Iniziative

 

 

Una casa a Milano per il Pinelli di Enrico Baj

Troviamogli una casa a questo “Funerali dell’anarchico Pinelli”, gigantesca opera di Enrico Baj, da quarant’anni peregrina da un magazzino, a una mostra a Rotterdam, a un’altra a Stoccolma, e poi Dusseldorf e anche a Milano, sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, ma per poche settimane.

E poi di nuovo alla Fondazione Marconi, in via Tadino, Milano, dove è stata visibile fino al 17 febbraio. Molti lo vorrebbero, arrivano offerte di denaro non indifferenti da mezzo mondo. Ma il “Funerali dell’anarchico Pinelli” non è in vendita, si regala. Si regala al Comune di Milano, purché lo accetti e lo tenga esposto al pubblico in modo adeguato.

Perché il pannello, una installazione di 12 metri, alta 3, testimonia con grande forza espressiva, un passaggio cruciale della nostra storia, con epicentro Milano. Vittime, carnefici, crudeli pupazzi, divise e medaglie, popolo sgomento, donne, bimbe attonite. Riferimenti espliciti alla Guernica di Picasso, icona della Guerra di Spagna e a “I funerali dell’anarchico Galli” ultimato da Carlo Carrà nel 1911.

E’ un grande spettacolo che evoca un’epoca di bombe, fascisti, servizi segreti, poliziotti, carabinieri, una guerra alla democrazia che falciò tante vittime tra gli anni ’60 e ’70, e una di queste vittime fu il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, falsamente indicato come terrorista, precipitato da una finestra della Questura di Milano, e la cui memoria fu salvata da un grande instancabile schieramento di lotta fino a che, quarant’anni dopo, fu il presidente della repubblica Napolitano a dover chiedere scusa, riabilitandone la figura.

La Galleria Marconi regala al Comune la grande opera. Ma da anni il Comune non accetta perché non sa dove metterla. Veramente singolare. Allora Radio Popolare ha deciso di mettere in campo un incoraggiamento al Comune. Chiediamo consiglio agli ascoltatori. E’ partita una grande consultazione online guidata da Tiziana Ricci.

E già alla prima trasmissione sono piovuti suggerimenti: Museo del 900, in prima fila. Brera, naturalmente, Palazzo Marino, l’atrio del Lirico (quando sarà pronto), la Casa della Memoria (ma già si sa che lì proprio non ci sta), e ancora: atrio della stazione centrale, visto che Pinelli era ferroviere, o addirittura Questura di Milano perché lì è morto.

Le trasmissioni andranno avanti per qualche settimana. Si sentiranno gli ascoltatori ma anche critici d’arte, famigliari e compagni di Pinelli, amministratori pubblici. E infine, si dovrà arrivare a trovargli casa a questo quadro. Una casa adeguata, aperta alle visite. Guai a lasciare in cantina la Storia.

Mandateci qui le vostre proposte.

  • Autore articolo
    Piero Scaramucci
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    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede purtroppo in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Considera l'armadillo di martedì 23 dicembre 2025 ospite Alessandra Abidin che ci ha parlato dei 10 anni di @Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, @houseofcatsernestos il santuario nato per ricordare il gatto di Alessandra e che ora ospita 2380 gatti e altre centinaia di altri animali dando lavoro a 18 persone in Siria. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-12-2025

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