
Nel pomeriggio si comincia a votare al Senato e il Pd non ha ancora trovato una linea unitaria sulle adozioni.
Il rischio è che si vada in modo sparso al voto, con una trentina di senatori cattolici pronti a votare no all’emendamento canguro, ovvero quel super emendamento che raccoglie varie parti del provvedimento, ne sintetizza il contenuto, e che se passasse, eliminerebbe in un colpo solo centinaia di altri emendamenti, lasciando libera la strada per arrivare velocemente al voto finale, tra giovedì e l’inizio della prossima settimana.
Il problema è che in questo cosiddetto canguro c’è anche la parte sulle adozioni e i cattolici sono pronti a votare no, insieme agli altri gruppi dell’opposizione.
Per questo entro qualche ora va trovato un accordo, per non rischiare di amplificare la confusione e di mandare all’aria l’intero provvedimento. L’incontro con Boschi e Zanda non è servito, una parte di cattolici vorrebbe lo stralcio dell’articolo sulle adozioni, altri l’affido rafforzato.
Il governo è convinto di farcela, con circa 170 voti a favore, anche nello scrutinio segreto perché confida che nel Movimento Cinque Stelle non siano tanti i senatori contrari alle parti più contestate della legge.
Sarà Grasso a decidere oggi come votare gli emendamenti, se in maniera palese oppure dividere in più parti il voto, concedendo anche lo scrutinio segreto.