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I continui raid israeliani su Gaza, la prima poltrona di peso assegnata in Europa e le altre notizie della giornata

Parlamento di Strasburgo ANSA

Il racconto della giornata di martedì 16 luglio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Guerra a Gaza, almeno 40 persone uccise dai raid israeliani nelle ultime ore. Secondo l’ONU il 70% delle scuole dell’UNRWA nella Striscia sono state distrutte. Roberta Metsola è stata confermata alla presidenza del Parlamento di Strasburgo col 90,2% delle preferenze. A Venezia il sindaco Luigi Brugnaro è indagato per concorso in corruzione. Nella stessa inchiesta oggi è finito in carcere il suo assessore alla mobilità, Renato Boraso, e sono state arrestate anche altre otto persone. Dopo i casi di sfruttamento emersi nei giorni scorsi nelle Langhe, i sindacati hanno organizzato una manifestazione in piazza ad Alba.

Israele bombarda un campo profughi a Khan Younis e una scuola a Nuseirat

La guerra a Gaza. Almeno 40 persone sono state uccise nella Striscia nelle ultime ore da diversi raid israeliani che hanno colpito un campo profughi a Khan Younis e una scuola a Nuseirat. Secondo l’ONU dall’inizio del conflitto il 70% delle scuole dell’UNRWA sono state distrutte. L’esercito israeliano ha detto di aver ucciso più della metà dei leader di Hamas nella striscia e che il gruppo armato è sempre più sotto pressione. Il premier Netanyahu ha detto che questo è il momento di aumentare la pressione per riportare a casa gli ostaggi e raggiungere gli obiettivi della guerra. Poco fa, intanto, si è riunito il gabinetto di sicurezza israeliano in vista della ripresa dei negoziati per un cessate il fuoco nei prossimi giorni.
Oggi, invece, l’esercito israeliano ha anche annunciato che comincerà ad inviare da domenica prossima le prime cartoline di richiamo alla leva per i giovani ortodossi, dopo la sentenza della Corte Suprema. L’annuncio ha scatenato le proteste degli ortodossi che poco fa ha bloccato un’autostrada nel centro di Israele.

Roberta Metsola confermata alla presidenza del Parlamento di Strasburgo

È la prima poltrona di peso in Europa che viene assegnata dopo le elezioni del 9 giugno scorso. Stiamo parlando della presidenza del parlamento di Strasburgo. Oggi è stata votata la riconferma della conservatrice, popolare europea, maltese, Roberta Metsòla. Una valanga di sì a favore della sua candidatura: 90,2%.
L’esponente del centrodestra europeo resterà alla guida dell’europarlamento per i prossimi due anni e mezzo. Metsòla, di fatto, non aveva rivali. Unica candidatura alternativa alla sua, quella della spagnola Irene Monteros di Podemos.
Altra partita istituzionale che si chiuderà nei prossimi giorni, giovedì, è quella della presidenza della Commissione Europea. Anche in questo caso si tratta di una riconferma, di una donna, della popolare tedesca Ursula von der Leyen.
L’interrogativo di queste ore si concentra sull’ampiezza della maggioranza che la sosterrà nel voto di dopodomani, oltre alla coalizione di Popolari, Socialisti, verdi e centristi. Sul versante italiano, von der Leyen ha incontrato oggi per un’ora gli esponenti di Fratelli d’Italia a Strasburgo. Nessuna dichiarazione al termine, ma l’incontro sarebbe andato male. I meloniani non vogliono più votare von der Leyen e così hanno preso di mira il suo Green Deal: von der Leyen “deve superare l’approccio ideologico, ci vuole un cambio di passo” sulle politiche ambientaliste, hanno chiesto i vertici del partito di Meloni, richiesta irricevibile per von der Leyen.

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, indagato per concorso in corruzione

A Venezia il sindaco Luigi Brugnaro è indagato per concorso in corruzione. Nella stessa inchiesta oggi è finito in carcere il suo assessore alla mobilità, Renato Boraso, e sono state arrestate anche altre otto persone.

(di Andrea Monti)

L’accusa nei confronti del sindaco riguarda le trattative per la vendita di un’area industriale, quella dei Pili, comprata dall’imprenditore Brugnaro nel 2006. Nel 2015 fu eletto alla guida del comune. Un anno dopo, insieme a due collaboratori, avrebbe concordato con un altro imprenditore, Chiat Kwong Ching, la cessione del terreno dei Pili a circa 150 milioni, di cui 70 in cambio della promessa di provvedimenti edilizi e urbanistici che avrebbero consentito un uso residenziale e commerciale di quella zona. Lo stesso Ching avrebbe acquistato un immobile comunale del ‘500 pagandolo 10 milioni e 800mila euro, circa tre milioni in meno del valore effettivo. Brugnaro ha commentato il suo coinvolgimento nell’inchiesta sostenendo di aver sempre messo al primo posto gli interessi pubblici e il procuratore di Venezia in qualche modo ha minimizzato, dicendo che l’avviso di garanzia al sindaco è stato emesso a suo favore. L’altro personaggio al centro dell’attenzione è l’assessore Boraso, sospettato di corruzione, riciclaggio e falsa fatturazione. Secondo il procuratore “si era messo a disposizione, da assessore ma con le sue svariate società, per attività che nulla avevano a che fare con la pubblica amministrazione, facendosi pagare con fatture per prestazioni inesistenti; interveniva su appalti e servizi e modificando piani comunali a favore di diversi imprenditori, che poi lo pagavano” ha detto ancora il magistrato, mentre nell’ordinanza di arresto firmata dal giudice per le indagini preliminari si legge che Boraso avrebbe “sistematicamente mercificato la propria pubblica funzione”. “Mi stanno domandando che tu domandi soldi, tu non ti rendi conto, rischi troppo… se io ti dico di stare attento, ti devi controllare” diceva Brugnaro all’assessore in una telefonata del marzo 2023 intercettata nell’inchiesta.

Le Langhe scoprono lo sfruttamento e il caporalato

(di Massimo Alberti)

Le Langhe scoprono il caporalato. Dopo i casi di sfruttamento emersi nei giorni scorsi, paghe da pochi euro e pestaggi per chi provava a ribellarsi, i sindacati hanno organizzato una manifestazione in piazza ad Alba, la capitale della rinomata zona vinicola. In Piazza sindaci e attivisti sindacali. Assenti imprenditori ed i lavoratori.

“Ma ora nessuno può fingere di non sapere cosa succede nei campi”, le parole di associazioni e organizzatori. È il merito che la manifestazione di oggi ha avuto: far scoppiare il bubbone, costringere le istituzioni locali a prendere una posizione sul non detto: la presenza, tra le vigne delle Langhe, di sfruttamento e caporalato. Il grande non detto, ignorato per anni nonostante le inchieste giornalistiche e della magistratura che vanno avanti da almeno 10 anni che ora nessuno può fingere di non conoscere. [CONTINUA A LEGGERE]

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    San Siro, Scavuzzo: “Se passano emendamenti sostanziali rischia di saltare tutto”

    Dopo che la Giunta del Comune di Milano ha licenziato la delibera per la vendita dello stadio di San Siro, la palla ora passa al Consiglio comunale, che dovrà votare il provvedimento giovedì 25 settembre, e non più il 29. Nonostante sia possibile presentare emendamenti al testo, per la giunta il documento è immodificabile: “È frutto di un lavoro che ha gli elementi essenziali del contratto, una cosa molto tecnica ma anche politica”, ha detto ai nostri microfoni la vicesindaca Anna Scavuzzo. Nel caso di un emendamento di sostanza votato dalla maggioranza dei consiglieri, infatti, “le squadre potranno rigettare l’intera proposta”. Una sorta di prendere o lasciare per i consiglieri comunali. Secondo la vicesindaca Scavuzzo, dopo due mesi di confronto e dopo le modifiche alla versione di luglio, adesso “si chiude”. L’intervista integrale di Luigi Ambrosio nella nostra trasmissione “L’Orizzonte”.

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    1) “La gente non lascia Gaza City perché non sa dove andare o perché non può permetterselo”. Migliaia di persone restano nella città della striscia, mentre l’esercito continua a bombardarla. (Jacob Granger - MSF) 2) “Israele sta commettendo un genocidio, ma gli altri paesi hanno l’obbligo giuridico di fare tutto ciò che possono per impedirglielo”. In esteri la seconda puntata dell’intervista a Chris Sidoti, giudice della commissione Onu. (Valeria Schroter, Chris Sidoti - Commissione Onu d'inchiesta per i territori palestinesi) 3) La Francia ancora in piazza. Un milione di persone mobilitate dai sindacati per protestare contro la legge di bilancio di Bayrou. (Veronica Gennari) 4) La tragedia umanitaria della guerra in Sudan, e i sudanesi che resistono. Premiata in Norvegia una rete di associazioni comunitarie che lavorano per favorire l’ingresso di aiuti. (Irene Panozzo, analista politica) 5) Donald Trump alla corte britannica. La luna di miele tra Keir Starmer e il presidente Usa è soprattutto una questione di business. (Marco Colombo, giornalista) 6) World Music. Together for Palestine, il concerto organizzato da Brian Eno a Londra contro il genocidio. (Marcello Lorrai)

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    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

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    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

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