Approfondimenti

Spagna, in piazza per il diritto alla casa. L’unione degli inquilini chiama alla mobilitazione

Spagna Pedro Sánchez ANSA

In Spagna il 60% dell’offerta di alloggi turistici è costituito da appartamenti affittati per brevi periodi. Gli hotel ormai non arrivano al 40% della quota di mercato. Spesso si tratta di seconde case o vere e proprie inversioni immobiliari, che invece di essere affittate ai residenti, vengono sottratte al mercato immobiliare residenziale per finire in quello turistico. Provocando così un aumento generalizzato del prezzo delle abitazioni, soprattutto nelle località turistiche o nelle grandi città.

Per frenare la speculazione sulle abitazioni, il governo di Pedro Sánchez ha varato una norma che rende molto più difficile trasformare un appartamento residenziale in uno turistico. Da aprile in poi ci vorrà il consenso esplicito del 60% del condominio per il cambio di destinazione d’uso. Senza questo via libera sarà praticamente impossibile chiedere una licenza. Una stretta che si somma alle altre limitazioni già avviate a livello locale. Non avrà effetti retroattivi, ma rappresenta un ulteriore passo del Piano Casa del governo di Madrid nella lotta contro il caro affitti.

Un piano che è stato sabotato dalle regioni di destra, che grazie all’autonomia regionale non stanno applicando la normativa che prevede il blocco degli affitti, con la scusa che i proprietari deciderebbero di non affittare, innescando così un’ulteriore spirale di aumento dei prezzi. Ma a Barcellona, dove è già entrata in vigore la normativa per contenere il caro affitti nelle zone dove il mercato immobiliare dà segni di stress per gli alti prezzi, il prezzo degli affitti è calato del 6,5% in 3 mesi.

La ragione del perché dove governa la destra si fa poco o niente contro il caro affitti cerca di spiegarla un libro appena uscito nelle librerie spagnole: Il sequestro della casa, di Jaime Palomera, dell’Università di Barcellona. La tesi è semplice: oggi la redditività delle case è maggiore di qualsiasi altro attivo, industriale o finanziario. Rappresenta un investimento sicuro con prospettive di rivalutazione praticamente assicurate. In media in Spagna il 45% dello stipendio viene speso nell’affitto, ma in città come Madrid, Barcellona o Malaga arriva al 60%.

Limitare il caro affitti migliorerebbe le condizioni di vita e il reddito della gente comune, ma farebbe un grande danno agli investimenti, dietro cui ci sono spesso grandi fondi immobiliari, come la statunitense Blackstone. E proprio a Madrid gli inquilini di due condomini, ex case popolari vendute a Blackstone durante la crisi, hanno iniziato uno sciopero dell’affitto, e cioè hanno smesso di pagare la quota condominiale in protesta contro clausole abusive e l’aumento dell’affitto imposti dal nuovo proprietario.

Lo sciopero degli affitti è una delle misure proposte dal Sindacato degli Inquilini, il movimento che da anni lotta contro gli abusi dei proprietari e per il diritto alla casa.
E proprio oggi il Sindacato degli Inquilini ha convocato una mobilitazione in tutta la Spagna, che avrà il suo centro a Madrid, dove l’obiettivo è superare la mobilitazione dello scorso ottobre, quando scesero in piazza 30mila persone.

  • Autore articolo
    Giulio Maria Piantadosi
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 04/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 04/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 04/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 04/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    E allora me ne vado: una lettera sui Cpr

    Nell'ultima puntata di 37e2 abbiamo letto la lettera di una persona che ha lavorato come in un Cpr, Centro di permanenza per il rimpatrio, e che con molta amarezza ha deciso di abbandonare il lavoro. La lettera ci è arrivata attraverso la Rete Mai più lager - No ai Cpr con cui siamo in contatto per raccontarvi cosa accade nei Cpr.

    37 e 2 - 04-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 04/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 04-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 04/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 04-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 04/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 04/12/2025

    Il Congresso USA vuole capire chi ha dato l'ordine di uccidere i sopravvissuti a un attacco missilistico della Marina contro una presunta nave di narcos in acque internazionali: il ministro "della guerra" Pete Hegseth o l'ammiraglio Frank Mitch Bradley? In ogni caso è un crimine di guerra. L'ossessione per i narco e il Venezuela dell'amministrazione Trump analizzata da Antonella Mori, Capo Programma America Latina del ISPI. Roberto Festa commenta il ruolo e l'antipatia crescente anche tra i militari per il Segretario di Stato venuto dalla tv. Domani i giovani tedeschi scendono in piazza per dire no al ritorno della leva militare "volontario" (che poi se non bastano i volontari si passa al sorteggio) e circonderanno in Bundestag per ricordare ai parlamentari al voto che i giovani rivendicano il diritto all'obiezione di coscienza presenta all'articolo 4 della Costituzione, come ci racconta Sebastiano Canetta, corrispondente del Manifesto da Berlino. House Europe, è una petizione europee per chiedere alla Ue di istituire il diritto al riuso degli edifici, contro la speculazione edilizia e per la valorizzazione del diritto alla casa e al ripopolamento dei centri storici, ce la racconta Giacomo Ardesio, architetto, cofondatore del collettivo Fosbury Architecture.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2025

  • PlayStop

    Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati

    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

    Clip - 04-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 04/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 04/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 04/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-12-2025

Adesso in diretta