Approfondimenti

Un premio contro Donald Trump

Emozionata, felice. Un momento straordinario ,difficile da descrivere per Beatrice Fihn, direttrice esecutiva di ICAN.

Le hanno comunicato da pochi minut che ICAN, “International Campaign to Abolish Nuclear Weapons”, ha vinto il Nobel per la Pace 2017. “E’ un premio importantissimo per coloro che lavorano dal 1945 alla lotta contro le armi nucleari – ha spiegato Beatrice Fihn– un tributo ai sopravvissuti di Hiroshima e anche alle vittime dei test nucleari che ancora purtroppo si fanno “.

Poi il monito al presidente Usa, Donald Trump in relazione alle politiche nei confronti della Corea del Nord: «Non si può minacciare di uccidere milioni di persone con la pretesa della sicurezza. Ci fa vivere -ha detto- in una situazione di insicurezza permanente. È un comportamento inaccettabile che non appoggeremo mai “

L’ICAN, organizzazione no-profit per il bando alle armi nucleari,è stata fondata nel 2007. E’ composta da 468 organizzazioni, in 101 paesi.La sede è a Ginevra. In Italia vi aderiscono Rete Disarmo e Senzatomica.

La campagna è stata sostenuta da altri premi Nobel per la Pace: Desmond Tutu, il Dalai Lama e Jody Williams (fondatrice della Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo). A luglio 2017 la vittoria dell’ICAN: la Conferenza dell’Onu ha approvato il “Trattato sul divieto delle armi nucleari”, il primo accordo internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari.

Una vittoria importante,anche se la battaglia è ancora lunga come dimostrano le fortissime tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord, e quelle tra Stati Uniti e Iran.

ican foto 1 nell'articolo

Questa, in sintesi, la motivazione del Nobel per la Pace 2017 a ICAN:

“Il Comitato per il Nobel di Oslo ha assegnato il premio all’Ican per il suo ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi”. Nell’ultimo anno, ha spiegato la presidente Berit Reiss-Andersen ICAN ha impresso “nuovo vigore agli sforzi per raggiungere un mondo senza armi nucleari”

Rete Disarmo fa parte di ICAN. Grande ovviamente la soddisfazione dell’associazione di cui Francesco Vignarca è il coordinatore: “ Questo Nobel certifica lo sforzo, la battaglia fatti dalla società civile internazionale e possiamo dire che l’abbiamo vinto anche noi”.

Vignarca era New York,come delegato,il 7 luglio 2016, quando l’ICAN ottenne un risultato storico: la stipula del “Trattato internazionale per l’abolizione delle armi nucleari”“

“Questa iniziativa della Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi nucleari è nata nel 2012 dal rilancio sul disarmo nucleare che era in stallo- spiega Vignarca-.

Il tutto era cominciato come iniziativa umanitaria dove si affermava che le armi nucleari andavano messe al bando perché talmente distruttive, inumane, impossibili da gestire e da prevederne le conseguenze anche a livello militare. Successivamente si è poi deciso di formulare un trattato di abolizione delle armi nucleari che ci ha impegnato negli ultimi due anni, arrivato al compimento con il voto alle Nazioni Unite dello scorso luglio”. (Un trattato non sostenuto dall’Italia, ndr)

ican foto 2 nell'articolo

Sono circa 15.000 le testate ancora presenti nel mondo, in leggera diminuzione numerica ma in continuo e problematico ammodernamento. Il documento del trattato garantisce una specifica assistenza agli Stati ed agli individui colpiti dall’uso di armi nucleari o dalla sperimentazione atomica, sancisce la necessità di bonifica ambientale (articolo 6) e impegna gli Stati Parte a farsi promotori del bando presso gli altri Paesi, in modo che il Trattato raggiunga l’universalità (articolo 12).

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 23/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 23/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 24/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 23-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 23/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 23-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 23/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 20:32

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 23/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 23-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 23/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede purtroppo in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    A qualcuno piace verde - 23-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 23/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 23-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/12/2025

    Considera l'armadillo di martedì 23 dicembre 2025 ospite Alessandra Abidin che ci ha parlato dei 10 anni di @Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, @houseofcatsernestos il santuario nato per ricordare il gatto di Alessandra e che ora ospita 2380 gatti e altre centinaia di altri animali dando lavoro a 18 persone in Siria. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-12-2025

Adesso in diretta