Approfondimenti

La mozione parlamentare per sciogliere i gruppi neofascisti, le ambigue formule del centrodestra e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 11 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. 5 Stelle e LeU voteranno la mozione parlamentare presentata dal PD per lo scioglimento dei gruppi neofascisti, mentre il centrodestra da due giorni cerca le formule più ambigue pur di non riconoscere lo squadrismo violento e fascista di Forza Nuova. Il Parlamento Europeo ha denunciato come illegali l’arresto e la condanna del politico ruandese Paul Rusesabagina e ha esortato la UE a intensificare gli sforzi per garantire il suo rilascio. “Gli Invisibili in Movimento” del sindacalista Aboubakar Soumahoro hanno lanciato la loro proposta di reddito di base universale, una forma di sostegno già sperimentata in 52 città statunitensi e in alcune zone di Brasile, Corea del Sud, India e Scozia. Il Nobel per l’Economia 2021 è stato assegnato tre professori che si sono impegnati negli studi empirici: Joshua D. Angrist, Guido W. Imbens e David Card. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La mozione parlamentare per sciogliere i gruppi neofascisti

Oggi Mario Draghi ha visitato la sede nazionale della Cgil, portando la sua solidarietà al segretario generale Maurizio Landini per l’assalto squadrista di sabato, avvenuto durante una manifestazione contro il Green Pass. L’attacco è stato guidato da Forza Nuova e oggi il PD ha presentato una mozione parlamentare per lo scioglimento dei gruppi neofascisti. 5 Stelle e LeU hanno annunciato che la voteranno, ma non lo faranno i partiti di destra. Michele Migone ha intervistato Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera:


 

Le ambigue formule del centrodestra per non riconoscere lo squadrismo fascista di Forza Nuova

(di Anna Bredice)

C’è Matteo Salvini che paragona lo squadrismo fascista di Forza Nuova alle manifestazioni dei centri sociali, c’è Giorgia Meloni che condanna le violenze ma “chissà quale è la matrice degli scontri” e poi c’è Antonio Tajani di Forza Italia che chiede una mozione contro tutti i totalitarismi, di destra e di sinistra, così da annacquare le cose, con il solito riflesso del benaltrismo. Sono le variegate posizioni del centrodestra in Parlamento, che pur di non riconoscere lo squadrismo violento e fascista di Forza Nuova, con i due capi arrestati, quindi con una matrice, come la definisce Meloni, chiarissima, da due giorni cercano le formule più ambigue, per non spaventare l’elettorato del centrodestra più moderato e nello stesso tempo senza rinnegare quello di estrema destra, che a Roma da tempo vede in Fratelli d’Italia un riferimento certo, così come lo era stato e in parte lo è ancora la Lega di Salvini. Tanto più che c’è da portare a casa più voti possibili per eleggere il candidato di destra a Roma nel fine settimana. Silvio Berlusconi è stato l’unico a telefonare al segretario della Cigl Landini, Meloni e Salvini hanno cercato da subito di sviare l’attenzione, puntando il dito contro la ministra Lamorgese. Il capo di Forza Nuova Castellino viene dipinto da Salvini più o meno come un malato che esce di casa e non dovrebbe, “se questo estremista di destra era tranquillamente in piazza del Popolo chi lo ha permesso, chi non lo ha impedito?”, dice Salvini, poco ci manca ad indicare nel ministro dell’Interno la responsabilità degli scontri. Uguale posizione di Giorgia Meloni, che fa finta che la matrice fascista sia cosa superflua. La sua pagina Facebook è piena di post con il candidato Michetti, con il video del suo comizio in Spagna e per ultimo attacchi al vicesegretario del Pd Provenzano che ha osato dire che Fratelli d’Italia con queste posizioni potrebbe porsi fuori dall’arco repubblicano. Per quanto riguarda la mozione che chiede al governo di sciogliere Forza Nuova, nessuno nel centrodestra la voterà naturalmente e le dichiarazioni sono diverse: C’è Salvini che vede un complotto per mettere in cattiva luce la destra in vista dei ballottaggi e giudica strumentale anche la manifestazione di sabato prossimo a Roma, Fratelli d’ Italia non ci pensa nemmeno e chiede che si applichi solo la legge e infine Forza Italia che rievocando le posizioni anticomuniste del Cavaliere chiede una mozione contro tutti i totalitarismi.

Lo sciopero generale tra manifestazioni e blocchi stradali

Manifestazioni, presidi, blocchi stradali. Oggi ci sono state proteste in tutte le maggiori città italiane nel giorno dello sciopero generale proclamato dai sindacati di base. Tra le ragioni la critica delle politiche del governo sull’occupazione e quella del Green Pass obbligatorio per lavoratori e lavoratrici. Tra i luoghi più simbolici toccati dalla mobilitazione il magazzino Amazon di Castel san Giovanni, nel piacentino. L’inviato Luca Parena:


 

Reddito di base universale, la proposta degli invisibili in Movimento

(di Viviana Astazzi)

Garantire a tutti la possibilità di scegliere come vivere la propria vita, perseguendo la felicità personale senza il vincolo di dover fare qualcosa per sopravvivere. Riuniti alla Casa della Carità, “Gli Invisibili in Movimento” del sindacalista Aboubakar Soumahoro discutono e lanciano la loro proposta di reddito di base universale, forma di sostegno già sperimentata in 52 città statunitensi e in alcune zone di Brasile, Corea del Sud, India, Scozia.
Al contrario del reddito di cittadinanza italiano, la versione universale raggiungerebbe chiunque in quanto essere umano, senza vincoli legati alle proprie finanze, allo stato civile o alla ricerca di un lavoro. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Il Nobel per l’Economia a Joshua D. Angrist, Guido W. Imbens e David Card

Oggi è stato assegnato il Nobel per l’Economia, e la scelta è caduta su tre professori che si sono impegnati negli studi empirici, cioè basati su esperimenti concreti, “sul campo”. I vincitori sono gli statunitensi Joshua D. Angrist e Guido W. Imbens, per il loro contributo allo sviluppo di questo tipo di metodo, e il canadese David Card, per il suo lavoro su alcuni temi, tra cui il salario minimo. Lele Liguori ha intervistato l’economista Emiliano Brancaccio:


 

L’UE si muove per garantire il rilascio dell’imprenditore ruandese Paul Rusesabagina

(di Barbara Sorrentini)

Molti lo hanno conosciuto con il volto di Don Cheadle, l’attore che nel 2005 interpretò Paul Rusesabagina nel film “Hotel Rwanda”. Quel film ricostruiva la storia vera dell’imprenditore ruandese che nel 1994 durante il genocidio da parte degli Hutu sui Tutsi, mise a riparo nel suo albergo più di mille civili salvandoli dal massacro.
Questa settimana il Parlamento Europeo ha denunciato illegali l’arresto e la condanna del politico ruandese esortando la UE a intensificare gli sforzi per garantire il suo rilascio.
Il mese scorso Rusesabagina, in quanto oppositore del presidente ruandese Paul Kagame, è stato condannato dall’Alta Corte del Paese a venticinque anni di carcere per presunto sostegno a un gruppo terroristico che ha condotto raid in Rwanda, uccidendo civili e saccheggiando proprietà. Oggi Rusesabagina è un cittadino belga residente negli USA e anche diverse organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’equità del processo.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1447594276179881991

https://twitter.com/RegLombardia/status/1447588191498817544

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 03/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 03/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 03/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 03/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    The Box di mercoledì 03/12/2025

    la sigla del programma è opera di FIMIANI & STUMP VALLEY La sigla è un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della notte. Ispirata ai primordi del suono Italo, Stump Valley e Fimiani della scuderia Toy Tonics, label berlinese di riferimento per il suono italo, disco e house, ci riportano a un'epoca di neon e inseguimenti in puro stile Miami Vice, un viaggio nella notte americana alla guida di una Ferrari bianca. INSTAGRAM @tommasotoma

    The Box - 03-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 03/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 03/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 03-12-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 03/12/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 03-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 03/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 03-12-2025

  • PlayStop

    Caso Ramy, nuove accuse per i carabinieri

    Un fascicolo d’indagine complessivo sulla morte di Ramy Elgaml. La procura di Milano ha chiuso l’atto d’inchiesta sul caso del 19enne del Corvetto, morto poco più di un anno fa al termine di un inseguimento con i carabinieri, che riunisce i diversi filoni di cui si è parlato negli ultimi mesi. Sono confermati i reati che venivano già contestati a 7 militari e a Fares Bouzidi, il ragazzo che era alla guida dello scooter su cui si trovava Ramy. E ci sono nuove accuse ai carabinieri. In particolare all’agente che era già indagato per omicidio stradale ora vengono contestate anche le lesioni ai danni di Fares Bouzidi e di aver riportato il falso sul verbale d’arresto per resistenza a pubblico ufficiale a carico di Bouzidi. Secondo la procura il carabiniere, insieme ad altri tre colleghi, ha omesso di menzionare l’urto tra l’auto dei militari e lo scooter, dichiarando che il mezzo era “scivolato”. Barbara Indovina è l’avvocata della famiglia di Ramy Elgaml: il suo commento ai nostri microfoni su questa chiusura delle indagini.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 03/12/2025

    1) Lo stallo ucraino. Cinque ore di colloquio tra Witkoff e Putin non hanno portato ad una svolta, e Trump si accorge che le cose sono più complicate del previsto. (Roberto Festa) 2) Tracciare e deportare. Come l’intelligenza artificiale sta aiutando la campagna anti immigrazione dell’amministrazione Trump. (Marco Schiaffino) 3) Le isole della discordia. Al centro della crisi tra Cina e Giappone c’è il piccolo arcipelago delle Senkaku, fondamentali per un controllo strategico del pacifico. (Gabriele Battaglia) 4) Regno Unito, l’alleanza possibile. Un articolo del Financial Times solleva l’ipotesi di una coalizione tra i Conservatori e l’estrema destra di Farage in vista delle prossime elezioni. (Elena Siniscalco) 5) Dalla steppa della Mongolia al lusso europeo. La filiera del cashmere che sta desertificando il suolo delle campagne mongole. (Sara Manisera - Irpi Media) 6) Progetti sostenibili. A Londra, in Canada, l’agricoltura urbana si inserisce nella pianificazione territoriale. (Fabio Fimiani)

    Esteri - 03-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 03/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 03-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 03/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 03-12-2025

  • PlayStop

    “Abbiamo sempre preferito la take imperfetta ma magica”: i Satantango raccontano il nuovo album

    Un debutto interessante quello dei Satantango, nuovo progetto shoegaze proveniente dalla provincia cremonese. Il duo, composto da Valentina e Gianmarco, è oggi passato a Volume per raccontare e suonare in acustico alcuni brani del nuovo album “Satantango”. Il titolo è lo stesso di un film ungherese del 1994 della durata di oltre sette ore: “l’ambientazione e le atmosfere sono molto simili a quelle che ci sono nei nostri posti”, spiega il duo. Tra shoegaze, dream pop e slowcore, l’album dipinge un immaginario bianco e nero tra malinconie di provincia e nebbia, cinema chiusi e un senso di innocenza perduta, ed è ricco di riferimenti a pellicole vintage come “Gioventù Amore e Rabbia”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive dei Satantango.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 03/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 03-12-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 03/12/2025

    Il nuovo singolo di Flea dei Red Hot Chilli Peppers a lanciare un nuovo progetto jazz previsto per il 2026 e il 60esimo di Rubber Soul dei Beatles. La rubrica sulle serie tv con Alice Cucchetti oggi dedicata all'ultima stagione di Stranger Things e il mini live dei Satantango che ci presentano il nuovo album omonimo. Concludiamo con il quiz sul cinema e l'annuncio di Cure + Mogwai al Firenze Rocks il 14 giugno 2026.

    Volume - 03-12-2025

Adesso in diretta