Approfondimenti

“Un nuovo capitolo della grandezza americana”

E’ stato un discorso più morbido nei toni rispetto al passato. E’ stato anche un discorso che non ha evidenziato alcun reale cambiamento di politica o strategia. Nel suo primo intervento davanti al Congresso, a camere riunite, Donald Trump ha minuziosamente ripetuto la sua agenda – su immigrazione, tasse, sanità – e dato pochissimi dettagli. Il discorso è probabilmente servito a cercare di stabilire un contesto politico più tranquillo, anzitutto nei rapporti tra Trump e i repubblicani del Congresso.

I sessanta minuti dell’intervento di Trump sono iniziati con una condanna degli episodi di antisemitismo e razzismo di queste settimane; una conferma, se ce ne fosse bisogno, del clima di scontro e radicalizzazione in cui la presidenza Trump ha iniziato a operare. Il presidente ha però poi voluto dare un quadro più ottimistico, sul futuro del Paese, dipingendo un’America che rinasce e che, come ha detto, inaugura “un nuovo capitolo di grandezza”.

“Siamo un solo popolo, con un solo destino” ha spiegato Trump, in un appello all’unità. “Il tempo del pensiero meschino è finito. Il tempo degli scontri triviali è dietro di noi. Abbiamo bisogno di coraggio per condividere i sogni che ci riempiono i cuori”. Dopo aver accennato, ancora una volta, all’eredità pesante ricevuta a suo giudizio dalla precedente amministrazione, l’attuale presidente ha iniziato a delineare la sua agenda.

In tema di immigrazione, non ci sono stati reali cambiamenti di rotta, ma un tono tutto sommato più pacato. Trump ha ribadito la sua volontà di costruire un Muro con il Messico e la mano dura contro gli illegali che commettono reati:  “Mentre vi parlo, stiamo rimuovendo i membri delle gang, i mercanti di droga e i criminali che minacciano le nostre comunità e depredano i nostri cittadini. I cattivi vengono cacciati mentre vi parlo e come avevo promesso”. Non c’è stata però la reiterazione della proposta, che piace ai settori più conservatori del suo elettorato, di deportazioni generali e immediate. Trump ha anzi detto di pensare a una revisione profonda delle politiche sull’immigrazione, attraverso un “sistema basato sul merito” che ammetta soltanto coloro che “sono in grado di sostenersi finanziariamente”.

Stessa attenuazione dei toni sul tema del terrorismo. Pur giustificando la sua proposta di bando agli arrivi da sette Paesi a maggioranza musulmana, e affermando che “non possiamo consentire che una testa di ponte di terrorismo si costituisca all’interno dell’America, non possiamo consentire che la nostra nazione diventi un santuario per gli estremisti”, Trump è arrivato a parlare della necessità di collaborare con gli alleati musulmani per sconfiggere lo Stato Islamico, riconoscendo anche i costi umani pagati dai musulmani in Medio Oriente: l’ISIS, ha detto Trump, “è una rete di selvaggi senza legge che assassina musulmani e cristiani, e uomini, donne e bambini di ogni fede e credenza religiosa”.

Nessuna vera novità è arrivata sulle altre questioni. In tema di sanità, il presidente ha ancora una volta ripetuto la sua intenzione di cancellare l’Obamacare. Senza dare molti dettagli, ha parlato di un piano “di crediti e risparmi fiscali” che aiutino nell’acquisto di un’assicurazione sanitari e che garantiscano “una transizione stabile” dall’attuale sistema. Rilanciata la proposta di un aumento deciso della spesa militare – 54 miliardi di dollari in più rispetto al precedente budget – Trump ha detto che il suo team “sta preparando una riforma fiscale storica”, con massicci tagli alle tasse della classe media e alle società americane. Diversi istituti e gruppi indipendenti hanno mostrato che i piani fiscali di Trump dovrebbero, almeno per la metà dei promessi tagli, riguardare l’1 per cento più ricco della popolazione.

In definitiva, si è trattato di un discorso segnato da una retorica sicuramente nuova, più tranquilla e positiva. Un discorso che più che ai democratici – che hanno subito espresso la loro opposizione – appare rivolto ai repubblicani del Congresso, ancora divisi e incerti su molte delle proposte in arrivo dalla Casa Bianca.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/04 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giorni migliori di mercoledì 26/04/2024

    Con Francesca Albanese, relatrice speciale Onu su territori occupati palestinesi, esaminiamo la crisi senza fine della comunità internazionale nel fermare la guerra e i massacri a Gaza. Albertina Soliani, vicepresidente Anpi e presidente Casa Cervi, analizza il significato di questo 25 aprile. Daniele Macheda segretario Usigrai ci presenta le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai proclamato per il 6 maggio: è a rischio la liberta d'informazione: Climatologie con Sara Milanese svela le bufale sulle case green. Danilo Lillia dell'Anpi di Dongo ci racconta la mobilitazione antifascista contro la parata nostalgica per i gerarchi fucilati il 28 aprile 1945. E la storica Iara Meloni ci presenta i "passi della libertà" che sempre domenica sulle colline piacentina vi accompagnerà in u trekking teatrale e resistente,

    Giorni Migliori – Intro - 26-04-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 26/04/2024

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 26-04-2024

  • PlayStop

    37 e 2 di venerdì 26 aprile

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 26-04-2024

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di venerdì 26/04/2024

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano conduce Luca Parena

    Uscita di Sicurezza - 26-04-2024

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 26/04/2024

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Tutto concentrato in sei minuti, più o meno il tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 26-04-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 26/04/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 26-04-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di mercoledì 26/04/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 26-04-2024

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 25/04/2024

    Finita la quasi quarantennale militanza domenicale della “classica apertura”, la redazione musicale classica di Radio Popolare ha ideato un programma che si intitolerà Labirinti Musicali: ovvero un titolo generico da contenitore di storie, aneddoti, curiosità legate tra di loro da un qualsivoglia soggetto/percorso/monografia proposto da uno di noi in forma di racconto, con ascolti ad esso legati, sempre con buona alternanza di parole e di musica. Uno spazio radiofonico che può essere la storia di un disco, un libro, un personaggio anche famoso, ma proposta da angolazioni nuove, curiose. Non una lezione, quasi una confidenza all’orecchio di un ascoltatore. I labirinti sono luoghi reali e circoscritti, e allo stesso tempo irreali: sono la sorpresa, sono l’incontro, sono l’imprevisto…e anche la musica è qualcosa che si muove in uno spazio acustico-temporale ben determinato, qualcosa che ci stupisce e sparisce dietro un angolo per poi farci ritornare al punto di partenza senza avere avuto il tempo di memorizzarne il percorso melodico, armonico, ritmico. Ci perdiamo nella musica proprio come in un labirinto, e la ritroviamo nei meandri più nascosti della mente… Viviamo in un labirinto di idee diverse nel quale ognuno di noi deve trovare un proprio spazio, e per uscire da questo labirinto dobbiamo affidarci alla nostra ragione…e al potere semantico della musica. Nel Medioevo si diceva che il labirinto è come la vita, e la vita come un labirinto. Ma nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si trova. Con la complicità della musica.

    Labirinti Musicali - 25-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 25/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 25-04-2024

Adesso in diretta