Approfondimenti

Primavera Sound: la sera dei Radiohead

Ieri sera è stata una sera particolare per il Primavera Sound, che è, almeno a tratti, parso diverso dal solito. La presenza dei Radiohead nel cartellone venerdì 3 giugno ha fatto sì che una parte importante del pubblico arrivato al Parc del Forum fosse lì per loro, per la band che solo qualche settimana fa ha pubblicato un nuovo album, A moon shaped pool, il primo da 5 anni a questa parte (e un gran disco, vale la pena di ricordarlo).

Il loro live era previsto per le 22.15, ma già dal tramonto c’era una nutrita schiera di fan assiepati sotto il palco più grande del Festival, in attesa. Alle 20, ad esempio, a suonare su quello stesso palco c’erano le Savages. Ottime e trascinanti, hanno dovuto affrontare un pubblico non proprio concentratissimo su di loro, riuscendoci peraltro benissimo.

Alle 21.30 praticamente tutto il Festival ha traslocato, e si è presentato lì, per l’evento speciale. Speciale anche perché i Radiohead sono stati i soli del cartellone a cui gli organizzatori hanno concesso uno slot di due ore. Che la band di Thom Yorke ha interpretato come da copione delle poche date suonate in questi giorni. Una prima parte, molto intensa, dedicata all’album nuovo, funestata solo da evidenti problemi di volume: con 50mila persone o già di lì, se l’impianto non spinge un po’, metà del pubblico sentirà male. Per fortuna i volumi si sono aggiustati nel giro di una ventina di minuti, ma fino a quel momento l’effetto è quello di far stare in un silenzio impressionante quell’enorme moltitudine, soprattutto nelle canzoni più lente e sussurrate.

Radiohead (foto di Eric Pamies)
Radiohead (foto di Eric Pamies)

Poi, la seconda parte: per qualche anno i Radiohead hanno avuto una fama live che li voleva recalcitranti di fronte all’idea di far felici i fan, suonando tutte o quasi le loro canzoni più famose. Questo tour è diverso, decisamente, e anche ieri sera ne abbiamo avuto la prova: così arrivano “The national anthem”, “No surprises”, “Pyramid song”, “Karma police”, “Everything in its right place”, “Idiotheque”, “Paranoid Android” e pure “Street Spirit (fade out)”. La scaletta ufficiale termina con “There There”. Ma i 50mila del Primavera non si muovono. Restano lì ad applaudire. E un paio di minuti arriva il lieto fine: un Thom Yorke che in modo quasi disinvolto arriva a dire “Siete molto carini con noi, allora se ci riaccendono l’impianto ne suoniamo un’altra”. E come tutti speravano, e molti prevedevano, arriva “Creep”: il primo singolo del gruppo, datato 1992, che per anni non è stato suonato dal vivo e che invece è stato rispolverato per questo tour. Barcellona se la meritava e l’ha avuta.

Ma il Primavera Sound, nella sua forte e chiara identità, è soprattutto una carrellata di tante, tante cose meritevoli di essere ascoltate. Dunque non ci dimentichiamo di quello che siamo riusciti a seguire d’altro. Come gli americani Titus Andronicus, che hanno proposto un live particolarmente pop-punk, con tanto di cover di “Blitzkrieg Bop” dei Ramones come manifesto estetico. Divertenti, ma alla lunga monotoni. Un po’ monotoni, prima, anche Ben Watt e la sua band, con la partecipazione di Bernard Butler, ex-chitarrista degli Suede (in cartellone ieri). Un concerto rock, classico e impeccabile, ma nulla di più.

Selda Bağcan (foto di Xarlene)
Selda Bağcan (foto di Xarlene)

Tutt’altro invece è stato il live di Selda Bağcan, icona della musica folk turca. Il Primavera Sound non manca mai di esplorare, anche se in piccola parte, il vastissimo campo della world music, e il concerto di questa diva del Bosforo ha radunato una piccola ma rumorosa rappresentanza di suoi connazionali, a cui si è rivolta più volte durante un set da lei stessa dedicato “alla libertà e alla democrazia”: Selda è da sempre infatti un’artista interessata ad affrontare temi sociali e politici nelle sue canzoni, e per questo ha anche avuto diversi problemi con le autorità nel suo paese. Oggi più che mai le sue parole sono parse purtroppo molto significative.

Mentre buona parte del pubblico del Festival si occupava di prendere posto per i Radiohead, sul palco di fronte è salito Zach Condon con i suoi Beirut. Chi scrive, precisiamolo, è un inveterato fan di questo progetto musicale iniziato dal solo Condon e ora diventato una vera e propria band. E il concerto di ieri è certamente stato di buona qualità. Ma qualcosa mancava, non si è mai creato un vero contatto con il pubblico, le canzoni, che pure ne avrebbero le caratteristiche e le capacità, non sono mai davvero decollate. Applausi, dunque, ma contenuti.

Beirut (foto di Eric Pamies)
Beirut (foto di Eric Pamies)

Con il rammarico di non aver potuto osservare nemmeno un pezzetto dei live degli immensi Dinosaur Jr (l’unica cosa che possiamo raccontare è di aver visto J Mascis in giro per il Festival con un ragazzino intorno ai dieci anni intento a fare i capricci, visibilmente irritato dal luogo in cui l’aveva portato il papà), e dopo un breve frammento del live dei Tortoise (molto bello, per quanto si possa giudicare da due canzoni), tra la sperimentazione degli Animal Collective e il pop dei Last Shadow Puppets abbiamo scelto la seconda offerta.

E ne siamo rimasti più che soddisfatti: la band nasce dall’incontro di Miles Kane (già frontman dei The Rascals) e Alex Turner (star degli Arctic Monkeys), e finora ha pubblicato due album carini, ma non indimenticabili. Le canzoni sono ben scritte, intendiamoci, ma senza particolari guizzi di genialità. Ecco allora che dal vivo serve qualcosa in più e i due leader mettono in scena uno show molto utile allo scopo: più contenuto e serio Miles Kane, incontenibile Alex Turner, che non smette per un secondo di sculettare, ammiccare, mettersi in mostra. Il ragazzo sa di essere dannatamente bello e sfrutta la cosa fino all’ultimo istante, mentre il suo socio gli fa da spalla, mettendo spesso in atto piccoli siparietti a metà tra il sexy e il ridanciano. In tutto questo riescono anche a cantare e suonare molto bene: sul finale, regalano anche una cover di “I want you (she’s so heavy)” dei Beatles. Sorprendentemente azzeccata, quasi perfetta.

The Last Shadow Puppets (foto di Eric Pamies)
The Last Shadow Puppets (foto di Eric Pamies)

Prima di crollare di stanchezza c’è ancora il tempo di annoiarsi un po’ con i Beach House (ci perdoneranno i tanti fan) e di divertirsi un bel po’ con gli Avalanches, tornati sul palco per la prima volta da molti anni a questa parte per un concerto che assomiglia più che altro a un dj set, ma di fattura straordinaria. Tanto che alle tre di mattina sono davvero in parecchi a ritrovarsi con la voglia di agitare le chiappe, prima di andare a dormire.

Stasera gran finale, con PJ Harvey, i Sigur Ros, Brian Wilson e una cinquantina di altri concerti. Anche questa sera sul sito ufficiale del Festival sarà disponibile uno streaming gratuito di una parte del cartellone.

  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 04/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 04/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 04/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 04/07/2025

    Un viaggio musicale tra la fine degli anni '90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 04-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 04/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 04/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 04-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 04/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 04-07-2025

  • PlayStop

    "A Gaza manca l'acqua. Siamo vicini a un punto di non ritorno". Intervista ad Alessandro Migliorati, capomissione Emergency a Gaza

    Nella striscia di Gaza, secondo l’OMS, ogni giorno vengono uccise in media 90 persone. Nelle ultime 24 ore, i morti sono stati 138. Negli ultimi giorni i bombardamenti si sono particolarmente intensificati, così come gli ordini di evacuazione. Un’escalation che arriva mentre i colloqui per un cessate il fuoco sembrano potenzialmente vicini ad una nuova svolta. Si aspetta nelle prossime ore una risposta di Hamas alla proposta statunitense per una tregua. Risposta che – secondo alcune fonti – potrebbe essere positiva. Intanto, però, la popolazione della striscia continua a morire per le bombe, per le malattie e per la fame. A Deir el Balah abbiamo raggiunto Alessandro Migliorati capomissione di Emergency a Gaza.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caccia: si potrà sparare agli uccelli migratori sui valichi montani

    Mentre in Senato inizia l’iter della legge che punta a liberalizzare la caccia (giovedì prossimo inizieranno le audizioni), la maggioranza, con un emendamento al Ddl Montagna presentato dal leghista Francesco Bruzzone, si porta avanti: in base al testo, già dalla prossima stagione venatoria sarà consentito sparare sui valichi montani agli uccelli migratori. Il commento di Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 04/07/2025

    Quando diventiamo tutti re e regine del liscio alla sagra di paese, rimpinzandoci di ogni ben di Dio. Ma le sagre non sono solo cibo e musica ma anche cultura e tradizione, ce lo dice l'ospite di oggi: Melissa di "Sagre Autentiche" (su instagram, facebook e sito web). In conclusione di puntata l'immancabile microfono aperto con grandi racconti degli ascoltatori sulle sagre di tutta Italia.

    Poveri ma belli - 04-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di venerdì 04/07/2025

    L'ultima della prima settimana di Almendra. Gli sviluppi del caso Bob Vylan con Sara dell'Acqua: l'esclusione dal radar festival e il clima di censura in Regno Unito, non solo verso la band ma verso l'attivismo pro-palestina in generale. Ospite Laila Al Habash per parlare della sua performance all'NPR World Café, del suo prossimo disco e di come sta vivendo lei il clima di dibattito e di censura intorno alla causa palestinese. Nell'ultima mezz'ora, qualche novità e la presentazione della festa per il 50° anniversario dell'indipendenza di Capo Verde, insieme ad Alberto Zeppieri produttore discografico e direttore artistico della giornata. A cura di Luca Santoro

    Almendra - 04-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 4/7/25 - Ghigo Renzulli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. L’ultimo protagonista a raccontarsi sul palco è Ghigo Renzulli: storico chitarrista dei Litfiba, che ha fondato nel 1980, è reduce da una serie di fortunati dischi strumentali denominati “No Vox”. Sul palco si è esibito assieme al musicista Fabrizio Simoncioni.

    A tempo di parola - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

Adesso in diretta