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Salvini in difficoltà per il fantoccio di Boldrini bruciato

Matteo Salvini in imbarazzo tenta di smarcarsi dalla lugubre iniziativa dei Giovani Padani di Busto Arsizio, in provincia di Varese che ieri hanno bruciato in piazza un fantoccio di Laura Boldrini.

Radio Popolare ieri aveva sollevato il caso.   A una festa tradizionale nella cittadina del varesotto i leghisti hanno bruciato un pupazzo di Boldrini e, in una piazza attigua, un pupazzo del presidente del Consiglio, Gentiloni.

“Il fuoco può essere una tradizione ma bruciare è un’idiozia” ha dichiarato Salvini.

Salvini non ha scusanti e anzi è uno dei principali responsabili degli eccessi leghisti. E’ stato lui a portare la Lega su posizioni di destra estrema, e a iniziare a usare concetti quali quello del pericolo della cosiddetta “sostituzione etnica”.

Ora teme una ondata di indignazione pericolosa in campagna elettorale. In Lombardia si vota anche per le regionali e il candidato del centrodestra, il leghista Attilio Fontana, ha iniziato la campagna elettorale parlando di “razza bianca” da difendere.

Non scusa Salvini il deputato del Partito Democratico, Emanuele Fiano.

Raggiungo da Radio Popolare, Fiano afferma:  “E’ lui che iniziato a usare così simboli e parole di guerra. E’ un pericolo”

“Ha dovuto fare molto in fretta retromarcia ma è quello che ha portato su un palco della Lega la bambola gonfiabile rappresentante Laura Boldrini -ha continuato Fiano- è lui che ha iniziato questo travisamento del rapporto con gli avversari e l’uso di simboli e di parole di guerra nel dibattito politico.

E’ un pericolo -insiste il deputato Pd – anche perché Salvini ha dichiarato che il primo atto di un suo Governo sarebbe quello di abrogare la legge Mancino. Tra la frase di Fontana sulla razza bianca, i fantocci bruciati e la volontà di abrogare la legge Mancino, tutto sta insieme. C’è ormai un estremismo dei partiti che si propongono di guidare il paese che è molto, molto pericoloso“.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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