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Putin non è ancora isolato

Donald Trump e Vladimir Putin

Che significato avrà l’incontro tra Putin e Trump il prossimo 16 luglio a Helsinki?

Non siamo più ai tempi della Guerra Fredda, quando Mosca e Washington erano le capitali delle due uniche superpotenze. E non siamo nemmeno nella fase successiva alla caduta del Muro di Berlino e dell’impero sovietico, quando gli Stati Uniti, unica potenza mondiale, approfittarono delle ovvie difficoltà in cui si trovavano i russi.

Oggi è molto più difficile decifrare l’ordine globale. Lo è ancora di più dopo l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. Ma Russia e Stati Uniti rimangono sempre due attori fondamentali delle relazioni internazionali. Comprendere le loro mosse ci può aiutare a capire qualcosa di più della politica internazionale.

Negli ultimi mesi è stata molto evidente la distanza tra Mosca – già sotto sanzioni per la Crimea – e Occidente. Gli stessi collaboratori di Putin hanno ammesso il rischio di doversi preparare a un lungo periodo d’isolamento rispetto a Europa e Stati Uniti. La vicenda Skripal, l’ex-spia russa avvelenata a Salisbury in Gran Bretagna, ha provocato l’espulsione di decine di diplomatici russi. Non solo. Poche settimane fa Australia e Olanda hanno accusato ufficialmente la Russia per l’abbattimento dell’aereo della Malaysian Airlines sull’Est dell’Ucraina nel luglio 2015.

Mercoledì scorso, nonostante la forte opposizione di Mosca, i paesi membri dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche hanno deciso che l’OPAC potrà nuovamente indicare i responsabili degli attacchi chimici. È atteso il rapporto sull’attacco dello scorso aprile a Duma, nella Ghouta Orientale, in Siria, che potrebbe indicare le responsabilità del regime di Damasco.

Tutto questo ci dice che i rapporti tra Russia e Stati Uniti sono in una fase critica, probabilmente la più critica dalla fine della Guerra Fredda.
Ma altri segnali che ci dicono che la Russia non è completamente isolata: l’incontro Putin-Trump, la richiesta del presidente americano, all’ultimo G7 in Canada, di riammettere Mosca nel club dei grandi, i lavori per il gasdotto North Stream 2 tra Russia e Germania che procedono a buon ritmo, la Russia come vetrina del calcio mondiale.

Difficile prevedere il risultato dell’incontro del 16 luglio. Non dovrebbero essere fatti annunci particolari. Russia e Stati Uniti sono in disaccordo su diverse questioni, basta citare le crisi in Siria e in Ucraina. Ma il contesto è quello di un paese e di un presidente, Putin, che finora resistono bene al tentativo d’isolamento da parte dell’Occidente.

Donald Trump e Vladimir Putin
Foto dal sito ufficiale del Cremlino http://kremlin.ru
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    Emanuele Valenti
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    “Abbiamo sempre preferito la take imperfetta ma magica”: i Satantango raccontano il nuovo album

    Un debutto interessante quello dei Satantango, nuovo progetto shoegaze proveniente dalla provincia cremonese. Il duo, composto da Valentina e Gianmarco, è oggi passato a Volume per raccontare e suonare in acustico alcuni brani del nuovo album “Satantango”. Il titolo è lo stesso di un film ungherese del 1994 della durata di oltre sette ore: “l’ambientazione e le atmosfere sono molto simili a quelle che ci sono nei nostri posti”, spiega il duo. Tra shoegaze, dream pop e slowcore, l’album dipinge un immaginario bianco e nero tra malinconie di provincia e nebbia, cinema chiusi e un senso di innocenza perduta, ed è ricco di riferimenti a pellicole vintage come “Gioventù Amore e Rabbia”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive dei Satantango.

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