Iniziative

 

 

16 – 18 febbraio: tre giorni per scoprire Zurigo

Zurigo negli ultimi anni si è rimodellata seguendo una logica che può sorprendere il visitatore. E’ il caso di Zurich West, ex sobborgo industriale della città. Fabbriche e cantieri sono stati riconvertiti in gallerie d’arte, teatri, jazz bar, atelier di giovani stilisti. E c’è persino un centro termale aperto all’interno di un vecchio birrificio.

Tutto è figlio di una pianificazione urbanistica progettata verso la fine degli anni ’80 quando la municipalità zurighese doveva risolvere il problema della riconversione di un’area che sino ad allora era stata esclusivamente industriale. Decise di non destinarla al terziario, ma di voler creare un quartiere vivo, dove eventuali uffici dovevano essere solo ai piani superiori degli edifici. A piano terra le licenze sono state concesse solo a laboratori artigiani, negozi, asili…

Un esempio illuminante è l’oasi verde Frau Gerolds Garten. E’ riconoscibile per un grande murales realizzato da una studentessa della scuola di arte applicata e per le creazioni di urban knitting che lo adornano: biciclette e sedie rivestite a maglia con sgargianti colori. Su un grande pezzo di terreno incolto in un’ottantina di orti rialzati vengono piantate verdure, erbe aromatiche, insalata e frutta. Questi prodotti sono utilizzati nella cucina del ristorante che può così vantare una vera cucina a km zero. Gli orti-aiuola sono anche un punto d’incontro per gli abitanti del quartiere, che possono affittare o chiedere in prestito i cassoni con cui coltivare le piante in base ai propri desideri.

002_Frau Gerolds Garten

A fare ombra a questa enclave bucolica ci pensa una torre realizzata impilando una serie di container. E’ lo show room utilizzato da Markus e Daniel Freitag per esporre le loro produzioni. Di professione grafici da qualche lustro hanno messo sul mercato borse e accessori ricavati da materiali usati, solitamente impiegati sulle strade: vecchi teloni di autocarri segnati dai gas di scarico, camere d’aria di biciclette, cinture di sicurezza usate e vecchi airbag. La loro avventura è iniziata nel 1993: i due fratellini Freitag volevano trovare una borsa per i propri schizzi che fosse funzionale, robusta e resistente all’acqua. Ispirati dai coloratissimi mezzi pesanti che passavano sull’asse di transito davanti al loro appartamento zurighese, progettarono una borsa postina fatta di teloni di autocarri usati. Nel soggiorno dell’alloggio nacquero le prime borse Fraitag, ognuna (allora come oggi) un esemplare unico.

foto zurigo 070

A poche decine di metri svetta la Prime Tower, un grattacielo alto 126 metri, dove dal 35esimo piano, sede del ristorante Le Nuvole, è possibile ammirare il paesaggio urbano zurighese nella sua complessità, compreso il centro storico, fatto di stradine e vicoli da percorrere rigidamente a piedi. Tra le mete imperdibili il Cabaret Voltaire, un piccolo locale della città Vecchia che da qualche anno ha riaperto i battenti grazie all’aiuto della municipalità. E’ la culla del movimento Dada, l’anima ribelle di Zurigo che cento anni fa mise al centro del suo agire il rifiuto di ogni atteggiamento razionalistico. L’articolazione delle iniziative di Tristan Tzara, Hugo Ball, Hans Harp e dei loro soci ebbero infatti come motore ‘il caso’, una scelta provocatoria che doveva generare una nuova arte, coincidente con la vita stessa e non separata da essa.

08_Cabaret Voltaire

Il razionalismo marxista ha invece imperversato a lungo nelle stanze del Coopi, sede del Ristorante Cooperativo italiano di Zurigo, un centro culturale noto nella storia dell’antifascismo, del movimento socialista e dell’emigrazione italiana in Svizzera. Qui venne fondata una libreria e un quotidiano, “L’Avvenire dei Lavoratori”, che durante il regime fascista fu l’unico foglio socialista italiano edito fuori dalla clandestinità (oggi pubblicato sotto forma di newsletter). Tra i collaboratori della storica testata Serrati, Rosselli, Colorni, Saragat, Pertini, Nenni, Silone, Fortini, Barbara Wootton e molti altri… Qui incontreremo il direttore e i lettori della storica testata e pranzeremo nel ristorante dove Lenin consumò l’ultima cena prima di partire per la Rivoluzione d’ottobre. Ceneremo in altri due “spazi istituzionali” di Zurigo. Lo Zigiel oh Lac, il ristorante della storica Rote Fabrik. Magnificamente posizionato sulle rive del lago, è uno dei più longevi centri sociali europei (e dal 1987, dopo molte contestazioni, discussioni e votazioni popolari, è stato acquisito  dalla Città di Zurigo, che da allora ne sovvenziona l’attività). Il secondo è il ristorante Haus Hiltl: vera e propria istituzione gastronomica di Zurigo, come certificato dal Guinness World of Records, è il più antico ristorante vegetariano del mondo…

Il podcast della puntata di Onde Road su Zurigo è sul blog della trasmissione

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  • Autore articolo
    Claudio Agostoni
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    Alessio Lega ricorda Fausto Amodei: "Sublime la sua scrittura, una persona tenera e ironica"

    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

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    Poveri ma belli di giovedì 18/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-09-2025

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    Vieni con me di giovedì 18/09/2025

    Inizia la Milano Green Week! gli eventi e iniziative le presenta l'assessora al verde, Elena Grandi. Rachele di Magiafiori, la nostra chef vegetale ci sugegrisce poi un menù tutto...green. Marcello ed Elisa, infine, ascoltatori/educatori ci han scritto per raccontarci La Rosa dei Venti, l'associazione che da anni nel comasco, lavora per l'inclusione di persone con disturbi di personalità. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-09-2025

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    Volume di giovedì 18/09/2025

    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

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    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

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    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

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    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Ritorna la rubrica mensile con Stefania Ferroni e Riccardo Vittorietti di @Officina del Planetario di Milano sul cielo e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

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    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Saul Beretta sui prossimi appuntamenti di La città che sale; Fondazione Feltrinelli organizza in tre quartieri di Milano e a Pavia la due giorni "L'isola che non c'è" dedicata ai giovanissimi; il drammaturgo angloamericano Christopher Adams ha vinto il Premio Annoni per la DRammaturgia LGBTQ+ 2025 per la sezione in inglese con il testo "Venison"; la rubrica di classica e lirica di Giovanni Chiodi...

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