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Un altro afro-americano ucciso in Minnesota

Un uomo di 32 anni, Philando Castile, è stato ucciso dalla polizia a Falcon Heights, Minnesota. Secondo la ricostruzione della fidanzata, Diamond Reynolds, lei, Castile e la figlia dell’uomo stavano viaggiando su un’auto quando sono stati fermati da agenti di polizia per un lampeggiatore non funzionante.

A Castile, che era alla guida dell’auto, è stato chiesto di mostrare la patente.

L’uomo ha messo le mani al portafoglio, nella tasca esterna dei pantaloni. Ha spiegato che nell’auto si trovava un’arma, per cui lui aveva regolare permesso.

A questo punto, un agente avrebbe sparato quattro colpi di pistola contro Castile, che è morto poco dopo all’Hannepin County Medical Center.

Un video di quanto successo è stato girato con il cellulare dalla Reynolds, che si trovava nel posto accanto al guidatore. Nel filmato sono ripresi i momenti immediatamente successivi agli spari. Si vede Castile con la camicia inzuppata di sangue e si sente un agente, visibilmente alterato, che dice: “Gli ho detto di non muoversi, gli ho detto di non muovere le mani“. Al che, con un tono estremamente compassato, la Reynolds risponde: “Signore, lei ha detto di mostrare la patente“.

Il video, postato su Facebook, è stato cancellato nella notte.

Sono intanto continuate per la seconda notte successiva le proteste a Baton Rouge, Louisiana, per la morte di Alton Sterling, l’uomo di 37 anni ucciso dalla polizia. La gente si è riunita fuori del negozio dove Sterling è stato colpito e ha gridato “Justice” e “Black Lives Matter“.

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Proteste per la morte di Alton Sterling

Sul caso ci sono due filmati. Nel secondo, emerso in queste ore e girato dal proprietario del negozio, Abdullah Muflahi, si vede l’alterco tra Sterling e due agenti di polizia. Sterling viene bloccato a terra dagli agenti, che poi sparano e uccidono. Alcuni secondi più tardi, un agente raccoglie dal corpo dell’uomo un oggetto, probabilmente un fucile.

Gli agenti erano stati chiamati perché sul posto era stato avvistato un uomo armato.

Il proprietario del negozio, Abdullah Muflahi, dice che l’uomo, al momento in cui gli è stato sparato, non costituiva una reale minaccia.

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Il figlio di Sterling, Cameron, 15 anni, viene consolato per la morte del padre

I due agenti di polizia responsabili della morte di Sterling, Blane Salamoni e Howie Lake II, sono stati messi in congedo amministrativo.

Il Dipartimento alla Giustizia americano ha annunciato l’apertura di un’indagine. Il governatore della Louisiana, John Bel Edwards, si è appellato alla popolazione e ha chiesto di mantenere la calma.

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    Redazione
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    Violenza stradale, numeri un po' in calo. Il rimedio: l’educazione e diminuire la velocità

    L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.

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    Nubi sull'università italiana: si moltiplicano le adesioni alle università private telematiche, mentre alle statali il governo Meloni taglia i fondi. Ospite l'economista Gianfranco Viesti. E poi, il caso Raiplay Sound, la censura nei confronti di un podcast – prima autorizzato e poi annullato - sulla storia di Margherita Cagol, una delle fondatrici delle Brigate rosse. A Pubblica Nicola Attadio, uno degli autori insieme al giornalista Paolo Morando e al musicista Matteo Portelli.

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