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L’arresto dei genitori di Renzi (e il voto su Salvini)

Le prime reazioni di esponenti di governo all’arresto dei genitori di Renzi sono caute. Ma la vicenda è una occasione per il Movimento 5 Stelle (e per Salvini), per tentare di coprire mediaticamente e politicamente la gestione grillina dell’inchiesta sul ministro degli Interni, nel giorno in cui gli iscritti al Movimento hanno detto “No” al processo a Salvini con una spaccatura tra i militanti che mette i pentasellati ancora più in difficoltà di quanto già non lo fossero nei confronti della Lega, con un sostanziale diniego dei princìpi su cui il Movimento è nato che apre una ipoteca sul suo futuro politico.

Ed è un’occasione per tutti i nemici dell’ex Presidente del Consiglio per cercare di affossarlo definitivamente, mentre lui sta provando a rilanciarsi con il tour italiano di presentazione del suo nuovo libro.

Una coincidenza, la decisione dei magistrati di Firenze di porre ai domiciliari i genitori di Renzi nello stesso giorno del voto on line, tra mille difficoltà, sulla piattaforma Rousseau.

Il garantismo è un principio che vale per tutti. Vale per Salvini accusato di un reato gravissimo, sequestro di persona aggravato, e vale per i genitori di Renzi, accusati di false fatturazioni e bancarotta fraudolenta. Sono i tribunali, nei processi, a decidere dell’innocenza o della colpevolezza di un indagato. I genitori di Renzi, da questo punto di vista, avranno un processo, Salvini no.

E soprattutto, sul piano politico, la differenza tra le due vicende è evidente. Nel primo caso c’è un politico, Salvini, accusato di un reato, e una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che nega l’autorizzazione a procedere. Nel secondo caso c’è un altro politico, Renzi, cui, stando all’inchiesta, non possono essere addebitate eventuali responsabilità altrui.

Renzi però è stato il primo ad attribuire un significato politico alla vicenda giudiziaria che coinvolge i genitori con un post su Facebook, a caldo, in cui è andato all’attacco. Ha affermato che se lui non avesse “cercato di cambiare il Paese” ora i suoi genitori “sarebbero tranquillamente in pensione”. Ha maliziosamente fatto notare che gli arresti arrivano “proprio oggi”, cioè nel giorno del voto on line che ha negato il processo a Salvini. Ha aggiunto di sentirsi “responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti” lasciando quindi implicitamente dubitare di un uso politico della giustizia.

Una reazione di attacco, accompagnata negli stessi minuti da parole contro i giudici di chi ha fatto della guerra ai magistrati un caposaldo della sua carriera politica: Berlusconi.

In casi come questo, un uomo politico, e un cittadino, dovrebbero limitarsi a dire: “fiducia nelle Istituzioni, fiducia nell’opera della Giustizia” e dovrebbe lottare con tutta l’energia del caso contro ogni speculazione

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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    “Le montagne” di Marco Albino Ferrari con L'Altramontagna, regia di Claudio Agostoni. “I ghiacci sembravano eterni: cosa rimarrà di loro?” Nel 2015 veniva pubblicato l’ultimo grande lavoro complessivo di raccolta dei dati: il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani. Erano censiti circa 900 fra ghiacciai e glacionevati per una superficie totale di 968 chilometri quadrati, ovvero il 30 in meno dal Catasto di mezzo secolo prima. In questi dieci anni abbiamo avuto un ulteriore crollo. Quali le conseguenze? E cosa resta quando un ghiacciaio si ritira? Le zone cosiddette deglaciate vengono colonizzate da nuova vita? Ne parliamo con il glaciologo Giovanni Baccolo e con il botanico Alessio Bertolli.

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    #onderoad oggi viaggia per l'Italia in compagnia di Tommaso Sacchi, attuale assessore alla Cultura del Comune di Milano, che con i tipi di Mondadori ha dato alle stampe "Negli occhi la bellezza", una guida turistica sui generis, concepita come un manuale intrigante indirizzato ai lettori delle giovani generazioni (e per le loro famiglie). Un'originale Lonely Planet (splendidamente illustrata) che raccoglie sedici diverse mete disseminate in tutta Italia: dalle Dolomiti alla Sicilia, passando per Milano, Ivrea, Napoli e le faggete del Parco Nazionale d'Abruzzo.

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