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Sala: “Nessun debito per la società”

Giuseppe Sala si trincera dietro il dato più semplice: 14,2 milioni di euro. È il “patrimonio netto” dell’Esposizione universale, quello che porta a casa Expo spa. Con un segno più, “a differenza di Hannover, che ha perso oltre un milione di euro”, rivendica il Commissario unico. L’aula consiliare è strapiena, tanto che una parte dei giornalisti è costretta a seguire lo svolgimento della Commissione Expo nella sala stampa. La lista degli interventi dei consiglieri è tagliata di netto dai presidenti Ruggero Gabbai e Luigi Pagliuca, dato che la seduta ha superato le due ore.

La contestazione principale è la qualità dei dati: si mescolano ricavi e incassi, i dettagli si perdono in cifre aggregate, manca la voce “perdite”. Anche se il patrimonio netto è di 36 milioni inferiore rispetto a quello del 2014. “Ci dobbiamo aspettare delle sorprese in futuro?”, è l’interrogativo irrisolto nella testa dei consiglieri comunali. Interrogativo che assume un’importanza particolare, data la discesa in campo da candidato sindaco del manager. Giuseppe Sala para il colpo come può: “Non ritengo che si possano aspettare sorprese in questo bilancio. Abbiamo fatto tutte le verifiche possibili”.

I nodi irrisolti, però, sono ancora troppi. Primo, le riserve sugli appalti, in particolare rimozione delle interferenze e piastra, si attende il parere dell’Autorità nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone. Cmc e Maltauro, le due aziende aggiudicatarie dei due appalti, nel 2013 sono state coinvolte nell’inchiesta sulla cupola degli appalti. Eppure hanno chiesto extracosti per 75 milioni di euro. Anac dovrà decidere se accordarli o meno.

Marco Cappato, consigliere dei Radicali, ha riaperto poi una ferita mai sanata per l’Esposizione universale: le vie d’acqua sud. I comitati di quartiere sono riusciti a fermare i lavori, dopo che l’appalto è finito sotto il tiro della Procura. Dopo la notizia, il commissario e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia avevano promesso di mettere i 30 milioni risparmiati per la messa in sicurezza del sito. In realtà, poi, Giuseppe Sala spiega che quei soldi Expo li ha usati per coprire i costi in più del Padiglione Italia. “Ma lo annuncio pubblicamente al sindaco, riparliamone”, dice Sala.

Altro punto controverso è quello dei biglietti. I ricavi dalla vendita dei 21 milioni di titoli ammonta a 373 milioni di euro, ma 20 milioni sono ancora da esigere. E non è chiaro il motivo, nonostante la richiesta di spiegazioni del consigliere Manfredi Palmeri. Per altro, non è nemmeno chiaro quanti siano i visitatori reali del sito e non i biglietti venduti. Lo stesso consigliere mette in relazione – e Sala per questo lo critica – il venduto dei biglietti con le spese per la macchina promozionale di Expo: 185 milioni di euro di spesa. Troppo, secondo Palmeri.

Il dettaglio dei biglietti dice che gli stranieri hanno acquistato 6,5 milioni di biglietti, le scuole due milioni, mentre quelli serali sono stati cinque milioni. Il prezzo medio di vendita è sceso da 22 euro a 17,4 euro.

Intanto il sindaco Giuliano Pisapia ha nominato il successore di Sala, dimissionario il 31 gennaio, alla guida di Expo. Si tratta di Alberto Alessandro Lina, milanese 1941 con un lungo curriculum da dirigente d’azienda. In passato ha guidato Finmeccanica, Impregilo, Ansaldo elettronica industriale, Technit (famiglia Rocca) e Sirti, fino a Intellegit, una start up dellUniversità di Trento finanziato con 350 mila euro dall’Unione Europea per segnalare e bloccare le frodi di falsi prodotti farmaceutici online.

  • Autore articolo
    Lorenzo Bagnoli
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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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