padre e il fratello (tre degli uccisi, oltre a un amico e a un autista) erano obiettivi facili dati i loro precedenti penali per droga. Rasha racconta che avevano trovato un distintivo appartenente a un poliziotto e lo avevano con sé. Forse è stato questo il motivo del loro arresto. Rasha racconta che stava parlando al telefono con il fratello quando la polizia ha sparato. Pochi istanti prima, ricorda di averlo sentito dire: “Sì, basha (appellativo di rispetto spesso usato per rivolgersi agli agenti, ndr), perché sei nervoso, basha? Dimmi di cosa hai bisogno, giuro che ti darò quello che vuoi, basha“.

Secondo la versione della polizia egiziana, i cinque uomini sarebbero stati uccisi a un posto di blocco dopo che non si erano fermati all’alt di una pattuglia. Ma Rasha dice che i loro corpi erano crivellati di proiettili, come in una vera e propria esecuzione. I media egiziani hanno mostrato le foto dei cinque corpi nell’auto, ma nelle foto non si vedono armi nelle loro mani. La famiglia sostiene che non ne avevano. “Se stavano scappando – ha osservato Rasha – la polizia avrebbe dovuto sparare alla parte posteriore del veicolo, non a quella frontale. O avrebbe potuto sparare alle ruote o solo al conducente”.

Il portavoce del ministero degli Interni egiziano ora nega che le autorità del Cairo abbiano mai parlato di un collegamento certo e diretto tra i cinque uccisi e il caso Regeni. Ma nell’abitazione della famiglia Tarek, la polizia egiziana sostiene di aver trovato passaporto, carta d’identità e tessera universitaria di Regeni, come i media egiziani hanno mostrato in alcune foto. Per questo alcuni parenti di Rasha sono stati arrestati e interrogati.

giulio-regeni-gli-effetti-personali-778700

Anche su questo, la donna ha una versione dei fatti diversa. Alla Cnn ha spiegato che gli oggetti che compaiono nelle foto insieme ai documenti di Regeni appartenevano a suoi familiari. C’era anche il portafogli del marito, che lui aveva con sé quando è uscito di casa. “Sono rimasta sorpresa quando l’ho visto tra gli altri oggetti”, ha spiegato. Secondo Rasha, è questa la prova che è stata la polizia a mettere insieme tutti quegli oggetti durante la perquisizione, aggiungendo oggetti portati da fuori.

Insomma, non c’è bisogno di una banda criminale per spiegare la sparizione di Regeni, poi ritrovato morto sul ciglio di una strada. Mohammed Lotfy, direttore della Commissione Egiziana per i Diritti e le Libertà, dice che sono 544 i “desaparecidos” egiziani negli ultimi 8 mesi, tutti casi documentati dalla sua associazione. Alcune di queste persone riappaiono poi con segni di tortura sul corpo.

Il Centro El-Nadim per la Riabilitazione delle vittime di Violenza ha documentato 328 casi di egiziani uccisi dalla polizia nel 2015, fra cui 175 “liquidati”. E’ questo il termine che usano gli agenti quando uccidono dei sospetti durante raid o scontri.

Rasha Tarek – per paura – non vive più nella sua casa, in un quartiere popolare del Cairo. Giura di non aver mai sentito parlare di Regeni finché la polizia non ha ucciso i suoi familiari e spera che un giorno la verità sul caso Regeni possa riabilitare la memoria dei suoi cari.

  • Autore articolo
    Michela Sechi
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 30/04 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 30-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 30/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 30/04/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 30/04/2024

    Ho amato tanto la Polaroid. Vedere stampare sotto i miei occhi la foto è sempre stata una sorpresa divertente ed emozionante. Ho amato anche la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che mi permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Se ci pensate bene le canzoni, come le fotografie, sono la nostra memoria nel tempo, sono il clic che fa catturare ricordi meravigliosi. A PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; sono scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali. Con PoPolaroid ascolta e vedrai. Basil Baz

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 30-04-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 30/04/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 30-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 30/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-04-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 30/04/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 30-04-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 30/04/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 30-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 30/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 30-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 30/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 30-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 30/04/2024

    (148 - 530)

    Muoviti muoviti - 30-04-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 30/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 30-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 30/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 30-04-2024

  • PlayStop

    Libia, un paese senza stato e dove regna l’impunità

    Il reportage da Tripoli di Emanuele Valenti

    Clip - 30-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 30/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 30-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 30/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Robero Inchigolo per parlarci del suo libro La vendetta delle orche, e altre storie di resistenza animale, Codice edizioni, ma anche il Gr animali con Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Roberto voleva essere polpo

    Considera l’armadillo - 30-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 30/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 30-04-2024

Adesso in diretta