Iniziative

 

 

Memorial Marco Formigoni: RP ritorna in campo

Ho lavorato a Radio Popolare con Marco per parecchi anni. Colleghi, ma soprattutto amici.

Spesso le giornate lavorative finivano con un aperitivo al bar, e ancora più spesso il tema della chiacchiera era il calcio. Con lui andavo allo stadio a vedere l’Inter ed eravamo parte integrante del pacchetto difensivo della  MFFC (acronimo di Mother Fucker Football Club, nome di battesimo della squadra di calcio di Radio Popolare). L’inquietante nome del team era nato proprio durante uno dei nostri aperitivi. Eravamo alla vigilia di un torneo di calcio con i centri sociali. Sulla carta non eravamo tra le squadre più forti e volevamo che almeno il nome del team incutesse un minimo di apprensione agli avversari. Amanti della cultura afro-americana pensammo subito a un’espressione tipica dello slang delle periferie statunitensi. Usata  prima dai jazzisti negli anni di Malcom X e poi dalla nascente scena hip hop, l’espressione ‘mother fucker’ non è da leggersi nell’accezione letterale: è piuttosto sinonimo di “bastardo, delinquente, uomo senza regole”, termini che in un certo mondo acquistano una valenza quasi positiva. Un microfono aperto con gli ascoltatori l’ha definitivamente sdoganato, anche perché una telefonata ci aveva fatto presente che era un implicito omaggio a Ben Morea, figura di punta del gruppo sovversivo “Up against the wall, Motherfuckers”, leader del movimento underground e uno dei fondatori della storica rivista Black Musk.

Marco se ne è andato 10 anni fa e quando l’ Associazione Marco Formigoni (nata nell’ottobre 2010 per volontà di familiari, colleghi e amici di Marco con l’intento di proseguire l’impegno civile, la solidarietà sociale e l’autonomia da qualsiasi conformismo, secondo gli ideali che hanno contraddistinto Marco nella professione e nella vita) e No Walls ci hanno proposto di partecipare a un torneo di calcio per ricordarlo, la nostra risposta non poteva che essere: “La MFFC torna in campo”. Anche perché l’iniziativa, oltre a ricordare Marco nel decennale della sua scomparsa, vuole riaffermare e testimoniare i valori di pace e accoglienza che hanno caratterizzato il suo lavoro e la sua vita.

Al torneo, che si terrà a Milano il 30 marzo 2019, presso l’Oratorio di San Simpliciano in via dei Chiostri,  parteciperanno 6 squadre composte da giornalisti della Gazzetta dello Sport e di Radio Popolare, ragazzi richiedenti asilo per lo più originari dei Paesi dell’Africa sub-Sahariana, giovani studenti, e una piccola rappresentanza dell’Inter, la squadra del cuore di Marco, tra cui Beppe Bergomi e Beppe Baresi.

Le iniziative del pomeriggio, per larghi tratti trasmesse in diretta su Radio Popolare, prevedono:

– ore 14 presentazione del libro di Andrea Vitali, Bella zio (Mondadori), romanzo di formazione di Beppe Bergomi. Saranno presenti l’autore e lo stesso Bergomi, disponibili per la firma copie.  Il libro sarà in vendita e parte del ricavato verrà devoluto a sostegno dell’iniziativa.

ore 15 inizio del torneo di calcio che terminerà alle 17.30.

ore 18 proclamazione della squadra vincitrice, con premiazione.

 

Sponsor Tecnico Uisp, Unione Italiana Sport per tutti

 

Per l’occasione è stato creato un conto corrente che raccoglierà le donazioni a sostegno del torneo e delle attività future per l’integrazione e la diffusione di una cultura di accoglienza e di pace. Tutti coloro che vorranno sostenere l’iniziativa potranno usare il conto corrente:

c/c Nowalls Memorial Marco Formigoni Banca Prossima IBAN: IT94D0335901600100000164560

 

Associazione Marco Formigoni

L’obiettivo dell’associazione è quello di contribuire ad abbattere recinti, separazioni e discriminazioni attraverso la promozione e il sostegno di progetti che contribuiscano a far circolare idee di pace e di giustizia, animando il desiderio di indagare e descrivere la realtà fuori dalle apparenze.

 

NoWalls

E’ un’associazione di promozione sociale che raccoglie più di 100 volontari. La sua mission è l’accoglienza degli stranieri in un’ottica di integrazione e di incontro interculturale proficuo per loro e per la nostra società. Si occupa ogni giorno di alfabetizzazione, sostegno nel doposcuola alle medie, formazione professionale, attività ricreative, sensibilizzazione interculturale attraverso laboratori nelle scuole.

 

 

 

MarcoFormigoni25Aprile1994(735x417)                             Marco Formigoni 25 Aprile1994

 

 

 

L’inno per chi tiferà Radio Popolare

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  • Autore articolo
    Claudio Agostoni
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    1) 25 novembre, quando lo stupro è un’arma di guerra. Nel Sudan sconvolto dalla più grave crisi umanitaria al mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di violenza di genere. (Stefano Piziali - Cesvi) 2) Ucraina, mentre i negoziati per un accordo tra Mosca e Kiev continuano, il piano per la pace Statunitense spacca l’amministrazione americana. (Roberto Festa) 3) La peggiore crisi economica mai registrata. L’occupazione israeliana in Cisgiordania e la distruzione e Gaza hanno provocato un crollo senza precedenti nell’economia palestinese, riportando il paese indietro di decenni. (Allegra Pacheco - West Bank Protection Consortium) 4) “A Dankirque non si vive, si sopravvive”. Sulle coste francesi la situazione umanitaria delle persone migranti peggiora giorno dopo giorno e lo stato non si assume le sue responsabilità. (Veronica Gennari) 5)Lo scandalo di pedofilia che ha sconvolto il vescovo di Cadice è un caso senza precedenti nella chiesa spagnola. (Giulia Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. Dopo 52 anni, la nazionale di calcio di Haiti si qualifica per i mondiali. Un risultato storico e prezioso per un paese distrutto dalla violenza. (Luca Parena)

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    In Sudan la violenza di genere e lo stupro usato come arma di guerra sono all’ordine del giorno. Nel mezzo della crisi umanitaria più grave del mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di un conflitto che si consuma anche sui loro corpi. La ong italiana Cesvi lavora sul campo per offrire supporto psicologico alle donne e alle loro famiglie. Martina Stefanoni ne ha parlato con Stefano Piziali, direttore generale di Cesvi

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Musica come atto terapeutico: il nuovo album di Marco Giudici

    È appena uscito “Trovarsi soli all’improvviso”, il nuovo album del musicista e produttore milanese Marco Giudici, oggi ospite di Volume. “Volevo fare dalla musica ambient, come atto terapeutico per me stesso… ma poi si è trasformata in qualcos’altro”, racconta il cantautore sulla genesi dei brani. Il disco, che per il titolo trae ispirazione da una poesia scritta dal nonno dell'artista, è un racconto intimo e delicato che parla di solitudine, fragilità e distacco, ma anche del coraggio di andare avanti e di cambiare, lasciando indietro alcune parti di sé. L'intervista e il MiniLive di Marco Giudici.

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    Vieni con me di martedì 25/11/2025

    Le iniziative del 25 novembre e DonneXstrada che di violenza di genere, parla tutto l'anno. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 25-11-2025

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    Le comedians contro la violenza sulle donne al Teatro Lirico di Milano

    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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