Approfondimenti

Le accuse della Russia, il freno sul suicidio assistito e le altre notizie della giornata

Il Presidente russo Vladimir Putin

Il racconto della giornata di martedì 26 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Russia ha rilanciato la tesi del regime di Putin secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nella strage avvenuta la scorsa settimana a Mosca. All’indomani della risoluzione Onu che chiede il cessate il fuoco immediato a Gaza, sulla Striscia i bombardamenti continuano. Al senato oggi dovevano essere incardinati dei disegni di legge sul tema del suicidio assistito ma era necessaria una presenza del governo, che invece ha annunciato la sua assenza, facendo annullare la seduta. Julian Assange per ora non sarà estradato. L’Alta Corte di Londra ha dato il via libera per un ulteriore appello contro l’estradizione negli Stati Uniti.

La Russia continua a sostenere che l’Ucraina sarebbe coinvolta nella strage di Mosca

In Ucraina il principale consigliere del presidente Zelensky, Mychajlo Podoljak, ha definito “menzogne” le dichiarazioni arrivate oggi dalla Russia, in particolare dal capo del consiglio di sicurezza nazionale Nikolaj Patrushev e da quello dei servizi segreti interni Aleksandr Bortnikov. Entrambi hanno rilanciato la tesi del regime di Putin secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nella strage avvenuta la scorsa settimana a Mosca. Bortnikov ha chiamato in causa anche gli Stati Uniti e il Regno Unito, ha detto che l’addestramento degli attentatori è avvenuto in Medio oriente ma è stato organizzato dall’Ucraina e ha annunciato delle “misure di rappresaglia”, aggiungendo che il capo dei servizi segreti militari di Kiev, Kyrylo Budanov, è un obiettivo delle forze militari russe. Serena Giusti insegna relazioni internazionali alla scuola universitaria Sant’Anna di Pisa ed è esperta di Russia.

Dalla Bielorussia intanto il presidente Lukashenko, controllato di fatto in questi anni da Putin, ha detto che in un primo momento gli attentatori avevano cercato di scappare nel suo paese. In questi giorni il regime russo ha sostenuto la tesi del coinvolgimento ucraino basandosi anche sul fatto che i responsabili del massacro avrebbero voluto fuggire appunto in Ucraina, così ha detto Putin nel suo primo discorso dopo la strage. Sempre oggi il presidente ucraino Zelensky ha licenziato il segretario del consiglio nazionale di sicurezza e difesa, Oleksiy Danilov. Da capire il perché di questa decisione.
 

Continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza

All’indomani della risoluzione Onu che chiede il cessate il fuoco immediato a Gaza, sulla Striscia i bombardamenti continuano: Israele ha condotto circa 60 raid aerei nelle ultime 24 ore, almeno 80 persone sono morte, secondo le autorità locali. A Khan Yunis l’ospedale al-Amal è ormai fuori servizio, dopo che le truppe israeliane hanno costretto tutti i medici a lasciare la struttura. Restano sotto assedio anche l’ospedale di Nasser, sempre a Khan Yunis, e, a Gaza City, nel nord, quello di Al Shifa. La distribuzione dei pochi aiuti umanitari che riescono ad arrivare è sempre più difficile: la CNN riporta che oggi 12 persone sono annegate mentre cercavano di recuperare le casse paracadutate in mare.
Sul fronte diplomatico a Doha le trattative per un’intesa tra le parti sono ancora in corso, nonostante Israele abbia deciso di ritirare parte della sua delegazione.
Negli Stati Uniti intanto il ministro della difesa israeliano Gallant sta incontrando il capo del Pentagono Austin, questa mattina aveva avuto un colloquio con il segretario di stato Antony Blinken.
La visita avviene in un momento di fortissima tensione tra Washington e Tel Aviv, dopo che ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu gli Stati Uniti non hanno messo il veto alla risoluzione per un cessate il fuoco.
A Tel Aviv abbiamo raggiunto Andrea Nicastro del Corriere della Sera.

 

L’assenza del Governo frena i disegni di legge sul tema del suicidio assistito

Al senato oggi dovevano essere incardinati dei disegni di legge sul tema del suicidio assistito. L’incardinamento è uno dei primi passaggi per arrivare all’approvazione di un testo, ma era necessaria una presenza del governo, che invece ha annunciato la sua assenza, facendo annullare la seduta. Il tema è delicatissimo e risale ormai al 2019 la sentenza della corte costituzionale sul caso di Marco Cappato e Dj Fabo, sentenza che sottolineava la necessità di una legge. Sempre oggi, poche ore dopo l’annullamento della seduta, è uscita notizia di una nuova proposta di legge presentata da Forza Italia. Alfredo Bazoli è un senatore del Pd.

Sulla nuova proposta di legge presentata dalla destra abbiamo intervistato anche Matteo Mainardi, coordinatore della campagna sul fine vita dell’associazione Luca Coscioni.

 

Rimandata ancora l’estradizione di Assange

Julian Assange per ora non sarà estradato. L’Alta Corte di Londra ha dato il via libera per un ulteriore appello contro l’estradizione negli Stati Uniti. Il fondatore di Wikileaks rischia, se estradato, fino a 175 anni di carcere per aver diffuso documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato.
Dalla gran Bretagna il nostro collaboratore Daniele Fisichella

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 27/11 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 27/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 27/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 27/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-11-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 27/11/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 27-11-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 27/11/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 27/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 27-11-2025

  • PlayStop

    La Scala condannata per il licenziamento della lavoratrice che gridò Palestina libera

    Il Teatro Alla Scala di Milano dovrà pagare tutte le mensilità dal licenziamento alla scadenza naturale del contratto a termine alla Maschera che era stata licenziata dopo aver urlato - mentre era in servizio - “Palestina libera” lo scorso 4 maggio prima del concerto alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo rende noto il sindacato di base Cub che ha seguito la vicenda. La sentenza è del tribunale del Lavoro. Per la Cub si è trattato di un “licenziamento politico”. Spiega il sindacato: “Lo abbiamo sostenuto fin dall'inizio che gridare ‘Palestina libera’ non è reato e che i lavoratori non possono essere sanzionati per le loro opinioni politiche”. La Cub ora chiede anche il rinnovo del contratto della lavoratrice, nel frattempo scaduto. “Ora il teatro glielo rinnovi per evitare altre cause” ci dice Roberto D’Ambrosio, rappresentante sindacale della Cub.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 27/11/2025

    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 27/11 18:33

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 27-11-2025

  • PlayStop

    A Gaza il genocidio non è finito

    A oltre un mese dall’annuncio del cessate il fuoco nella striscia di Gaza, le autorità israeliane stanno ancora commettendo il crimine di genocidio nei confronti della popolazione palestinese. Un nuovo rapporto di Amnesty International, che contiene un’analisi giuridica del genocidio in atto e testimonianze di abitanti della Striscia di Gaza e di personale medico e umanitario, evidenzia come Israele stia continuando a sottoporre deliberatamente la popolazione della Striscia a condizioni di vita volte a provocare la sua distruzione fisica, senza alcun segnale di un cambiamento nelle loro intenzioni. Martina Stefanoni ne ha parlato con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 27/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 27-11-2025

  • PlayStop

    Stuart Murdoch: "Il mio primo romanzo non è una biografia, ma racconta la mia storia e la storia della mia malattia"

    Il leader dei Belle & Sebastian racconta "L'impero di nessuno", il suo libro d'esordio, ai microfoni di Volume. Un libro che lui stesso definisce di autofiction: "La maggior parte delle cose che accadono a Stephen, il protagonista, sono successe anche a me". 10 anni fa, Murdoch aveva scritto una canzone con il medesimo titolo: "Il romanzo tocca gli stessi temi: Stephen ha un'amica del cuore, Carrie, entrambi hanno la stessa malattia e si sostengono e ispirano a vicenda". La malattia è l'encefalomielite mialgica: "Mentre scrivevo immaginavo il mio pubblico, e il mio pubblico era il gruppo di supporto per l’encefalomielite che frequentavo negli anni Novanta. Immaginavo di scrivere per loro, e questo mi ha aiutato a trovare il tono giusto". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Stuart Murdoch.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 27/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 27-11-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 27/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 27-11-2025

Adesso in diretta