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L’impegno per salvaguardare la didattica in presenza, l’appello per una donna al Quirinale e le altre notizie della giornata

Green Pass Scuola Presidi ANSA

Il racconto della giornata di domenica 2 gennaio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Domani i sindacati vedranno il Ministro dell’Istruzione Bianchi. Si parlerà dei fondi del PNRR da spendere, ma inevitabilmente, con il dilagare della variante Omicron, l’attenzione sarà puntata sul rientro a scuola dopo la pausa natalizia. In 73 anni di Repubblica, sono stati eletti 12 capi di stato: tutti uomini. Un gruppo di scrittrici, artiste e intellettuali ha firmato un appello alle forze politiche chiedendo di eleggere una donna alla presidenza della Repubblica. Un uomo di 40 anni ha ammazzato a coltellate il figlio di 7 anni, poi ha cercato di uccidere la moglie da cui si stava separando, quindi è fuggito ed è stato arrestato questa mattina vicino a Viggiù, nel Varesotto. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Tutti d’accordo per salvaguardare la didattica in presenza. Come farlo è ancora tutto da decidere

Domani i sindacati vedranno il Ministro dell’Istruzione Bianchi. Si parlerà dei fondi del PNRR da spendere, ma inevitabilmente, con il dilagare della variante Omicron, l’attenzione sarà puntata sul rientro a scuola dopo la pausa natalizia.
Ci sono diverse ipotesi per ridurre la circolazione del virus: quella che fa più discutere è separare gli studenti: didattica a distanza per i non vaccinati e in presenza per i vaccinati.

(di Chiara Ronzani)

Se c’è una cosa da evitare, è far ricadere le conseguenze delle scelte dei genitori sui figli, aumentando una polarizzazione sociale che è già esplosiva. Lo pensano in tanti, e non è solo una questione di discriminazione. Ci sono anche ragioni pratiche: il vaccino è un dato sensibile che le scuole non possono conoscere o richiedere; lavorare in parte a distanza e in parte in presenza è più complesso per ragioni tecniche e poco efficace – secondo i docenti.
Le scuole restano il bacino di contagi più delicato: per numero di non vaccinati, perché si vaccina da poco tempo e solo dai 5 anni in su. Ma soprattutto perché le classi pollaio sono ancora lì, i docenti non sono aumentati, le aule sono sempre quelle.
La scuola non ha ottenuto nessun bonus. E ora su di essa si sono accesi i riflettori per lo stesso meccanismo che ha guidato finora l’agire del governo: quello della salvaguardia dell’economia. Le scuole devono riaprire perché altrimenti si ferma indirettamente la produzione, perché le famiglie non sanno dove lasciare i figli. I sindacati sono irritati perché ora tutte le forze politiche difendono a spada tratta la didattica in presenza: si sono dimenticate di fornire alla scuola armi per difendersi, ora vogliono scaricare sul personale tutti i rischi, facendosi paladini delle famiglie.
Come se poi i figli non portassero il vaccino a casa dei genitori lavoratori.
La verità è che nell’incontro di domani non sarà possibile decidere nulla. Con i tassi di crescita della Omicron, la decisione potrà essere presa solo a fine settimana.
I sindacati preferirebbero una chiusura per il tempo necessario a superare il picco dei contagi: due settimane o più, se serve. In tal caso il governo dovrà decidere se scaricare sulle famiglie quelle giornate a casa. Il ritornello che la scuola sia una priorità non convince più nessuno.

Una donna al Quirinale: l’appello di scrittrici, artiste e intellettuali

“Ci sono donne in Italia che per titoli, meriti, esperienza ed equilibrio” possono rappresentare la nazione ai massimi livelli” si legge, anche il documento afferma che non si tratta della sede per fare nomi.
Tra le firmatarie: Dacia Maraini, Liliana Cavani, Michela Murgia, Sabina Guzzanti, Serena Dandini e Fiorella Mannoia.

(di Chiara Ronzani)

In 73 anni di Repubblica, sono stati eletti 12 capi di stato: tutti uomini. Durante i loro mandati sono nati 67 governi: hanno scelto per incaricarli 30 diversi presidenti del Consiglio: tutti uomini. 100%, nessuna eccezione, nemmeno quella che conferma la regola.
Dunque sì, nel 2022 sarebbe ora di una donna alla presidenza della Repubblica. Ma perché? 7 anni fa no? 14? Durante gli anni 70, all’apice delle conquiste del movimento femminista?
Il problema forse sta proprio in ciò che le firmatarie dell’appello hanno dovuto sottolineare: esistono molte donne che hanno ottenuto stima, fiducia, ammirazione in tanti incarichi pubblici, con il carisma, le competenze, le capacità e l’autorevolezza per esprimere la più alta forma di rappresentanza. Com’è possibile che questo sia ancora un tema di discussione, che occorra sottolineare che esistono donne adatte a rappresentare il paese. Qualcuno ne dubita? Il problema è inverso: per 73 anni le donne che sono la metà del paese non sono state rappresentate, sono state tenute fuori. Sempre e soltanto uomini hanno preso decisioni anche per loro.
Il problema è questo e lo leggiamo nei titoli dei giornali: totonomi: al colle Draghi, Monti, Casini oppure una donna. Una donna? Una donna a caso? Senza nemmeno nome, senza identità, una foglia di fico dietro la quale nascondere una inaccettabile esclusione e discriminazione, un puntino rosa nel club delle quote azzurre, quello che resiste e pur non essendo codificato continua a dettare legge.

Uccide il figlio e tenta di uccidere la moglie: la denuncia e la manifesta pericolosità dell’uomo non sono bastate

Un uomo di 40 anni ha ammazzato a coltellate il figlio di 7 anni, poi ha cercato di uccidere la moglie da cui si stava separando, quindi è fuggito ed è stato arrestato questa mattina vicino a Viggiù, nel Varesotto.
Davide Paitoni era ai domiciliari a Morazzone per aver ferito con un coltello un collega. Era anche stato denunciato per maltrattamenti in famiglia dalla moglie, che voleva separarsi. L’uomo aveva comunque ottenuto il permesso di stare con il figlio per il Capodanno. Invece di festeggiare, ieri sera l’ha ammazzato, accoltellandolo alla gola. Poi ha chiuso il corpo in un armadio. Quindi si è diretto a casa dei suoceri, dove la moglie era andata a vivere, a Gazzada Schianno. Ha citofonato e ha detto alla donna di uscire per riconsegnarle il figlio. Invece l’ha accoltellata ed è fuggito. La donna è in ospedale.
Ancora una volta nonostante la denuncia e la manifesta pericolosità dell’uomo, non è stata fatta una adeguata valutazione del rischio: ha prevalso l’idea che un padre abbia diritto a vedere il figlio, a prescindere dal fatto che sia violento.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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