Approfondimenti

25 aprile 2017, tra autoritarismi e fascismi

Autoritarismi, fascismi, Costituzione, nuove forme dell’antifascismo: sono alcuni dei temi dell’intervista di oggi a Memos con il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia a due settimane dal 25 aprile, la Festa della Liberazione dal nazifascismo.

«Ci sono due tipi di autoritarsimi», racconta il professor Smuraglia.

«C’è un rischio di autoritarimo come tale, uomini quasi soli al comando. Pensiamo a Trump e ai suoi ordini esecutivi senza consultare il Congresso. C’è poi un secondo aspetto – prosegue Smuraglia – altrettanto preoccupante. E’ lo spostamento della destra verso una destra più nera, più autoritaria, egoistica e razzista. E’ il caso di Le Pen in Francia che sta tentando di avvicinarsi al potere. C’è poi il caso della Turchia, con gli arresti dei magistrati, il blocco di gran parte della stampa libera. Secondo me, ha ragione lo storico francese Pierre Milza. Anni fa gli domandarono se ci fosse il pericolo di un ritorno del fascismo. Lui rispose, molto semplicemente: la storia non si ripete quasi mai nella stessa forma, anche se alcuni aspetti di essa possono ripetersi. Bisogna allora stare attenti a riconoscere i sintomi del fascismo per crearne gli antidoti. Molti sintomi di questo tipo sono già in giro nel mondo. Questa coalizione di autoritarismo, razzismo, egoismi è certamente di una pericolosità estrema».

Su cosa fonda il proprio consenso questa destra autoritaria del XXI secolo?

«Sugli egoismi che producono poi forme vere e proprie di razzismo. Il grande movimento migratorio spaventa, preoccupa, crea tensioni. Invece di capire che è un fenomeno ormai insopprimibile, che va unito ad un’idea di convivenza, coloro che hanno tendenze autoritarie fanno leva sull’egoismo per costruire consenso».

A Memos Carlo Smuraglia ha parlato anche del 25 aprile di quest’anno, delle sue priorità. Il presidente dell’Anpi ne ha indicate quattro.

La prima: «bisogna mettere al centro l’attuazione della Costituzione. Se la Costituzione venisse attuata completamente sarebbe una trasformazione radicale del paese. Penso al lavoro, all’uguaglianza.

La seconda: «la rievocazione dell’anno, il 1947, in cui si discusse e si arrivò all’approvazione della Costituzione. La maggioranza che approvò la Costituzione con l’85% – ricorda Smuraglia – era composta da persone diversissime. Ciò dimostra che c’era stata una vera volontà di riscatto rispetto ad un passato terribile».

La terza priorità del 25 aprile di oggi: l’importanza del grande movimento migratorio. «La nostra Costituzione – dice il professor Smuraglia – già all’articolo 2 scrive una parola importante, spesso dimenticata, che è la solidarietà. Se uniamo la solidarietà dell’articolo 2 all’uguaglianza dell’articolo 3 vediamo che c’è una grande strada da fare, non possiamo voltare le spalle di fronte a questo enorme movimento».

La quarta: il nuovo antifascismo. «Se il quadro che abbiamo tracciato della situazione mondiale è vero – sostiene il presidente dell’Anpi – allora non basta ridurre il nostro antifascismo alla sola indignazione verso quei gruppi più o meno dichiaratamente fascisti che a volte manifestano per le strade. Se il fenomeno si è allargato, si veda il caso francese, allora dobbiamo fare una seria riflessione. Noi, infatti, lanciamo una manifestazione che faremo il 27 maggio dedicando una giornata intera a tutti i fascismi, una riflessione comune con esperti. Quali sono i nuovi fascismi, come bisogna contrastarli. Occorre che il 25 aprile sia anche l’impegno per la lotta contro i nuovi fascismi, qualunque sia il loro nome».

La giornata del 27 maggio, ci ha poi spiegato il professor Smuraglia, è ancora in via di definizione. Sarà intitolata “Essere antifascisti, oggi. Una riflessione e un impegno, doveroso e concreto, contro tutti i fascismi”. Si svolgerà a Roma, anche se non è ancora stato fissato il luogo esatto, nella forma di un convegno. In quella giornata ci saranno iniziative anche in tutta Italia.

Memos oggi ha ospitato anche il racconto di un insegnante del liceo scientifico Enriques di Livorno. Maurizio Sciuto, professore di filosofia, è responsabile in quella scuola di un progetto sulla memoria e sull’attualità del “25 aprile”.

Ascolta tutta la puntata di Memos

  • Autore articolo
    Raffaele Liguori
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 19/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 19/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 19/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 19/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 19/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-11-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 19/11/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 19-11-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 19/11/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 19-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 19/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 19-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 19/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 19-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 19/11 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 19-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 19/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 19-11-2025

  • PlayStop

    Il folk surreale di Lael Neale: la cantautrice della Virginia ospite di Volume

    È da ieri in Italia Lael Neal, cantautrice della Virginia che in questi mesi sta portando in tour il nuovo album "Altogether Strangers" uscito a maggio. Pubblicato dalla Sub Pop, storica etichetta alternativa di Seattle, il disco è un viaggio etereo e surreale che unisce folk e dream pop, l’inconfondibile suono dell’omnichord a paesaggi naturali e cittadini. Ieri dal vivo a Roma e domani a Torino, Lael Neale è oggi passata a Volume per suonarci alcuni pezzi prima del concerto di questa sera all’Arci Bellezza di Milano. E sulla presenza di figure femminili nell’industria musicale di oggi spiega: “non importa se sei uomo o donna perchè la qualità della musica dovrebbe parlare da sé”. L’intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Lael Neale.

    Clip - 19-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 19/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 19-11-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 19/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 19-11-2025

  • PlayStop

    Gaza vista dai suoi fotografi

    "I Grant You Refuge": è il titolo di una mostra ospitata alla Biblioteca Sormani di Milano fino al 6 dicembre. Sono le toccanti fotografie di un collettivo di sei fotografi palestinesi che permettono di vedere attraverso il loro sguardo ciò che è accaduto a Gaza. Alcuni di loro sono stati uccisi, altri minacciati, come Shadi Al-Tabatibi, che è stato costretto a fuggire in Egitto e ora si trova in Italia. Tiziana Ricci lo ha incontrato davanti alle sue fotografie.

    Clip - 19-11-2025

Adesso in diretta