Oggi sarà ancora una giornata piena, tra consultazioni che finiranno all’ora di pranzo e poi la ricerca di una sintesi per creare la squadra di governo.
Gentiloni ha incontrato già alcune delegazioni di partiti, Lega e Cinque stelle non andranno, ritengono le consultazioni inutili, ma Forza Italia stamattina ci sarà. Ieri invece Gentiloni ha già incontrato il gruppo di Verdini, Ala, ed è stato un incontro importante, decisivo non tanto per la sparuta rappresentanza in Parlamento, quanto per il fatto che in cambio del sostegno al Senato, Verdini vuole una rappresentanza nel governo, se non tra i ministri, almeno tra i sottosegretari.
E quindi il toto ministri si fa più complicato perchè bisogna tener conto degli equilibri vecchi e di quelli nuovi. E tra i vecchi, è indispensabile per Renzi mantenere in un punto di forza: in sua assenza Luca Lotti, il suo più fedele braccio destro a Palazzo Chigi, oltre al ruolo già ricoperto ora potrebbe prendere la competenza ai Servizi. A perdere la poltrona dovrebbero essere la ministra Giannini e quello del lavoro Poletti: al suo posto dovrebbe andare l’ex sindacalista Teresa Bellanova, all’ Istruzione la responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi. In bilico anche la ministra Madia. Renzi vorrebbe che Gentiloni tenesse nel governo la ministra Boschi, ma non più alle Riforme, o che le desse un altro ministero. In alternativa B0schi potrebbe avere il ruolo di capogruppo alla Camera, con lo spstamento di Ettore Rosato al governo. Gentiloni lascia la Farnesina, e al suo posto potrebbe andare andare o Fassino o Minniti. Gli altri ministri resterebbero, tra questi Franceschini, Orlando e Martina.
La lista potrebbe essere pronta stasera e il giuramento tenersi domani, ma non è detto che la formazione del Governo non sia acora più veloce: il 15 dicembre al Consiglio Ruropeo l’Italia dovrebbe essere rappresentata da un Governo già in carica.