Sono i reati “da social” o “da televisione”. Nel senso che sono i reati che fanno tanto hype sui social e tanto ascolto nei talk show della televisione. Tenendo insieme il pubblico più giovane, che tendenzialmente si nutre di social, e quello più anziano, che di massima corrisponde al pubblico della tv generalista.Salvini aveva annunciato il nuovo pacchetto di norme per la cosiddetta “sicurezza” in nome del cattivismo e i 14 punti presentati contengono misure che farebbero ribaltare un costituzionalista, come la cauzione da versare per poter fare una manifestazione; altre che hanno già fatto sobbalzare Mattarella, come lo scudo penale per gli agenti di polizia; e poi un ulteriore giro di vite sugli sfratti, Salvini lo aveva detto; ancora, la “norma anti maranza” che si concretizzerebbe nel limitare il percorso di accoglienza per i migranti minori non accompagnati ai 19 anni e non ai 21, e verrebbe da chiedersi ma cosa c’entrano i minori non accompagnati? Mistero; oppure la norma “anti borseggiatrici” che però diventa nella propaganda “a favore dei turisti” che consiste nella procedibilità d’ufficio e non su denuncia; Salvini se la prende anche coi 12enni per i quali verrebbe ampliata la casistica degli ammonimenti; e poi il permesso di soggiorno a punti per gli stranieri, o le espulsioni più facili, anche per reati minori.Sono norme pericolose, come quella che limita il diritto a manifestare, e tutte a favore di telecamera e schermo dello smartphone. Richiamano e rilanciano l’aggressività che dilaga su quegli schermi. La propaganda, come sempre, si fa sulla pelle degli altri.


