Approfondimenti

Sergio Costa: “Daspo per chi inquina”

Il ministro dell'ambiente Sergio Costa

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ai microfoni di Giorni Migliori presenta le linee guida per la politica ambientale del Governo: portare in Europa un rafforzamento del patto sul clima con il 40% di riduzione delle emissioni al 2030 e una direttiva sull’acqua come “bene comune“, e poi riduzione del consumo di suolo, terra dei fuochi, protezione dei mari, confische e daspo contro chi inquina, come con i mafiosi, un progamma a tutto campo per il generale del ex- corpo forestale che scommette sull’unità del governo in materia ambientale.

Noi in Lussemburgo abbiamo ufficialmente depositato la nostra proposta come Ministero dell’Ambiente e come Governo italiano per alzare la cosiddetta ambizione, ovvero fare in modo che entro il 2025 si riduca del 15% l’emissione in atmosfera di anidride carbonica, ma che nel 2030 si passi al 40%. Alzare l’ambizione per rispettare pienamente l’accordo di Parigi. Non dimentichiamo che è stato un accordo storico, liberamente sottoscritto dalla stragrande maggioranza dei Paesi al Mondo, e l’Italia è stata uno dei leader in questo senso. L’accordo di Parigi prevede un’ambizione significativa, ma questa ambizione significativa poi non deve diventare solamente qualcosa di cartaceo, ma deve essere seguita da un impegno ufficiale e concreto. Io sono andato a dire questo. È chiaro che il parco dei veicoli in movimento in Italia è un parco ancora fortemente inquinante, però se non ci diamo un’ambizione non arriveremo mai a rispettare l’accordo di Parigi, ma anche a cambiare il sistema.

Come farà a riproporre l’acqua come bene comune dal Ministero che negli anni scorsi ha ostacolato o messo in soffitta quello che è stato uno dei voti referendari più importanti e partecipati per l’acqua pubblica? Quale può essere uno dei suoi primi atti?

Anche lì noi non dimentichiamo che il diritto dell’ambiente è anche quello dell’acqua, è un diritto fortemente internazionale. Cioè, il diritto internazionale per l’ambiente che si lavora in Europa. Anche lì in Lussemburgo io ufficialmente a nome del mio dicastero e a nome del governo italiano sono andato a depositare per iscritto la richiesta della direttiva europea sull’acqua bene comune non mercificabile, perchè a quel punto dai un taglio europeo alla necessità di un popolo. Iniziano i cosiddetti dialoghi diplomatici, in Europa non era mai successo prima che uno Stato prendesse una posizione così forte. Non è solo per rispetto al referendum del 2011, ma è per rispetto al popolo che desidera questo. Come si fa a mercificare quello che è un bisogno, che è l’essenza della vita?

Io poco tempo fa l’ho sentita dire una cosa molto forte ad Acerra. Chi inquina è un mafioso. Lei lo conferma, andiamo verso un tentativo da parte vostra di proporre un maggiore rigore nei confronti di chi inquina?

Certamente sì, è un’assimilazione che mi serve per dire – congiuntamente col Ministero della Giustizia, non dimentichiamo che su certe cose si deve lavorare assieme perchè questo è un Consiglio dei Ministri molto unito – che cosa proporre: l’assimilazione del sequestro ai fini di confisca allargata a chi inquina il nostro territorio e non riesce a dimostrare, come si usa appunto coi mafiosi, l’origine dei suoi proventi. In buona sostanza, quindi, se li prende lo Stato. Non è che sono i mafiosi gli inquinatori – potrebbero anche esserlo, ma non necessariamente – ma è la logica di aggressione al loro patrimonio che deve essere fatta in quel meccanismo. Chi non ama il suo territorio e ammazza implicitamente le nostre vite – perchè questo incide anche sulla nostra salute e sul benessere delle nostre famiglie – deve pagare il prezzo più caro possibile.

Sostanzialmente si vorrebbe andare verso una sorta di agenzia dei beni confiscati dai reati ambientali. Qualcosa del genere?

La stiamo studiando in termini giuridici e quindi non so se è più conveniente un’agenzia o meno, ma certamente la cosa importante è dire che non solo chi inquina paga, ma paga con un modo di aggressione da parte dello Stato che sia anche fortemente deterrente, cioè paga fino in fondo. È lì che si inserisce l’altra cosa forte che io ho detto: il Daspo ambientale. Chi inquina non è degno di stare sul territorio che ha inquinato, quindi via da quel territorio.

Entro i prossimi due anni qual è il provvedimento che vorrebbe vedere certamente non solo inquadrato e incaricato, ma votato e attivato sui territori?

La legge sulla tutela del mare. La bonifica delle terre dei fuochi, bene comune ed economia circolare. Queste non le vorrei neanche domani, domani già tardi!

Il ministro dell'ambiente Sergio Costa
Foto dalla pagina ufficiale di Sergio Costa https://www.facebook.com/SergioCostaMinistroAmbiente/
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 10/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 10-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 10/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 10-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 10/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 10/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 10/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 10-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 10/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 10-12-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 10/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 10-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 10/12/2025

    Da che parte sta il papa statunitense, Leone XIV? Con l’Europa di von der Leyen e Merz, ma anche di Macron, Meloni e Sanchez? Oppure con gli Stati Uniti di Trump, JD Vance, Musk e Peter Thiel. Oppure con nessuna di queste identità così identificate? Dopo l’attacco della Casa Bianca all’Europa con il «National Security Strategy» viene facile polarizzare lo scontro tra le due sponde dell’Atlantico. Anche se i due poli sono orientati entrambi prevalentemente a destra, con inquietanti sfumature che arrivano all’autoritarismo di stampo fascista (C.Bottis, Trumpismo. Un mito politico, Castelvecchi 2025). Dunque, gli Stati Uniti aggrediscono l’Europa con il NSS, e papa Prevost con chi si schiera? Pubblica ha ospitato oggi Stefano Zamagni (ex presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, economista) e Paolo Naso (scienziato della politica).

    Pubblica - 10-12-2025

  • PlayStop

    Piazza Fontana: ricordiamo la strage e la risposta democratica

    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 10-12-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 10/12/2025

    Nella tempesta dei dazi, i record di Pechino nelle esportazioni, con Gabriele Battaglia. Al confine tra Cambogia e Tailandia si riaccende un conflitto decennale, tra scam city e nuovi nazionalismi, con Paola Morselli, ricercatrice Ispi. A cura di Diana Santini.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 10-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 10/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 10/12/2025

    Federico Sinicato presidente associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana ci racconta cosa sarà questo 12 dicembre e il percorso di avvicinamento nelle scuole, nei racconti e nelle testimonianze. Valter Boscarello Fondatore di Memoria Antifascista, ci presenta il corteo delle 18h30 (da Piazza 24 maggio fino a piazza fontana) dedicato ai movimenti e alla repressione delle lotte. Nel pomeriggio verrà inaugurato il memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente dedicata a tutte le vittime delle stragi, voluta dal basso e accolta dal Comune di Milano. Linda Maggiori, giornalista freelance e attivista di The Weapon Watch l'osservatorio sul traffico d'armi nei portio italiani, ci racconta la sua inchiesta sulla "flotta del genocidio": le rotte delle armi dai porti italiani pubblicata per Altra economia dove dimostra come l'industria italiana e i porti italiani abbiano rifornito Israele per tutta la durata dell'attacco a Gaza in barba alla legge 185 che lo vieta e alle dichiarazioni del governo. Tiziana Ricci ci presenta la mostra alla Fabbrica del vapore sui 50 anni della radio, gratuita, libera e bellissima.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 10-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 10/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 10/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 10-12-2025

Adesso in diretta