Approfondimenti

Le richieste di Berlusconi a Meloni, l’aumento della povertà in Italia e le altre notizie della giornata

Berlusconi Meloni

Il racconto della giornata di lunedì 17 ottobre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo un faccia a faccia di un’ora e mezza nella sede di Fratelli d’Italia di via della Scrofa, sembra sia scattata la tregua tra Meloni e Berlusconi. E il leader di Forza Italia ha fatto le sue richieste: il Ministero della Giustizia e quello dello Sviluppo Economico. L’ultimo rapporto della Caritas sulla povertà segna un nuovo record negativo rispetto a quello del 2020 in fatto di povertà assoluta. Il ritorno della guerra lontano dalla linea del fronte in Ucraina potrebbe essere una strategia della Russia per seminare il terrore in modo che la società ucraina faccia pressione sulla leadership e le chieda di trattare.

Tregua tra Meloni e Berlusconi: si ricomincia a trattare

(di Anna Bredice)

Qualche passo avanti c’è, al punto che hanno promesso che andranno uniti alle consultazioni al Quirinale e che sono al lavoro per una squadra unita e di alto profilo. Non è poco considerata la minaccia di Berlusconi di restare fuori, di salire da solo da Mattarella e quei pesanti giudizi su Giorgia Meloni, definita arrogante e presuntuosa. Per un’ora e mezza Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi si sono visti. Un faccia a faccia, non c’era nessun altro dei due partiti. Nei paraggi solo un La Russa che ora è seconda carica dello Stato, ma forse ancora non troppo nel ruolo visto che è uscito dalla sede di Fratelli di Italia prima che arrivasse Berlusconi ed è rientrato pochi minuti dopo che il Cavaliere se ne andasse in macchina. Del resto l’attesa è stata lunga, Berlusconi è arrivato con mezz’ora di ritardo alla sede in via della Scrofa, con fotografi, curiosi e anche un sosia ad attenderlo. Il vertice infatti ha anche una portata simbolica non indifferente, dopo la risposta piccata di Meloni, “non sono ricattabile”, Berlusconi è andato a Canossa. Di solito è lui che accoglie nelle sue grandi ville, ad Arcore, a Roma, in Sardegna, prima ancora in via del Plebiscito.
Ora è andato lui da Giorgia Meloni e su Twitter riporta la nota congiunta accompagnata da una fotografia, lei sorridente, lui più trattenuto. Deve pesargli molto questo incontro, anche se lei ha fatto sapere dai suoi che non porta rancore. Un braccio sulle spalle di Giorgia Meloni e sulla parete il simbolo di Fratelli di Italia. Per ora una sorta di tregua, Berlusconi ricomincia a trattare. Al momento non si sanno nomi di ministri, Licia Ronzulli si era autoesclusa già ieri. Nella nota si parla di un “clima di intesa e di collaborazione, uniti alle consultazioni per un governo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze”, quella citata nella nota è legata al caro energia e ai dossier economici più urgenti. Un ministero, quello dell’Economia, che al momento è destinato a Giorgetti.

Cosa ha chiesto Berlusconi? Giustizia e Sviluppo Economico

(di Luigi Ambrosio)

Un incontro a due. Faccia a faccia senza testimoni. Tra Meloni e Berlusconi è andata così ed è già questo un segnale. Non si è discusso dell’orientamento complessivo del prossimo Governo. Non si è discusso nemmeno della lite scaturita da quel foglio con i giudizi tranchant di Berlusconi nei confronti di Meloni – chissà poi se si è fatto beccare dai fotografi o l’ha fatto apposta. Figuriamoci se per una cosa del genere davvero due politici si mandano a quel paese.
Berlusconi oggi è andato al sodo: i suoi interessi. Quindi la Giustizia. Vuole il ministero per un suo fidato. Del suo partito. O in subordine anche non del suo partito ma che lo garantisca. Non dimentichiamo che Berlusconi ha ancora tre processi in corso che potrebbero in linea teorica farlo di nuovo saltare dalla carica di senatore. Berlusconi non rinuncia all’idea di abolire la legge Severino.
E le televisioni. Il ministero che ha competenza sul settore è quello dello Sviluppo Economico. Mediaset ha un futuro pieno di incognite, con la concorrenza dei grandi player europei e con la concorrenza delle piattaforme digitali che hanno sconvolto il settore. In questo caso una legge esistente va difesa, la Gasparri che tutela il vecchio duopolio Rai-Mediaset.
Stamattina un ultimo messaggio da parte di Fratelli d’Italia lo aveva lanciato Guido Crosetto, il più ascoltato consigliere di Meloni: “Se Berlusconi portasse persone della qualità di quelle che ha portato nelle sue aziende, saremmo a posto”.
A mediare dalla parte di Arcore si erano messi invece anche i figli Marina e Piersilvio, i continuatori delle aziende. Obiettivo: prima un accordo su giustizia e proprietà. E poi tutto il resto, dalle politiche economiche al tasso ideologico dell’esecutivo. Dopo.

2 milioni di famiglie in povertà assoluta in Italia




L’ultimo rapporto della Caritas sulla povertà segna un nuovo record negativo rispetto a quello del 2020 in fatto di povertà assoluta. Due milioni di famiglie non possono permettersi le spese minime per vivere in dignità e in Italia questo trend è in aumento. Non è solo la pandemia ad aver impoverito le persone in Italia, tra le ragioni c’è anche il lavoro, e per la famiglia il mantenimento della casa. A tutto questo si aggiunge la povertà cronica: tanti i giovani che si trovano in una condizione di povertà intergenerazionale: 6 su 10 non usciranno mai dal loro status.

 Federica De Lauso è la curatrice del Report della Caritas sulla povertà
:


 

La guerra continua anche lontano dal fronte. Qual è la strategia di Putin?

(di Emanuele Valenti)

Uno degli elementi chiave di questa guerra è stata la reazione della società ucraina. Compatta, o più o meno compatta, unita, dietro alla necessità di un’operazione militare per rispondere all’invasione russa. Questo durante tutte le fasi del conflitto: dalle truppe di Mosca alla periferia di Kyiv fino ai bombardamenti di questi ultimi giorni, passando dalla resistenza a Mariupol e dall’annessione dei territori occupati da parte di Mosca.
Il ritorno della guerra lontano dalla linea del fronte – come in questi ultimi giorni, fino al centro di Kyiv – e gli attacchi agli ucraini nella loro quotidianità in quelle zone dove i combattimenti si vedevano solo in televisione potrebbe essere un fattore determinante.
Oltretutto l’obiettivo di Mosca potrebbe essere proprio questo: seminare il terrore in modo che la società ucraina faccia pressione sulla leadership e le chieda di trattare.

Gli ucraini, con i quali abbiamo parlato in queste ore, ci hanno detto che il sentimento prevalente è la rabbia, ma ancora quella diretta a Putin. Lo stesso sentimento che ha alimentato il patriottismo nei mesi scorsi.
Qualcuno ci ha parlato della necessità di fermare tutto questo, anche con una mediazione. Ma la domanda è: su quali basi? Nessuno, per esempio, si è detto pronto a cedere i territori occupati dai russi. Ma questo è uno dei punti sui quali – a maggior ragione con l’intensificarsi degli attacchi indiscriminati – Zelensky dovrà riflettere, a prescindere dal decreto che ha firmato e che vieta ogni negoziato con Putin.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/09 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/09/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 16/09/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 16-09-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 16/09/2025 - ore 10:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 16-09-2025

  • PlayStop

    GIANLUCA GRIMALDA - A FUOCO!

    GIANLUCA GRIMALDA - A FUOCO! - presentato da Marianna Usuelli

    Note dell’autore - 16-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 16/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 16-09-2025

  • PlayStop

    Caso Kirk: "Il Governo vuole creare un clima di paura" dice Benedetta Tobagi

    “Quelle che arrivano dalla maggioranza sono delle sciocchezze, che sarebbero grottesche se non fossero pericolose perché tradiscono una chiara volontà di creare un clima di paura e di allarme, criminalizzando tutta la galassia dell’opposizione”. Così Benedetta Tobagi, intervistata da Luigi Ambrosio all'Orizzonte delle Venti, sui reiterati attacchi del Governo alle opposizioni accusate di fomentare la violenza. “Anche per ciò che porto nel mio nome, l’Italia ha nella sua storia una sinistra antifascista e democratica che non è mai stata violenta. Figure come mio padre e Aldo Moro sono state colpite addirittura dal terrorismo di sinistra. Questa è la storia che vergognosamente Meloni, Tajani e Salvini non riconoscono e che, invece, deve essere la nostra forza”.

    Clip - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/09/2025

    In diretta dall'Ucraina Sabato Angieri ci racconta delle profonde differenze che ormai segnano il paese tra territori in guerra e retrovie, di chi non vuole andarsene nonostante la guerra abbia distrutto spazi e vite e di come il fronte insista da due anni sugli stessi campi. Gianpaolo Scarante, docente all'Università di Padova ed ex-diplomatico analizza lo scontro verbale tra Russia e Nato e invoca il ritorno della ragione per evitare una escalation dei fatti. Emanuele Valenti ci aggiorna sull'entrata dei carri armati a Gaza City dopo giorni di bombardamenti mirati a distruggere tutti i palazzi principali della città per forzare la popolazione ad andarsene. Ma la popolazione non ha nessun posto dove andare. E anche chi avrebbe un visto di studio in Italia non riesce a uscire dall'inferno della Striscia lo raccontano le voci di alcuni degli studenti palestinesi che hanno vinto una borsa di studio nelle università italiane. Molti di loro hanno diffuso appelli sui social per chiedere di fare pressione sulle autorità italiane affinché organizzino la loro evacuazione immediata. Sentiamo le loro voci e ci spiega come stanno, chi sono e perché non si riesce ad aprire un corridoio umanitario per loro Stefano Simonetta, Prorettore ai Servizi agli Studenti e al Diritto allo Studio della Università Statale di Milano.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 16/09/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 16-09-2025

Adesso in diretta