Approfondimenti

45mila euro per cancellare le torture

Quarantacinquemila euro a persona come indennizzo per le violenze e le torture subite nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 di Genova del 2001 (la foto in apertura è tratta dal film Diaz – Non lavate quel sangue).
La monetizzazione delle violenze è stata proposta dal governo italiano con un obiettivo evidente: facciamo “una conciliazione amichevole” con cui noi vi diamo del denaro, 45mila euro a testa, e voi ritirate le accuse e soprattutto il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo. 

Una parte dei ricorrenti ha accettato i soldi del governo, ma altri hanno detto di no, anteponendo ai soldi una questione di democrazia, di principio, e chiedendo l’introduzione del reato di tortura in Italia “perché casi come Bolzaneto non si ripetano più”.

Sia nel caso della scuola Diaz (dove avvenne la “macelleria messicana”) sia in quello di Bolzaneto i tribunali italiani hanno qualificato le violenze commesse come “tortura”. Ma non essendo reato, i responsabili delle violenze, dei pestaggi, non sono stati condannati penalmente. Per alcuni reati “minori” invece è scattata la prescrizione.

Il governo punta dunque a ridurre i danni di prossime sentenze analoghe a quella dell’aprile 2015, a favore di Arnaldo Cestaro, con cui la Corte europea chiese l’istituzione del reato di tortura in Italia.

Sono in tutto circa un centinaio i manifestanti, parti civili nei processi che si sono celebrati in Italia, che hanno presentato ricorso a Strasburgo per violazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo, che proibisce la tortura.

L’avvocato Barbara Randazzo, insieme all’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida e ad altri legali, fa parte del collegio che tutela 19 vittime delle violenze a Bolzaneto: si tratta di nove donne e dieci uomini di diverse nazionalità: italiana, svizzera, tedesca, spagnola e francese.

Avvocato Randazzo, che tipo di violenze hanno subìto i vostri assistiti nella caserma di Bolzaneto?

“Violenze di natura fisica e psichica come percosse, minacce e insulti; tra l’altro molti di loro arrivarono a Bolzaneto in condizioni già precarie a causa dei pestaggi subiti alla scuola Diaz”.

E a Bolzaneto che cosa è accaduto?

“I nostri assistiti sono stati trattenuti anche per trenta ore, senza la possibilità di contattare familiari, legali o ambasciate, marchiati sul viso, costretti a restare immobili per ore in posizioni umilianti (anche i feriti), colpiti con schiaffi, calci e pugni. E poi altre minacce e intimidazioni…”

Di che tipo?

“Sono stati apostrofati con epiteti a sfondo sessuale, razzista e a contenuto politico; obbligati a fare il saluto romano, ad ascoltare e a pronunciare frasi inneggianti al fascismo e al nazismo. Hanno subìto violenze durante la visita medica da parte del personale medico, addirittura…”

Addirittura?

“A una nostra assistita è stato chiesto di togliersi il piercing vaginale davanti ad agenti anche di sesso maschile. Hanno ricevuto cibo e acqua in quantità irrisorie considerate le lunghe ore di permanenza. Tutto accertato dai giudici”.

Ma tra i vostri assistiti ci sono dei Black Bloc?

“No, assolutamente no”.

Lo Stato italiano ha proposto ai vostri assistiti una “conciliazione amichevole”, con risarcimento in denaro. Loro che cosa hanno risposto?

“Non posso, per l’obbligo di riservatezza che caratterizza questa procedura, rispondere nello specifico alla domanda, posso dire però che in più occasioni il governo italiano ha cercato di chiudere i procedimenti pendenti dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU, ndr) con transazioni economiche”.

E quindi che cosa vi preme?

“A noi preme l’accertamento a livello europeo delle gravi violazioni commesse e la conseguente condanna dello Stato italiano a una riparazione tale da garantire che quanto accaduto nella caserma di Bolzaneto non possa ripetersi”.

E perché questo non accada più?

“Occorre introdurre anche in Italia il reato di tortura, per evitare che la prescrizione breve prevista per reati meno gravi lasci sostanzialmente impuniti i responsabili, come è accaduto in questo caso a Bolzaneto. Del resto ormai da oltre un decennio la Corte europea, quando accerta una violazione della CEDU che dipende da lacune legislative, non si limita a liquidare un’equa soddisfazione, ma richiede che lo Stato introduca nuove leggi. Una legge contro la tortura sarebbe fondamentale per la qualità della nostra democrazia”.

Ma le forze dell’ordine possono pensare che chiediate questa legge contro di loro…

“Invece è il contrario. Una legge contro la tortura serve anche a garantire le forze dell’ordine che per prime sono chiamate a difendere e ad applicare la Costituzione. E quindi devono difendersi da comportamenti come quelli di Bolzaneto, comportamenti che ledono la loro stessa onorabilità e di conseguenza quella del nostro Paese”.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR mercoledì 24/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 24-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    0091 di giovedì 25/04/2024

    Dalla musica classica alle produzioni elettroniche moderne, dai villaggi alla diaspora, l'India raccontata attraverso la sua musica. IG baaz_light_year

    0091 - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jazz Ahead di mercoledì 24/04/2024

    Dischi nuovi, progetti attivi, concerti imminenti, ospiti appassionati, connessi al più che ampio e molto vivo mondo del Jazz e delle sue conseguenze. Musica, soprattutto, scelta con il desiderio di dare spazio alla scena contemporanea di un genere con un passato importante, ma la cui storia è ancora, decisamente, in corso. La sigla del programma è Theme Nothing di Jaimie Branch. A cura di Nina Terruzzi, in onda ogni mercoledì dalle 23.00 alla mezzanotte.

    Jazz Ahead - 24-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 24/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 24-04-2024

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di mercoledì 24/04/2024

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 24-04-2024

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 24/04/2024

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 21 alle 22. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 24-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di mercoledì 24/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 24-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 24/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 24-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di mercoledì 24/04/2024

    (145 - 527) Dove scopriamo la differenza fra ciechi e cechi. Che noi conoscevamo ma evidentemente qualcuno no. Con Marina Catucci da New York andiamo a raccontare come la rettrice della Columbia University per molti media italiani sia un rettore. Nella terza parte con l'avvocato Nino Grassi torniamo ad affrontare il problema del museo che si vorrebbe aprire a Cotronei dedicandolo a Steven Tyler e agli Aerosmith. Ma anche questa volta scopriamo che c'è qualche problema.

    Muoviti muoviti - 24-04-2024

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 24/04/2024

    Canzoni dall'alternative e indie contro il fascismo. E 30x30 di Francesco Locane, BLUR!

    Playground - 24-04-2024

  • PlayStop

    Soulshine di mercoledì 24/04/2024

    1. “Initials B.B.” – Serge Gainsbourg 2. “Initials B.B.” – Iggy Pop 3. “50 Ways to Leave Your Lover” – Scott Bradlee's Postmodern Jukebox 4. “Posztmodern Gospel” – áRON, Szakonyi Milán, Sharay Reed 5. “Most élj!” – áRON, Szakonyi Milán 6. “Rational Man” – Kula Shaker 7. “The Big Decider” – The Zutons 8. “David Byrne Does Hard Times” – David Byrne 9. “United States of Division” – Prince 10. “Molly Malone” – Aerotrem 11. “Pink City” – CEYLON 12. “Coming Back To Me Good” – Kasabian

    Soulshine - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jack di mercoledì 24/04/2024

    Ospite della puntata Toco che ci racconta Riviera con una bella intervista e tre brani live

    Jack - 24-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Daniela Campobello, docente di Zoolohia all' @Università di Palermo per parlare del Cuculo e delle sue stranezze, ma anche di @Rosario Balestrieri, del Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Daniela voleva essere Cuculo

    Considera l’armadillo - 24-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-04-2024

Adesso in diretta