Approfondimenti

Alfredo Cospito trasferito in ospedale, la cariche della polizia contro i manifestanti a Milano e le altre notizie della giornata

cariche polizia milano ANSA

Il racconto della giornata di sabato 11 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le condizioni di Alfredo Cospito si sono aggravate: nel tardo pomeriggio il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha deciso di trasferirlo nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. Da Ignazio Visco una sponda a Confindustria contro i rinnovi contrattuali: il governatore della Banca d’Italia ribadisce la sua contrarietà ad aumenti salariali per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie duramente colpito dall’inflazione. A Castelveccana, in provincia di Varese, un uomo è stato ucciso durante un’operazione contro lo spaccio di droga condotta dai carabinieri. A tenere banco sui quotidiani italiani oggi è l’assalto della destra di governo ai vertici Rai, colpevoli, secondo Fratelli d’Italia, di non aver fermato l’esibizione di Fedez che ha strappato la fotografia del viceministro Bignami vestito da nazista durante una festa.

Alfredo Cospito ricoverato in ospedale

Le condizioni di Alfredo Cospito si sono aggravate. Nel tardo pomeriggio il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha deciso di trasferirlo dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. “Pesa ormai 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali” ha riferito il medico di fiducia del militante anarchico detenuto all’ergastolo ostativo e sottoposto al regime di 41 bis, dopo la visita oggi nel carcere di Opera. Ieri il ministero della giustizia ha diffuso le motivazioni con cui il ministro Nordio ha confermato il 41bis: secondo il ministro Nordio usando il suo corpo per protestare, attraverso lo sciopero della fame, Cospito continuerebbe ad orientare iniziative di lotta violente. La richiesta di revoca era arrivata sulla base di una sentenza che escludeva il reato associativo, dunque la partecipazione ad un’associazione da parte di Cospito.

Cariche della polizia contro i manifestanti a supporto di Cospito a Milano

Oggi a Milano alcune centinaia di persone hanno manifestato a suo sostegno, corteo che nel tardo pomeriggio è stato duramente caricato. Sul posto Lorenza Ghidini:


 

Banca d’Italia contro gli aumenti salariali per compensare l’inflazione

(di Massimo Alberti)

Da Ignazio Visco una sponda a Confindustria contro i rinnovi contrattuali: il governatore della Banca d’Italia ribadisce la sua contrarietà ad aumenti salariali per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie duramente colpito dall’inflazione.
Un ampio filone di pensiero economico legge la stretta monetaria delle banche centrali come “disciplinamento dei lavoratori”, ovvero: non azzardatevi a chiedere aumenti in questa fase. Il governatore di Bankitalia Visco sembra confermare questa lettura, e serve un assist alle associazioni padronali che da tempo bloccano i rinnovi contrattuali di quasi 7 milioni di lavoratori. No ad aumenti salariali per compensare gli aumenti dell’inflazione, dice Visco così come i banchieri europei per non creare una pericolosa spirale. Ad oggi però la spirale è tutt’altra.
L’inflazione di oggi non dipende da un aumento di domanda – il consumo interno è fermo, ha confermato pochi giorni fa Istat – è generata dai beni energetici, ed è in calo grazie al calo dell’energia, ma è stata fin qui scaricata dalle imprese sui prezzi al consumo, cioè sugli stessi lavoratori a cui non si aumentano i salari. Per il governatore di Bankitalia, che pure riconosce come transitoria la spinta inflattiva, per compensare la perdita del potere di acquisto occorre aumentare la produttività con investimenti da parte delle imprese su lavori ad alto valore aggiunto. Che è verissimo – in Italia la produttività è ferma perché le imprese fanno profitti sul basso costo del lavoro- ma l’emergenza è ora, e le ricadute della stretta monetaria delle banche centrali stanno ricadendo su famiglie e lavoratori tanto quanto l’inflazione. Per un mutuo variabile di importo medio l’aggravio è circa 2000 euro l’anno. Mentre gli istituti di credito accumulano utili miliardari grazie agli aumenti dei tassi di interesse e gli interessi sui depositi restano negativi. Forse il problema non sta negli aumenti di stipendio.

Spara durante un blitz antidroga: agente indagato per omicidio a Varese

A Castelveccana, in provincia di Varese, un uomo è stato ucciso durante un’operazione contro lo spaccio di droga condotta dai carabinieri. Il fatto è avvenuto in un bosco del comune vicino al lago Maggiore, in un’area ritenuta luogo di rifugio di spacciatori. Un sottufficiale dei carabinieri è indagato per omicidio ed è stato sospeso: è il militare che ha sparato. Nella versione dell’Arma si sarebbe sentito in pericolo per la presenza di persone armate. Ma i colpi, uno o due ancora non è chiaro, che hanno ucciso l’uomo, sono stati sparati alla schiena, provocando la caduta del corpo in un dirupo di 150 metri. La scoperta del corpo è avvenuta solo dopo diverse ore dall’operazione, grazie una telefonata anonima. Le indagini dovranno accertare se effettivamente l’uomo sia stato colpito dal carabiniere, ed in quale circostanza.

L’assalto della destra ai vertici Rai per l’esibizione di Fedez a Sanremo

Stasera la serata finale del Festival di Sanremo. Il messaggio del presidente ucraino Zelensky sarà letto da Amadeus dopo l’1 di notte, non prima, è stato spiegato oggi in conferenza stampa dallo stesso conduttore. Ma a tenere banco è ancora l’assalto della destra di governo ai vertici Rai, colpevoli, secondo Fratelli d’Italia, di non aver fermato l’esibizione di Fedez che ha strappato la fotografia del viceministro Bignami vestito da nazista durante una festa. La destra accusa i vertici della tv pubblica di essere stati al corrente delle intenzioni dell’artista. Circostanza smentita in conferenza stampa dal direttore di Rai 1 Coletta, che ha respinto le ipotesi di dimissioni. Un tentativo non solo di completare la sostituzione dei vertici Rai con i propri referenti, ma di togliere l’attenzione dal fatto di aver nominato viceministro un politico che trova normale vestirsi da SS.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 26/11 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 26/11 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 26/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 26/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 26-11-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 26/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 26-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 26/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 26-11-2025

  • PlayStop

    Legge sul consenso, il governo non può tornare indietro

    La legge sul consenso si ferma al Senato perché la presidente della Commissione Giustizia Giulia Buongiorno vuole correggerla, ma la Lega esprime anche dubbi generali sulla necessità di una legge che definisca il consenso. Secondo Alessandra Maiorino, vice-capogruppo M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili: “Da noi al Senato il provvedimento è arrivato tardi, da una parte c’è una questione strumentale per cui la Lega vuole più tempo, dall’altra parte c’è una questione reale, vogliamo leggere e approfondire il testo, quindi non trovo lunare la richiesta di prendere più tempo”. Insomma l’accordo c’è per approvare la legge. “L’importante è che il 609 bis che punisce la violenza sessuale agita finora con violenza, minaccia o abuso di potere, sia adegui a quello che dice la giurisprudenza: non servono il sangue, i lividi, le botte o le minacce perché ci sia violenza sessuale, basta che quell’atto sia stato compiuto senza il consenso della donna”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 26-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 26/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 26-11-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 26/11/2025

    Oggi Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare, era in onda alle 11.30 dallo spazio "Living Together" della Comunità di Sant'Egidio al Corvetto, con: Modou Gueye del C.I.Q.; Roberto Di Puma per lo spazio "Fratelli Bonvini 1909; Alice Marinoni di Formattart; Barbara Sorrentinini con i curatori del progetto di cinema di territorio Wanted Clan...

    Cult - 26-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 11:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Il Maestro, caduta e rinascita di un ex divo del tennis nella Roma degli anni ‘80

    Raul Gatti è un ex campione del tennis caduto in disgrazia, alcolista e disoccupato, interpretato da Pierfrancesco Favino nel film Il Maestro: “Ho seguito il tennis fin da ragazzo e mi sono subito affezionato a questo personaggio perdente, il più fallito che ho interpretato nella mia vita. Perché anche quelli che ho rappresentato in passato, per quanto fossero decaduti, avevano comunque un atteggiamento da vincenti”. Siamo negli anni ‘80 e Gatti viene assoldato per allenare un giovanissima promessa, Felice Milella, un ragazzino di 13 anni con i numeri per partecipare ai match più prestigiosi. Il regista Andrea Di Stefano aveva questo progetto nel cassetto molto prima che il tennis tornasse ad essere uno sport di moda: “Ho scritto questa sceneggiatura nel 2006, l’ho depositata e abbiamo le prove – ironizza il regista. Doveva essere il mio primo lungometraggio, prima ancora di realizzare L’ultima notte di Amore, con Pierfrancesco Favino, a cui avevo già pensato allora per questo personaggio di divo decaduto”. L'intervista di Barbara Sorrentini al regista Andrea Di Stefano e a Pierfrancesco Favino.

    Clip - 26-11-2025

  • PlayStop

    GIROLAMO DE MICHELE - IL PROFETA INSISTENTE

    GIROLAMO DE MICHELE - IL PROFETA INSISTENTE - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 26-11-2025

  • PlayStop

    Cpr: le responsabilità dei medici

    Quali sono i criteri attraverso i quali viene data o viene negata l’idoneità sanitaria all’ingresso e alla permanenza di soggetti immigrati nei CPR, Centri di Permanenza per i Rimpatri? Nicola Cocco, medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr, ci racconta il caso di un cittadino palestinese ricoverato più volte per gravi atti di autolesionismo eppure dichiarato idoneo alla detenzione.

    37 e 2 - 26-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 10:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 26/11/2025

    Alessandra Maiorino, Vice capogruppo dei M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili, ragiona sullo stop alla legge bipartisan in materia di "consenso" rallentata, non a torto secondo la senatrice, dalla presidente della commissione giustizia. Il consenso necessario e cosa manca per attivare una cultura del consenso nell'analisi di Non una di Meno e di una delle sue portavoce. "Una prigione romantica. La rappresentazione della coppia come strumento di controllo" il nuovo libro di Giuseppe Mazza, per Prospero Editore, racconta attraverso campagne, poster, slogan della pubblicità uno dei dispositivi patriarcali ancora oggi più attivi: il romanticismo. E ne traccia le trasformazioni. Elena Mistrello, fumettista e autrice, tra i tanti album anche di Tracciato Palestina e di Sindrome Italia, appena pubblicato in Francia, invitata a Toulouse a un festival è stata respinta all’atterraggio perché “pericolo per l’ordine pubblico in Francia”. Senza provvedimenti giudiziari a suo carico, senza avvocato o spiegazioni. Un caso da sollevare.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 26-11-2025

Adesso in diretta