Approfondimenti

Scissione, ultimo atto

La venticinquesima ora del Partito Democratico.

Ormai resta solo un sottilissimo e teorico filo a legare le minoranze che si riconoscono in Bersani, in Rossi e in Emiliano al resto del Pd.

La parola scissione è stata pronunciata in un comunicato serale a firma congiunga dei tre candidati. “Scissione causata da Renzi” scrivono. Le prossime ore saranno decisive. Martedì si terrà la direzione nazionale del Partito Democratico che inizierà i lavori per le primarie, forse già ad Aprile e per il congresso di Maggio. Se i bersaniani e gli altri che hanno più di un piede fuori dal partito non ci saranno, quello sarà il segnale che i giochi sono davvero fatti. Si quantificano già i pesi dei gruppi parlamentari autonomi. E mentre Renzi impone i tempi di primarie e congresso, la sorte del Governo Gentiloni traballa. Le elezioni potrebbero tenersi a Settembre. E’ il piano di Renzi, che trova in questo momento due ostacoli: il presidente della Repubblica, Mattarella, e Dario Franceschini che da dentro al Pd ha garantito lealtà a Gentiloni e ha chiesto un impegno a Renzi.

La giornata dell’assemblea nazionale del partito è stato un dramma crescente che sembrava essersi conclusa con l’atto finale: l’uscita dei bersaniani e dei presidenti della Toscana, Enrico Rossi e della Puglia, Michele Emiliano.

Il comunicato congiunto dei tre candidati alla segreteria contro Renzi sembrava avere tolgo ogni dubbio: scissione. Erano le 19.

Due ore prima, Michele Emiliano aveva preso la parola e aveva detto che un accordo con Renzi era possibile e poi, sceso dal palco, aveva aggiunto: “siamo a un passo dalla chiusura positiva della vicenda”. Speranza precisava che Emiliano parlava a nome di tutti e sembrava quello il colpo di scena della giornata, visto che in precedenza Enrico Rossi aveva detto che ormai erano maturi i tempi per un nuovo soggetto politico e Bersani aveva scaricato la colpa su Renzi: “ha tirato su un muro”.

E invece no. I delegati avevano già lasciato l’Hotel Parco dei Principi e arrivava la doccia gelata, a firma congiunta dei rappresentanti delle minoranze:

“Anche oggi nei nostri interventi in assemblea c’è stato un ennesimo generoso tentativo unitario. E’ purtroppo caduto nel nulla. Abbiamo atteso invano un’assunzione delle questioni politiche che erano state poste, non solo da noi, ma anche in altri interventi di esponenti della maggioranza del partito. La replica finale non è neanche stata fatta. E’ ormai chiaro che è Renzi ad aver scelto la strada della scissione assumendosi così una responsabilità gravissima”.

Più esplicito di così. Il Pd come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Le telefonate e gli incontri sono proseguiti e proseguono in queste ore.  Bersani, Emiliano e Rossi sanno benissimo che non possono più restare in un Pd dove Renzi chiude tutte le porte, non concede nulla alle richieste avanzate sui tempi del congresso, sulla formazione del programma elettorale, sulla legge elettorale, sulle liste. Ma sanno anche che uscire è fare un salto nel vuoto pericolosissimo. Non si aspettavano la durezza di Renzi -“peggio della parola scissione c’è solo la parola ricatto” ha scandito. Le facce erano nere all’assemblea nazionale dopo l’intervento del segretario dimissionario che è andato dritto sulla sua strada (congresso a Maggio, non si discute. Confronto sul programma sì ma non come chiedono le minoranze. Nessun impegno esplicito a condurre la legislatura a scadenza naturale nel 2018).

Anche chi delineava le tappe della exit strategy aveva l’espressione cupa. E nelle telefonate, nei messaggi scambiati traspare la consapevolezza della gravità del momento.

I colpi di scena, i cambi di prospettiva, le accelerate e le retromarce sono state il risultato dei continui rimpalli, di un gioco tattico il cui obiettivo, da entrambe le parti, era quello di levare all’avversario ogni alibi, ogni possibilità di nascondersi.

A questo punto i margini sono quasi inconsistenti. Esistono solo sulla carta.

“Dai renziani in queste ore arrivano solo insulti, anche dopo il comunicato che preannuncia la scissione” diceva domenica in tarda serata una fonte della minoranza.

“Andranno diritti sulla loro strada, non cederanno su nulla e allora la rottura sarà inevitabile”

“Siete carichi per la scissione?”

“No. C’è solo amarezza. Sarebbe meglio se non ci fosse”.

Come se ne uscirà, in queste ore, nessuno lo sa.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 28/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 28/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 28/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 28/12/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 28-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 28/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 28-12-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 28/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 28-12-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 28/12/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 28-12-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 28/12/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 28-12-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 28/12/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 28-12-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 28/12/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 28-12-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 27/12/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 27-12-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 27/12/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 27-12-2025

Adesso in diretta