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Tex: Frontera!

Viviamo in piena “era del riflusso” e, sempre più spesso, assistiamo a una serie di processi di recupero del passato. Si tratta di tentativi che, in mancanza di nuove spinte creative, cercano di far tornare in auge persone, personaggi o episodi lontani nel tempo, rimettendoli a lucido.

C’è un ranger che vive al di sopra di tutto ciò e, dal lontano 1948, agisce sulla carta o in altri media, regalando avventure di ampio respiro a milioni di fan. Si tratta di Tex Willer, creato quasi settanta anni fa dallo scrittore Gianluigi Bonelli e dal disegnatore Aurelio Galleppini.

Tex è allo stesso tempo classico e contemporaneo, e non corre il rischio di finire nella palude del riflusso per una semplice ragione: da quando è comparso nel 1948 non è più uscito di scena e, ancora oggi, è titolare di uno dei periodici a fumetti più venduti al mondo.

Recentemente la casa di produzione Sergio Bonelli Editore ha affidato all’immarcescibile Tex Willer il compito di aprire una nuova strada editoriale. Arriva nelle fumetterie e nelle librerie il graphic novel FRONTERA! in cui lo sceneggiatore Mauro Boselli, erede diretto di Gianluigi Bonelli, e il disegnatore Mario Alberti immaginano e realizzano un viaggio nel tempo, raccontando un episodio inedito che fa luce sulla biografia del giovane Tex.

La storia: da qualche parte nel New Mexico la showgirl Madame Blanche Denoel libera un uomo che langue in prigione. Il prigioniero è Tex Willer al quale la donna chiede di aiutarla a rintracciare un ex-ranger del Texas di nome Dan Shannon che, secondo Madame Blanche, avrebbe ucciso a tradimento il padre di quest’ultima. Giunti ad Austin, Texas, il ranger e la donna si mettono in cerca di Shannon e di informazioni che facciano chiarezza sulla morte del padre di Blanche. La testimonianza attendibile e veritiera arriverà dai Comanches che a Tex, ovvero Aquila Nero dei Navajos, sveleranno come sono andate davvero le cose. Nel frattempo, tra una scazzottata e una sparatoria, farà la sua prima apparizione anche un affascinante Kit Carson, i cui tratti e il cui atteggiamento riportano alla mente il sornione Sean Connery e il glaciale Franco Nero.

Boselli e Alberti confezionano un’eccellente storia a fumetti in cui ogni singolo personaggio ha un profilo psicologico appropriato e convincente. La storia è solida e incalzante, i disegni sono straordinari e il mondo solitamente in bianconero di Tex qui viene vivacizzato da colori caldi e realistici, che brillano in tavole di grande formato. La nuova strada italiana ai graphic novel.

 

TEX – Frontiera!, Sergio Bonelli Editore, 52 pagine, rilegato, € 8,90

  • Autore articolo
    Maurizio Principato
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    È da poco uscito il secondo EP di Wayloz, artista italo-nigeriano che oggi è passato a trovarci a Volume per suonare alcuni brani. “Mentre nel precedente ep ho voluto catturare l’essenza di ciò che ero io con la chitarra in mano, qui c’è molto più spazio per gli arrangiamenti e per altri strumenti musicali”, spiega Wayloz. Tra folk primitivo, altrock, blues e suoni dell’Africa tribale, il disco è un viaggio tra atmosfere desertiche e rurali, che esplora il rapporto con la natura ma non solo: il titolo “We All Suffer” è più che altro un invito a riconoscere una condizione che è di tutti e a “trovare solidarietà e fratellanza con le altre persone”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Wayloz

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    Da Cortina a Milano in 12 giorni errando per antiche vie

    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenza ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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