Approfondimenti

Le nuove priorità della campagna vaccinale, il nuovo M5S inizia a prendere forma e le altre notizie della giornata

vaccini brevetti

Il racconto della giornata di domenica 11 aprile 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il governo sprona le Regioni a concentrarsi sempre di più sul vaccinare la popolazione anziana per ridurre la mortalità. Giuseppe Conte si affretta a dare nuova vita al Movimento 5 Stelle, ma la frattura con Casaleggio è sempre più profonda. I malfunzionamenti odierni su DAZN riaccendono i riflettori sul problema della connettività in Italia. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Massima priorità ai vaccini per la popolazione anziana

Vaccini: il governo sprona le regioni a concentrarsi sempre di più sulla popolazione anziana per ridurre la mortalità, un invito a cui le Regioni rispondono, con Fontana, Zaia e Zingaretti: “Dateci più dosi”. Ma se le dosi sono poche in tutta Europa, la Germania è arrivata a 650mila somministrazioni al giorno, la Francia a mezzo milione e la Spagna a 400mila. Mentre l’Italia nell’ultima settimana ha addirittura rallentato. E se si vuole davvero ridurre la mortalità, insieme alla popolazione anziana bisogna intercettare con urgenza quella fragile per cui manca addirittura una definizione certa e univoca. Giovanni Corrao, docente di Statistica medica all’Università Bicocca di Milano:


 

M5S, partito o movimento? Conte prosegue gli incontri coi parlamentari

Dopo aver incontrato i senatori oggi Giuseppe Conte ha riunito i deputati del Movimento 5 Stelle. Siamo un partito o un movimento? Non importano le classificazioni. Così ha detto il leader in pectore. E ancora: non dobbiamo abbandonare le “cinque stelle” originarie del Movimento ma abbiamo il dovere di guardare avanti.
Di fatto la frattura sempre più profonda con Davide Casaleggio è una delle questioni che più segnano la svolta che Conte sta preparando. “Penso che non sia la direzione giusta che il M5s diventi un partito, con un’organizzazione dell’altro secolo“, ha detto oggi il presidente dell’associazione Rousseau.
Abbiamo intervistato una ex del Movimento: Paola Nugnes, senatrice, ex 5 stelle. Fu espulsa nel giugno del 2019 perché contraria ai decreti sicurezza di Salvini votati dal M5S. Per lei il Movimento 5 Stelle come era nato, quello che arrivò sopra il 30%, non esiste più:


 

I malfunzionamenti su DAZN riaccendono i riflettori sulla connettività in Italia

(di Marco Schiaffino)

Oggi durante la partita Inter-Cagliari, si sono moltiplicate le segnalazioni su Twitter di malfunzionamenti su DAZN. Al di là dell’episodio, la fragilità del servizio di streaming che ha ottenuto i diritti per la trasmissione della Serie A nella prossima stagione 2021-2022, riaccende i riflettori sulla situazione a livello di connettività nel nostro paese, che sconta ancora un preoccupante ritardo.
Strano, perché nel 2015, l’Agenzia per l’Italia Digitale si era posta come obiettivo il 2020 per fornire una connessione minima a 30 mbps per tutti i cittadini italiani e una connessione a 100 megabit per l’85% del territorio. Obiettivo mancato: secondo il Ministro per l’innovazione tecnologica Vittorio Colao, a oggi solo il 79% delle famiglie raggiunge la velocità minima di 30 megabit.
Ma cosa non ha funzionato? Nel progetto il territorio della penisola è stato diviso in tre aree: nera, grigia e bianca. La prima è rappresentata dai territori in cui la domanda è talmente alta da attirare gli investimenti dei privati, come nelle città metropolitane. La bianca è quella in cui la fibra può essere portata solo grazie al pubblico, perché per i privati non garantisce abbastanza guadagni.
Quella grigia, infine, prevede un incentivo per stimolare l’intervento dei soggetti privati. In altre parole: soldi pubblici alle società che investono in fibra. Il problema è che nelle aree grigie la formula non ha funzionato e adesso il governo sta trasformando molte di queste in aree bianche. Tradotto: molti privati hanno mollato il colpo e sarà necessario un intervento pubblico al 100%. A pagarne le conseguenze, però, non sono solo i tifosi di Inter e Cagliari, ma gli studenti in DAD, le imprese che faticano a innovare e i cittadini e le cittadine che si trovano in difficoltà ad accedere ai servizi della pubblica amministrazione.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 15.746 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Il tasso di positività sale al 6.2%. Sono invece 331 le vittime in un giorno. Le terapie intensive oggi sono diminuite di 3 unità. 316 i ricoveri ordinari in meno rispetto a ieri.

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    Violenza stradale, numeri un po' in calo. Il rimedio: l’educazione e diminuire la velocità

    L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.

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    Nubi sull'università italiana: si moltiplicano le adesioni alle università private telematiche, mentre alle statali il governo Meloni taglia i fondi. Ospite l'economista Gianfranco Viesti. E poi, il caso Raiplay Sound, la censura nei confronti di un podcast – prima autorizzato e poi annullato - sulla storia di Margherita Cagol, una delle fondatrici delle Brigate rosse. A Pubblica Nicola Attadio, uno degli autori insieme al giornalista Paolo Morando e al musicista Matteo Portelli.

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