
Il clima degli incontri ospitati da Trump alla Casa Bianca è stato sicuramente positivo, soprattutto in confronto al disastroso bilaterale tra il presidente americano e quello ucraino dello scorso febbraio, la famosa “imboscata” a Zelensky.
Detto questo, abbiamo pochissimi particolari di cosa sia stato discusso e di quello che, se così è stato, sia stato deciso. Prima e durante gli incontri a porte chiuse ci sono stati dei momenti pubblici, alla presenza di telecamere e microfoni, e durante questi momenti il clima è sembrato molto cordiale.
Ma appunto nessuna decisione specifica. Lo sviluppo più concreto è un possibile trilaterale Putin-Trump-Zelensky. La Casa Bianca ha detto che ci sta lavorando. Il presidente ucraino ha ribadito la disponibilità. Gli europei hanno confermato si stia andando in quella direzione. Ma i russi devono ancora confermare. Alcune anticipazioni di stampa parlano di un vertice nel giro di 10/15 giorni. Un’ipotesi è che possa essere in Ungheria. Gli incontri finiti nella notte a Washington sembrano essersi concentrati soprattutto sulle garanzie di sicurezza a Kyiv nel caso si arrivi sul serio a un accordo di pace.
Il primo ministro britannico, Starmer, ha fatto sapere questa mattina che i colloqui andranno avanti anche oggi, anche se non a livello di capi di stato e di governo.
Le garanzie di sicurezza dovrebbero vedere gli europei in prima linea e gli americani a supporto.
Sulla spinosa questione dello scambio di territori – la questione territoriale, cosa terrebbe Mosca delle zone ucraine occupate – non ci sono state dichiarazioni. Zelensky ha fatto capire che dovrebbe essere oggetto di un eventuale incontro con Putin. Probabile che qui gli annunci, nel caso, arrivino a cose fatte, a decisioni prese. Per ora, quindi, prosegue lo sforzo diplomatico.
Alcuni leader europei hanno sottolineato la necessità di un cessate il fuoco, ma Trump ha fatto capire che dal suo punto di vista si possa arrivare direttamente a un accordo di pace, senza prima una tregua.
La sensazione è che siamo sul serio in un passaggio nel quale possano succedere delle cose. È possibile quindi che ci si possa avvicinare a un qualche tipo di intesa.
Attenzione però, la prudenza è d’obbligo: c’è la grossa questione della fiducia tra tutti gli attori in campo.
Ucraini ed europei si possono fidare sul serio di Trump? Ieri lo hanno ringraziato allo sfinimento, sembrano aver gradualmente capito come trattare con il presidente americano, ma sappiamo quanto Trump sia imprevedibile.
E non dimentichiamo nemmeno la resistenza di Putin al compromesso.