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L’implosione di M5S, le preoccupazioni a 48 ore dal via libera ai licenziamenti e le altre notizie della giornata

proteste lavoratori ANSA

Il racconto della giornata di martedì 29 giugno 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. All’indomani della conferenza stampa di Giuseppe Conte, Grillo va all’attacco: il Movimento 5 stelle è imploso. Il campionato europeo di calcio procede in giro per l’Europa mentre la variante Delta del virus continua a diffondersi. Anche in Francia la PMA, la procreazione assistita, non è più solo una prerogativa delle coppie etero con problemi di fertilità. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.

Le preoccupazioni dei lavoratori a 48 ore dal via libera ai licenziamenti

A 48 ore dal via libera ai licenziamenti per industria ed edilizia siamo andati davanti ai cancelli di alcune aziende del milanese in crisi. Queste le voci e le preoccupazioni dei lavoratori intervistati da Filippo Robbioni:


 

Gli allegri pop-corn di Salvini e Meloni

(di Alessandro Gilioli)

Sei mesi fa il Pd annunciò la nascita di un intergruppo parlamentare con il Movimento 5 stelle e Leu: doveva essere il seme della nuova coalizione di centrosinistra.
Sei mesi dopo, quell’iniziativa (peraltro subito abortita) fa amaramente sorridere. Leu è un cartello rotto e comunque nei sondaggi non vale nemmeno il 3 per cento; e oggi il Movimento 5 stelle è imploso. In altre parole, dell’ipotetica coalizione di centrosinistra è rimasto solo il Pd, con il suo 18-20 per cento. Attorno, il vuoto. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Un campionato europeo itinerante con la variante Delta sempre più diffusa

(di Luca Gattuso)

17 marzo 2020: l’epidemia di COVID è nel pieno della sua esplosione in Italia. In altri Paesi europei stanno iniziando i primi contagi. L’UEFA, federazione del calcio annuncia: i campionati europei di calcio sono rinviati al 2021.
11 giugno 2021: dopo un anno gli Europei prendono il via. Con lo stesso schema che era stato studiato e ideato prima dell’esplosione della pandemia. Non una sede fissa ma un europeo itinerante con 11 sedi sparse per il continente: da Baku a Copenhagen a Siviglia e San Pietroburgo per chiudere con la finale nello stadio londinese di Wembley l’11 luglio. Il tutto come celebrazione del 60° anniversario dalla prima edizione del torneo.
Mentre altri sport, come il basket negli Stati Uniti in occasione della chiusura della stagione 2020, decidono di creare una bolla all’interno della quale far disputare tutti gli incontri con gli atleti chiusi nel parco di Disney World in Florida e senza pubblico il calcio conferma un percorso opposto, partite sparse in tutta Europa e stadi aperti lasciando a ogni paese la scelta sulla percentuale di spettatori a cui permettere l’accesso. L’Italia addirittura ha rischiato di essere esclusa perché l’UEFA voleva le partite con il pubblico e nel nostro paese il governo ha dovuto autorizzare la percentuale minima del 25% di spettatori presenti rispetto alla capienza degli stadi.
Risultato: il rischio di una circolazione del virus si sta confermando.
86 tifosi della Finlandia hanno contratto il Coronavirus dopo essersi recati a San Pietroburgo, in Russia, per assistere alla sfida della loro nazionale contro il Belgio. Una ventina di tifosi danesi sono risultati positivi alla variante Delta dopo aver assistito alla partita col Belgio al Parken di Copenaghen del 17 giugno.
E la preoccupazione sale in vista del primo quarto di finale di venerdì prossimo a San Pietroburgo fra Svizzera e Spagna e per le semifinali e la finale che si dovrebbero giocare a Londra dal 6 all’11 luglio in quella Gran Bretagna che viaggia alla media di più di 20.000 contagiati al giorno.

Il COVID-19 è sfuggito da un laboratorio?

(di Martina Stefanoni)

All’inizio della pandemia, sembrava certo che l’origine del COVID-19 fosse naturale. Si parlava di pipistrelli, di pangolini e di spillover. Qualcuno aveva espresso dubbi, ma era stato bollato come cospirazionista. Si diceva che era solo il tentativo di trovare un colpevole, un capro espiatorio. Poi, pian piano, le voci si sono diversificate e la teoria della fuga del COVID-19 dal laboratorio si è fatta strada sempre tra più persone. Alina Chan è una biologa molecolare specializzata in ingegneria genetica ed è una ricercatrice del Broad Institute di MIT e Harvard. Le abbiamo chiesto cosa è cambiato rispetto a prima. [LEGGI L’INTERVISTA SUL SITO]

La Francia dice sì alla procreazione assistita a donne single e coppie lesbiche

(di Luisa Nannipieri)

Anche in Francia la PMA, la procreazione assistita, non è più solo una prerogativa delle coppie etero con problemi di fertilità. Con il voto definitivo di oggi della nuova legge sulla bioetica, Parigi raggiunge quella decina di paesi europei come Spagna, Regno Unito, Belgio o Svezia che ne hanno esteso l’accesso alle donne single e alle coppie lesbiche. Una vera svolta per quelle 2.400 donne che, ogni anno, andavano all’estero per concepire a pagamento e che ormai potranno farlo gratuitamente, con il servizio sanitario nazionale. 
Il primo articolo della nuova legge, che regola una serie di altre questioni e permette anche a due donne di riconoscere congiuntamente il loro figlio prima della nascita, è la prima grande riforma sociale della presidenza Macron.

La comunità LGBTQ la aspettava da quando François Hollande ne aveva parlato nel 2013, dopo l’adozione del matrimonio per tutti, e tira un sospiro di sollievo dopo due lunghi anni di iter parlamentare. Mentre i reduci della Manif pour tous denunciano il passaggio forzato di un testo eugenista, che mette in pericolo la paternità. Incuranti del fatto che ormai il 67% dei francesi è favorevole alla riforma. 
Il ministro della salute ha promesso che il testo entrerà in vigore il più rapidamente possibile, augurandosi di vedere bambini concepiti grazie alla nuova PMA già entro la fine dell’anno.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 679 i nuovi positivi in 24 ore in Italia, secondo quanto riferito dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute. 48 i decessi registrati, ma 22 sono frutto di un riconteggio della Regione Campania. Il tasso di positività è allo 0,3%. Calano ancora i ricoveri e le terapie intensive.

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    Gran Bretagna e Germania, i grandi malati d'Europa. Il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco Merz sono entrambi proiettati in una rincorsa della destra estrema. Il laburista britannico Starmer, due settimane fa: «restauriamo ordine e controllo», titolo di un documento presentato alla Camera dei Comuni. Il democristiano tedesco Merz: ci vogliono «controlli ai confini e respingimenti» perchè «l’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano». Proprio così. Germania e Gran Bretagna, due potenze economiche mondiali: la Germania (80 milioni di abitanti) con il terzo pil del mondo (dopo Stati Uniti e Cina); il Regno Unito (con 60 milioni di abitanti) con il sesto pil mondiale (dopo la Germania c’è il Giappone e l’India e poi il Regno Unito). La “malattia” (la rincorsa ad essere a volte più a destra delle destre) rischia di cambiare i connotati a tradizioni politiche europee centenarie: come il laburismo britannico, il popolarismo democristiano tedesco insieme alla socialdemocrazia, sempre in Germania. Pesa, inoltre, un discorso pubblico sempre più contaminato da un lessico guerresco. Che danni può provocare questa “malattia” in due paesi fondamentali del continente europeo? Pubblica ha ospitato la storica Marzia Maccaferri (Queen Mary, University of London) e il giornalista Michael Braun (corrispondente da Roma del berlinese Tageszeitung).

    Pubblica - 03-12-2025

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    Finanza e Industria, ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

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    A come Asia di mercoledì 03/12/2025

    A cura di Diana Santini

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2025

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    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI - presentato da Francesco Tragni

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    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

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    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

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    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 03/12/2025

    Paolo Bergamaschi, già Consigliere Politico Commissione Esteri Parlamento Europeo, analizza lo scontro Europa-Russia, tra minacce e timidi segnali di dialogo. Francesco Vignarca, ricercatore e analista della Rete Pace e Disarmo, racconta l'impatto del piano di riarmo sulla politica dell'Unione, trainato dall'industria e soprattutto dalla finanza. Le mobilitazioni dei lavoratori dell'Ilva non si fermeranno finché i patti non saranno rispettati, perché nessuno comprerà gli stabilimenti se non ci saranno prima degli interventi, come ci spiega Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom-Cgil. Giulia Riva giornalista e nostra collaboratrice racconta la giornata internazionale delle persone con disabilità a partire dai dati sul lavoro dove le donne con disabilità sono ancora più penalizzate degli uomini (mentre in Lombardia le aziende preferiscono pagare 82 milioni di multe che assumere persone dalle categorie protette) e poi da atleta paralimpica lancia una sfida alla città di Milano che il lascito delle Olimpiadi invernali in partenza a febbraio sia almeno concretamente utile.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

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