Dopo Bakhmut, la battaglia per Pokrovsk è diventata una delle più sanguinose della guerra in Ucraina. In quindici mesi, migliaia di soldati russi hanno perso la vita nello sforzo di conquistarla; centinaia e centinaia di ucraini sono morti nel tentativo di difenderla. La città non è ancora caduta, ma il suo destino sembra segnato. I soldati di Mosca si sono infiltrati nei settori che sono ancora sotto il controllo degli ucraini. Piccoli gruppi, sempre più numerosi, alcuni di loro vestiti con abiti civili, con l’obiettivo, alla fine di circondare i difensori e intrappolarli nella sacca in cui si trovano o costringerli a ritirarsi, lasciando la città dall’unica via di fuga rimasta. L’ordine da Kyiv non è ancora arrivato, forse perché tenere impegnati in quel settore 170.000 soldati russi – tanti sarebbero schierati, dicono le fonti ucraine – impedisce che queste truppe vengano ridistribuite in altre parti del fronte di guerra. Perdere Pokrovsk per gli ucraini sarà molto doloroso, ma non sarà una catastrofe strategica. La città era un polo logistico fondamentale mesi fa, quando la ferrovia e l’autostrada che l’attraversano erano le vie di comunicazione per rifornire la prima linea di difesa ucraina. Da quando, i russi, hanno iniziato l’avanzata su Pokrovsk, l’esercito ucraino ha predisposto le linee logistiche molto indietro rispetto alla città. I russi quindi, quando la controlleranno avranno perso migliaia e migliaia di uomini per un bottino che vale molto meno rispetto a un anno fa. Vladimir Putin lo sa bene, ma vuole che la bandiera russa venga issata sulla città entro novembre. Per lui la vittoria è più politica e di propaganda che militare: poter dire di averla presa. L’ultima importante città conquistata dai russi era stata Bakhmut, nel maggio del 2023, più di due anni fa.I russi mantengono la pressione anche su altre parti del fronte. Gli ucraini si sono ritirati da cinque villaggi nella regione di Zaporizhzhia. Segno di difficoltà, soprattutto per la scarsità di soldati. La Guerra in Ucraina si gioca su due scommesse: Kyiv punta sullo stallo dell’economia e della macchina bellica russa. Mosca, sulla penuria di truppe di Kyiv.


