Approfondimenti

Tensione tra Israele e Palestina, i numeri dell’epidemia, i guai della Juventus e le altre notizie della giornata

Rockets are fired from Gaza City,

Il racconto della giornata di lunedì 10 maggio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Tensione tra Israele e Palestina, e l’esercito israeliano “non esclude un’operazione di terra nella striscia di Gaza”. I dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia e la campagna di vaccinazione. La previsione del viceministro il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: “Quando i vaccinati saranno 30 milioni, allora potremo togliere la mascherina all’aperto”. Intanto aprono le iscrizione ai vaccini per gli over 50 in Lombardia. Draghi sollecita Bruxelles sui ricollocamenti dei migranti, nel Mediterraneo 500 morti negli ultimi quattro giorni. Pd e 5 Stelle non riescono a esprimere la maggioranza e la guerra nella famiglia Agnelli per la dirigenza della Juventus.

Israele ha attaccato la striscia di Gaza

Precipita la situazione in Palestina. Gli scontri sulla spianata delle moschee sono sfociati un’escalation di violenza e ormai l’ennesimo scontro frontale tra Hamas e l’esercito Israeliano appare inevitabile. Nel pomeriggio 30 missili sono partiti dalla striscia di Gaza verso Gerusalemme. All’attacco di Hamas, l’esercito israeliano ha risposto con raid aerei. I vertici militari israeliani non escludono addirittura un’operazione di terra. Abbiamo raggiunto Alessandro Fisherman, testimone oculare degli scontri a Gerusalemme est.

La previsione di Sileri: a metà giugno via le mascherine all’aperto

(di Diana Santini)

I dati di oggi sull’epidemia in Italia sono relativamente significativi: i 5mila nuovi casi emersi sono infatti frutto di un numero molto ridotto di tamponi. I decessi sono stati 198, a fronte dei 139 di ieri. Complessivamente nell’ultima settimana le morti giornaliere si sono attestate su una media di 228, con la curva in flessione. In parallelo si consolida il calo di ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva: secondo l’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il tasso di occupazione in questi reparti è sceso al 24%, dove 30% è la soglia di allarme. Sulla base di questi dati le regioni chiedono una revisione dei criteri di assegnazione alle fasce di rischio, riducendo l’importanza attribuita all’rt ee attribuendone di più alla tenuta del sistema ospedaliero: un incontro tra enti locali e governo su questo punto si svolgerà dopodomani. Intanto, a proposito di possibili allentamenti e di ritorno alla normalità, oggi il viceministro Pierpaolo Sileri ha azzardato una previsione: ancora un po di pazienza, poi, quando a metà giugno avremo vaccinato con una dose 30 milioni di persone, potremo smettere di tenere la mascherina all’aperto.

L’obiettivo è a portata di mano? Ieri, domenica, sono state vaccinate 370mila persone. Nell’ultima settimana la media è di circa 460mila somministrazioni al giorno. Da oggi le regioni che non l’avevano ancora fatto hanno aperto le prenotazioni dei vaccini anticovid per la fascia 50-60 anni. Alcune regioni lamentano di non avere dosi a sufficienza: Zaia ha detto che in ragione di questa scarsità la campagna in Veneto viaggia a scartamento ridotto. A Napoli due dei più grandi centri vaccinali della città hanno chiuso per mancanza di fiale. Il Lazio ha invece annunciato che allungherà l’intervallo tra prima e seconda dose dei vaccini Mrna, per potere allargare la platea dei vaccinandi.

 

Draghi non punta sui respingimenti dei migranti, ma sul ricollocamento

(di Michele Migone)

Preoccupato della campagna politica di Giorgia Meloni sul blocco navale, Matteo Salvini ha telefonato a Mario Draghi e gli ha chiesto un cambio di passo sugli sbarchi dei migranti. Il Presidente del Consiglio ha così studiato con la Ministra Lamorgese un piano sull’immigrazione. Non punta sui respingimenti. Il perno del piano è il ricollocamento dei migranti negli altri paesi europei. Draghi ha deciso di spendere tutta la sua influenza per convincere la UE ad adottare una politica che Bruxelles in passato ha raramente seguito. Le prime risposte della Commissione fanno capire che il messaggio è arrivato: “Dobbiamo attivare entro l’estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati Europei “- ha detto Ylva Johansson, responsabile per gli affari interni della Ue. Una promessa, ma è probabile che abbia un seguito concreto. In questo modo, Draghi potrà così arginare i malumori di Salvini e allo stesso tempo dare una mano al leader leghista, depotenziando le critiche di Giorgia Meloni, la rivale nella leadership del Centrodestra. Ma, se il piano Draghi risolverà le tensioni dentro la sua maggioranza di governo non mettere fine alla tragedia delle stragi del mare. L’Alto Commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi ha chiesto un meccanismo internazionale per il salvataggio dei migranti. “La Guardia Costiera Libica non può essere l’unica coinvolta” – ha detto. Ma su questo Roma, come il resto d’Europa non ci sente. All’orizzonte non c’è alcuna nuova missione umanitaria, ma solo il disimpegno mostrato negli ultimi anni. Enrico Letta, che ne fu l’artefice quando era a Palazzo Chigi, ha proposto di trasformare in una nuova Mare Nostrum, la missione Irini, il pattugliamento europeo contro i trafficanti di migranti. Ma la sua uscita sembra più dettata dalla necessità di piantare una bandierina. Non appare l’annuncio di una battaglia politica. Letta non andrà oltre i limiti del Piano Draghi e della Politica Europea dei salvataggi in mare.

Pd e 5Stelle, l’alleanza tra due debolezze

(di Luigi Ambrosio)

Due debolezze sommate non fanno una forza. Soprattutto in politica, rischiano di creare un disastro.Stiamo parlando della auspicata dalle parti “alleanza strategica” tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.Da un lato, il Pd. Vediamo. Quando c’era il duo Zingaretti-Bettini al comando, il rapporto col 5 Stelle era tutto. Ogni ipotesi di futuro passava da lì. Più che una alleanza, una simbiosi.Poi le cose nel Pd sono cambiate ed è arrivato Enrico Letta. Altra visione del mondo. La prospettiva strategica è il centrosinistra, di cui il Pd è il perno, e il Movimento 5 Stelle uno degli attori. Privilegiato, ma non unico.E qui si pone una doverorsa domanda. Quanti movimenti ci sono? Sì perché nel frattempo è scoppiata una guerra furibonda interna ai pentastellati. Conte ha lanciato la sua Opa ostile a Casalaggio per prendersi il movimento. Dalla parte di Casaleggio le sentenze della magistratura che per ora gli danno ragione.Una faida che diventa ancora più complicata se si va a vedere cosa accade a livello locale. A Roma anzitutto, dove la sindaca Raggi è ancora così forte da avere costretto Conte a schierasi con lei e quindi ad allontanarsi dal Pd che contava su un accordo alle amministrative che di fatto escludesse Virginia. Una frattura a Roma rischia di crearne a cascata a Napoli, dove Roberto Fico sperava di essere il candidato unitario, e nelle altre città a cominciare da Torino.Che brutto guaio quando i potentati locali sono più forti dei vertici nazionali.Pratica del resto in cui nel Pd sono maestri. Inutile fare l’elenco.Le amministrative, con due alleati così, saranno un problema. Per non parlare delle politiche.Servirebbero leadership chiare basate su idee forti e programmi concreti.Ce la faranno? Il tempo è poco e i precedenti dicono che sarà complicato.

Lo scudetto perso è l’ultimo problema della Juventus

(di Claudio Agostoni)

La storia ci insegna che quando cade un regno c’è molto disordine sotto il cielo. E anche qualcosa in più. La conferma ci arriva dalla caduta del regno bianconero, che per quasi due lustri ha dominato il campionato italiano. Parrebbe che per la Juventus non aver riconquistato l’ennesimo scudetto è solo uno dei suoi problemi. Forse neanche il più serio. Anni fa, nel tentativo di esportare il suo dominio dal patrio suolo all’Europa, aveva investito una cifra pari al PIL di più di un paese africano per ingaggiare il più forte calciatore che c’era sul mercato: Cristiano Ronaldo. Lo sforzo non ha pagato, ma la spesa c’è stata e lo testimoniano i conti in rosso del bilancio bianconero.

Il pasticcio della Super League ha fatto iscrivere il suo nome sulla lavagna dei cattivi, insieme a Real e Barcellona. Le altre squadre che avevano partecipato all’improvvido tentativo di una lega dei ricchi si sono sfilati e sono tornati nell’ovile targato UEFA. I tre ribelli ora rischiano multe gigantesche o addirittura l’esclusione dalle competizioni internazionali.
Anche calcisticamente questa stagione è stata un disastro. Abiurato l’esperimento Sarri, che doveva portare oltre alle vittorie anche il bel gioco, è stato ingaggiato come allenatore un ex giocare privo di esperienza. Il risultato è il peggior score sportivo degli ultimi anni. C’è un colpevole di questo triplice disastro? A giudicare dai commenti dei quotidiani di casa Elkann, La Stampa e Repubblica, è già stato individuato: Andrea Agnelli, presidente della Juventus dal 2010. A qualcuno l’arroganza con cui ha sempre gestito le sue uscite pubbliche poteva anche piacere, ma la debacle politica / economica e sportiva del suo operato non può essere digerita dalla proprietà. Ed è per questo che probabilmente si sta cercando un sostituto. Per far sì che chi non crede più ad Agnelli, possa tornare a credere alla Juve.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 07/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 07-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 07/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 07-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 07/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 07-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 19:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 07/12/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 17:37

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 07/12/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 07-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 07/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 07-12-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 07/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 07-12-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 07/12/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 07-12-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 07/12/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 07-12-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Luca Cesari racconta la Storia mondiale della cotoletta

    L'ospite di questa puntata è lo scrittore e storico Luca Cesari, con cui racconteremo il suo nuovo libro per il Saggiatore, “Storia mondiale della cotoletta”. Dalle origini alla sua diffusione, parleremo di una delle specialità più amate, ben oltre i confini italiani e stando alla larga da leggende senza alcuna base storica. A cura di Niccolò Vecchia

    C’è di buono - 07-12-2025

  • PlayStop

    Woolrich chiude gli uffici a Bologna e li trasferisce a Torino, a rischio 140 posti di lavoro

    Un trasferimento coatto, che nasconde di fatto dei licenziamenti. Sono 139 i dipendenti di Woolrich che, dopo l’acquisizione da parte di BasicNet rischiano di restare senza lavoro. La società torinese che ha acquisito il marchio di abbigliamento ha infatti annunciato la chiusura degli uffici a Bologna, col conseguente trasferimento a Torino di tutti i lavoratori. Un’opzione che secondo i sindacati non può essere accettata. Le dichiarazioni di Roberto Brambilla della Filcams, che sta seguendo la vicenda, ai microfoni di Alessandro Braga

    Clip - 07-12-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 07/12/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 07-12-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 07/12/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 07-12-2025

Adesso in diretta