Approfondimenti

Sinistra reaparecida

Colombia

Il primo turno delle elezioni presidenziali colombiane conferma la buona salute delle sinistre in America Latina. Questa potrebbe sembrare un’affermazione contraddittoria rispetto alla vulgata che vorrebbe il declino inarrestabile di ogni istanza progressista, a partire dal fallimento del Venezuela bolivariano.

Ed è questo l’equivoco, cioè credere che l’esperienza chavista rappresenti ancor oggi un’ipotesi di sinistra di governo in America Latina. Chávez, insieme a Correa, Morales e Lula, è stato uno dei protagonisti della conquista dei palazzi del potere, per la prima volta nella storia, da parte di personalità uscite dalle lotte sindacali, per la terra, per i diritti umani. Presidenti che intendevano porre le basi di un modello economico diverso, ma che puntavano anche a resettare le costituzioni di nazioni che ancora non riconoscevano le diversità, a partire dalla Bolivia, dove la maggioranza amerindia era invisibile. Questi uomini e queste donne hanno scommesso sull’allargamento dei diritti, non sul loro restringimento.

È stata la stagione dei matrimoni “per tutti”, dell’estensione del diritto all’aborto, dell’approvazione di norme sui diritti umani e del ripensamento del ruolo delle forze armate. Una stagione che effettivamente si è chiusa con la grande crisi economica mondiale, arrivata in America Latina con qualche anno di ritardo.

L’incapacità di governare la crisi, la corruzione e il nepotismo, la volontà di perpetuarsi al potere sono stati i fenomeni che hanno segnato la caduta del PT (il Partito dei Lavoratori) in Brasile, del kirchnerismo in Argentina, del madurismo in Venezuela. I titoli dei giornali internazionali, che si occupano poco e male di America Latina, erano concordi: “la destra torna al potere”. Questo era vero solo in parte, perché in Argentina Mauricio Macri vinceva sul candidato peronista e Sebastian Piñera in Cile tornava alla Moneda, mentre in Brasile Dilma Rousseff veniva spedita a casa da un impeachment, ma era un errore trarre conseguenze lapidarie estendendole a tutto il continente.

Ciò che stava succedendo era che all’ombra dei grandi e contraddittori personaggi degli anni 2000 stava nascendo una nuova sinistra, più moderna e ancora più pragmatica di quella di prima. Bastava fare qualche conto. In Cile, al primo turno le forze che si richiamano alla sinistra o al centrosinistra prendono insieme il 54% dei voti, e soprattutto, a sorpresa, si afferma con il 20% dei voti Beatriz Muñoz a capo di una coalizione di nuova sinistra. Lo stesso succede alle presidenziali in Colombia, dove arriva secondo, e va al ballottaggio contro il candidato della destra Iván Duque, Gustavo Petro, ex guerrigliero e sindaco di Bogotá, seguito a pochi voti da Sergio Fajardo, ex sindaco di Medellin, con una coalizione di centrosinistra. Insieme prendono quasi il 49% dei voti contro il 39% del candidato delle destre. Anche il Messico che andrà al voto il prossimo 1° luglio vede in testa a tutti i sondaggi Andrés Manuel López Obrador, un politico di sinistra in versione populista che per la prima volta potrebbe occupare la poltronissima di Città del Messico.

Il fenomeno delle nuove sinistre, rispetto a quelle degli anni ’90 e 2000, si sta dispiegando a livello continentale. E questo perché il merito delle sinistre precedenti è stato aver vinto la battaglia culturale contro la destra liberale che aveva portato alcuni Paesi al fallimento totale. Anche se il Venezuela di Maduro rischia la stessa fine, i fondamentali ereditati da quelle esperienze in materia di protezione ai più deboli, diritti civili e ruolo dello Stato oggi non vengono messi in discussione dai contendenti.

Nell’Argentina di Macri, ad esempio, il welfare peronista finora non è stato intaccato, così come in Cile Piñera non ha modificato le riforme dei socialisti, e addirittura in Venezuela gli oppositori di Maduro garantiscono che non toccheranno l’assistenza sanitaria universale. Se l’America Latina è stata sempre un laboratorio – nel bene e nel male – delle vicende politiche occidentali, ora si respira l’inizio di una nuova era. Che, contrariamente a quanto dicono molte analisi, non sarà regressiva, ma nella quale si cercherà di mantenere alti i principi di eguaglianza e di giustizia, senza però dimenticare la sostenibilità economica delle proprie scelte.

Colombia

  • Autore articolo
    Alfredo Somoza
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 20/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 20-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 20/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 20-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 20/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 20-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 20/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 20-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 20/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 20-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 20/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 20-12-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 20/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 20-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 20/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 20-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 20/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 20-12-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 20/12/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 20-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 20/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 20-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 20/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 20-12-2025

Adesso in diretta