Approfondimenti

Glifosate, il pesticida che l’Europa tollera

Non sono bastati gli appelli delle associazioni ambientaliste e neppure l’autorevole parere dell’agenzia Onu per la ricerca sul cancro, la Iarc, che in marzo aveva classificato la sostanza come probabilmente cancerogena. L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha classificato come non pericoloso per la salute umana il glifosate, il pesticida più diffuso al mondo. La decisione, che ora in molti contestano nel contenuto e nelle modalità di analisi dei dati, ha gelato le speranze di una possibile futura limitazione all’uso di questo pesticida sul territorio dell’Unione. L’autorizzazione europea al glifosate scade infatti il prossimo giugno: a pronunciarsi sarà la Commissione, ma come si può facilmente immaginare, il parere dell’Efsa, ha un peso determinante in questa partita. “La nostra opinione è che con questa decisione l’Efsa, più che organismo indipendente, dimostra di essere il braccio delle aziende produttrici di questo diserbante”, commenta Federica Ferrario, responsabile agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.

Ma perchè tanto allarme? Inventato negli anni Settanta da Monsanto e commercializzato con il nome di Roundup, il glifosate è oggi presente in tutti i principali composti diserbanti usati in agricoltura. E’ usato in abbinamento alle sementi ogm di soia e mais: sementi cioè modificate per resistere a questo specifico pesticida, in modo che spargendolo sui campi muoia tutto tranne le piante ogm. Siccome quando è stato inventato era di gran lunga meno tossico di tutto quello che c’era in circolazione all’epoca, per decenni è stato spacciato come sicuro. Una fama di innocuità che l’ha reso particolarmente benvoluto, al punto che la produzione di composti di glifosate aumenta esponenzialmente di anno in anno. Negli ultimi anni viene impiegato anche per usi urbani e domestici: anche in Italia è uno dei prodotti più utilizzati in città per tenere pulite le aiuole e i bordi delle strade.

Il problema è che ci sono molti studi, non tenuti in considerazione dall’Efsa nell’elaborazione del suo parere, che evidenziano come il glifosate sia dannoso per l’organismo umano. “E’ dalla fine degli anni ’80 che si sa che questo erbicida è un interferente endocrino, cioè una sostanza che interferisce con il nostro sistema ormonale”, spiega Carlo Modonesi, professore di Ecologia umana all’università di Parma. “In particolare il glifosato agisce sulla regolazione degli ormoni sessuali, del pancreas e della tiroide. L’interferenza endocrina provoca un sacco di guai: dalle malformazioni, alla sterilità, allo sviluppo anomalo del sistema nervoso centrale, alle malattie del sangue, alle malattie metaboliche e infine al cancro. In particolare il glifosate è correlato con l’insorgenza del linfoma non-Hodgkin”.

Carlo Modenesi: il glifosate ha evidenze cancerogene

La sua grande diffusione in contesti non solo agricoli ha fatto sì che ormai il glifosate abbia contaminato, nelle zone in cui viene utilizzato, un po’ tutto. Curiosamente in Italia l’Arpa ricerca le tracce di glifosate soltanto in Lombardia: qui a risultare contaminati sono il suolo, naturalmente, le acque, sia superficiali che profonde, e in parte anche l’aria. Ma si può vivere, e coltivare, senza glifosate? La risposta degli agricoltori biologici può sembrare scontata, in fondo è da quando l’agricoltura esiste che si coltiva senza l’aiuto dei diserbanti. Dalla loro, gli agricoltori biologici hanno il fatto che il settore è in costante crescita, nonostante gli anni di crisi e nonostante coltivino pacificamente senza l’uso di pesticidi. Quello che ora il tavolo delle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica chiede al governo italiano è di applicare un criterio di prudenza. “I pareri dell’Efsa e dello Iarc sono troppo divergenti per non richiedere l’applicazione del principio di precauzione e un approfondimento su più fronti” si legge nella loro lettera aperta diffusa qualche giorno fa. “Nel frattempo, però, rafforziamo la nostra richiesta al Governo italiano di vietare la produzione, l’utilizzo e la commercializzazione di tutti i prodotti a base di glifosato”.

Federica Ferrario: come si muoveranno le associazioni

  • Autore articolo
    Diana Santini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 21/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 21/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 21/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 21/12/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 21-12-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 21/12/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 21-12-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 21/12/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Ma parleremo anche di cosa le appassiona ed entuasisma. Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 21-12-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 21/12/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 21-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 21/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 21-12-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 21/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 21-12-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 21/12/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 21-12-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 21/12/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 21-12-2025

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 21/12/2025

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 21-12-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 21/12/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 21-12-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 21/12/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 21-12-2025

Adesso in diretta