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“Siamo figli delle stelle”

stelle cadenti

Fabio Peri, astrofisico e Direttore del Planetario di Milano, ci racconta come il Pianeta e anche noi siamo fatti della stessa materia delle stelle.

Nel giorno dedicato alle stelle cadenti: cosa sono, perché le vediamo, cosa ci dicono. Per vivere la notte dei desideri con un po’ di coscienza in più dell’universo. L’intervista di Claudio Jampaglia a Giorni Migliori.

I materiali di cui siamo fatti, tranne l’idrogeno che addirittura arriva dal Big Bang, è stato una volta dentro a una stella, che poi l’ha disseminato dallo spazio. E in una zona diversa dello spazio, con questo materiale che era dentro una stella, sono nati il Sole e le Terra e noi essere viventi fatti della materia di cui sono fatte le stelle. Questa sera è la sera delle perseidi, perchè le stelle cadenti di stasera e delle sere successive sembrano arrivare tutte – nessuno da dove si accendono – dalla costellazione di Perseo, che si vede bene in cielo. Guardate in alto verso nord-est e prima o poi ne arriverà qualcuna. È un effetto prospettico, non è Perseo che ci manda qualcosa. È che noi stiamo andando verso quella direzione e incrociamo questi residui che ha lasciato una cometa e noi tutti gli anni attraversiamo questa scia di polveri: andandoci contro, queste polverine diventano incandescenti, vaporizzano e creano quella scia bellissima da vedere. È un regalo di una cometa che ormai è spenta.

Quindi è un regalo di tanto tempo fa.

Sì, la cometa in realtà c’è ancora. Ci passa ogni cento anni circa, però quello che vediamo non è tanto la cometa, che ormai non è più attiva, ma passaggio dopo passaggio ha lasciato lungo la sua orbita queste polverine di cui era fatta. È un ricordo di quello che era una volta questa bellissima cometa e che col passare dei secoli non c’è più. Quest’anno il massimo previsto teorico è verso il 12-13 agosto. Voi guardatele per una settimana, ogni sera è buona e qualche stella cadente ci sarà sempre.

Lo scienziato che guarda le stelle con gli amici o i parenti che cosa guarda davvero? Lei cosa pensa dell’universo in quei momenti?

Quello che a me piace, io lo guardo e lo commento con gli amici, è che è bello, è stupendo guardare il cielo stellato, piace anche ad un astronomo. Quello che ha di più l’astronomo è che sa qualcosa di più del perchè è bello e del perchè funziona in quel modo lì, ma lo stupore e la meraviglia davanti a un cielo stellato sono uguali anche per gli astronomi. Anzi, forse gli astronomi sono più innamorati di questo cielo.

E il suo desiderio per quest’anno?

Che si avverino tutti gli altri desideri, così uno ne fa uno e vale per tutti gli altri. Tanto non si fa in tempo, uno prova a dire un desiderio e tanto lei è già sparita. Ci si prova tutti gli anni.

Però magari rimane nel tempo come la scia incandescente delle stelle…

Sarebbe bello. Pensa a quanti desideri nel Mondo si realizzerebbero prima o poi, sarebbe una cosa molto bella. I tempi astronomici sono piuttosto lunghi, magari non si avverano per noi, ma si avvereranno per i nostri nipoti o pronipoti.

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