Approfondimenti

Piera Aiello lascia M5S: “Continuerò a fare il mio lavoro in Commissione antimafia”

Piera Aiello

L’onorevole Piera Aiello è stata la prima testimone di giustizia in Italia ad entrare in Parlamento. La sua storia è legata a doppio filo ad un’altra storia forse più nota, perché è la storia di una ragazzina, Rita Atria, che da giovanissima decise di denunciare i mafiosi con cui i suoi stessi familiari avevano legami. Suo padre e suo fratello erano stati uccisi dalla mafia. Rita Atria decise di raccontare ciò che sapeva e ciò che aveva sentito in famiglia al giudice di Palermo Paolo Borsellino.

Pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio del 1992 Rita Atria, che si fidava solo di Borsellino, si suicidò. Il coraggio di Rita Atria fu in buona parte ispirato da sua cognata, la moglie di suo fratello, che quando si ritrovò vedova decise di collaborare con la giustizia. La cognata era Piera Aiello, che dal 2018 siede in Parlamento, si occupa di mafia e fa parte della commissione Giustizia e della Commissione parlamentare antimafia.

Ieri Piera Aiello ha annunciato il suo addio al Movimento 5 Stelle e oggi è stata ospite di Radio Popolare per raccontare cosa l’ha spinta a passare al Gruppo Misto. L’intervista di Lorenza Ghidini e Claudio Jampaglia a Prisma.

Io sono entrata in Parlamento perché sono stata chiamata e coccolata per entrare nel Movimento 5 Stelle. Sinceramente mi piaceva, seguivo già da tempo M5S quando c’era Casaleggio. Mi piaceva che chi faceva parte di questo partito era una persona pulita, non aveva avuto problemi con la legge e mi piaceva anche che alcuni membri del partito avevano seguito le vicende di alcuni testimoni di giustizia accompagnandoli addirittura in tribunale e portando avanti alcune delle nostre idee. In passato ero stata corteggiata anche da altri partiti, ma questi non rispecchiavano la mia idea di legalità, verità e giustizia.
Io ho un’idea ben precisa di come deve essere la politica. La lotta alla mafia e alla criminalità organizzata implica tutti i settori. Lo sappiamo che la mafia è in tutti i settori, specialmente dove ci sono i soldi. Mi sono candidata, e sono stata eletta, perché sembrava importante per portare la mia esperienza e seguire ancora più da vicino queste persone protette, i testimoni, i collaboratori di giustizia e anche gli imprenditori vittima di racket. Mi sono da subito messa a lavorare, ho presentato due leggi – una sui testimoni e collaboratori di giustizia per migliorare la qualità della loro vita – e una per migliorare la legge 44-99 e l’iter per gli imprenditori che denunciano, che spesso entrato in un programma di protezione e falliscono. Pensavo che, dato che negli anni eravamo stati seguiti e aiutati, il Movimento 5 Stelle si sarebbe aperto ad un programma antimafia particolare e puntuale in cui avrei trovato un punto di ascolto dando la mia esperienza. Io non ho mai chiesto poltrone privilegiate, volevo solo essere ascoltata. Così non è stato. La legge sui testimoni e collaboratori è bloccata in Commissione Giustizia da più di sei mesi, da prima del COVID, e non va avanti. Non si riesce a trovare un tavolo di discussione per portare avanti questa legge importante che faciliterebbe la vita dei testimoni e dei collaboratori.

Questo sta succedendo per cattiva volontà?

Non lo so, forse anche per inesperienza. Io preferisco pensare che sia perché non si capisce a fondo la problematica. Quando puntualmente faccio pressioni affinché questa cosa vada avanti, non vengo neanche presa in considerazione. Molto spesso mi è stato detto che io rompo l’anima a tutti perché parlo sempre di questi temi e di queste cose, ma sono 30 anni che io parlo di antimafia. A me l’antimafia da passerella non interessa. Molto spesso quando mi invitano alle manifestazioni non vado, preferisco andare nelle scuole a parlare con i ragazzi.

Com’è la sua esperienza nella Commissione?

Io su Nicola Morra non ho nulla da dire. È un presidente che mi lascia lavorare, anzi mi sta accanto. Quando ho dato le dimissioni lui mi ha chiamata per dirmi che per lui non cambia nulla e mi appoggia in tutto perchè ha visto il mio impegno e il mio lavoro quotidiano con la Commissione. Se fossero tutti come lui saremmo veramente a posto.
Io lì ho ascoltato 45 persone tra testimoni, collaboratori di giustizia e imprenditori e continuerò a lavorare e presentare una relazione. Lì non ho problemi anche se ora sono nel Gruppo Misto. Il problema è che la Commissione parlamentare antimafia non ha poteri su quello che deve succedere a testimoni e collaboratori. La Commissione che gestisce la vita dei testimoni e dei collaboratori è la Commissione ex articolo 10 di cui ha la delega Vito Crimi, Viceministro dell’interno. Quella è l’unica commissione preposta che, purtroppo lo devo dire, decide della vita e della morte delle persone. Lì se sbagli rischi che le persone vengano uccise. La Commissione antimafia può fare le indagini e segnalare tutte le problematiche, cosa che ha fatto puntualmente, ma dalla Commissione ex articolo 10 mi è stato risposto che la commissione Antimafia non deve interferire con le decisioni di questa commissione. Se io ho una commissione antimafia che fa le indagini col potere di audire e di fronte alla segnalazione delle problematiche mi viene detto che non dobbiamo interferire, ditemi a cosa serve il mio lavoro. Io penso che le Commissioni debbano collaborare per portare avanti un progetto comune e di sicurezza per far stare bene la popolazione protetta.
Noi dovremmo vedere il discorso contro la criminalità organizzata a 360 gradi, in tutti i settori, e la politica in questo momento non è attenta a tutto questo. Non possiamo fare leggi importanti come la “Spazzacorrotti”, mettere i trojan e fare intercettazioni telefoniche e arrestare le persone e ritrovarcele in strada dopo poco tempo. Io non sono una manettara, ma come si fa a fare una circolare in cui si dice che gli ultrasettantenni che sono malati devono andarsene agli arresti domiciliari. Si sa che gli ultrasettantenni malati sono soltanto quelli al 41bis, non ci sono i ladri di galline in galera dopo i 70 anni, ma persone di peso. È giusto che ogni individuo venga curato, così come è stato fatto per Riina, queste persone devono rimanere in galera. Il COVID non è una buona scusa: le persone al 41 bis sono in isolamento, lì non corrono rischi. A casa ci sono la moglie, i figli, i parenti che li vanno a trovare e lì rischiano di più.

(Potete ascoltare l’intervista a a Piera Aiello a partire dal minuto 30)

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/12 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 15/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 15-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 15/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 15-12-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 15/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Davide Passoni e Ciccio Rigoli lanciano la serata speciale del Suggeritore Night Live dedicata al secondo appuntamento con il Poetry Slam alle 21.30; il libro di fotografie di Alessandra Mauro "Aprire los guardo"; Andrea Cegna intervista Zerocalcare sul suo libro "Nel nido dei serpenti"; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

    Cult - 15-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 15/12/2025

    Pubblica ha ospitato Vittorio Cogliati Dezza, storico ambientalista, già presidente di Legambiente. Fa parte del Coordinamento del Forum Diseguaglianze e Diversità (FD&D). «Clima ingiusto» (Donzelli, 2025) è il titolo del suo ultimo libro scritto insieme a Giovanni Carrosio, sociologo dell’ambiente che insegna all’università di Trieste. Con Cogliati Dezza abbiamo parlato di welfare, giustizia ambientale e sociale, diseguaglianze, green deal e dell’attacco della Casa Bianca all’Unione europea.

    Pubblica - 15-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 15/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 15-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 15/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 15-12-2025

  • PlayStop

    Il ricordo di Pino e Licia Pinelli è legato alle lotte del presente. Oggi in piazza Fontana

    Come ci raccontano le figlie Silvia e Claudia, il ricordo di Giuseppe Pinelli e di Licia Rognini oggi si collega alle lotte presenti, portando in piazza Fontana dalle 18 un podcast dal vivo con Matteo Liuzzi che porterà sul palco "L'ultima notte di Pinelli" e poi i cori del Gruppo vocale Femina di Audrey Anpi e Rebelot Cantieri Vocali, la musica di Alessio Lega e Guido Baldoni, Beppe Rebel e Renato Franchi, la Banda degli Ottoni a Scoppio, gli artisti per la Palestina. “Abbiamo deciso dal 50esimo che la forma artistica è la maniera per ricordare, l’importanza è di sapere che non è stata una storia solo nostra, ma ha investito tutto il Paese, è l’importanza di portare avanti i valori di Pino e Licia che indicano una strada”. Intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia, in Presto presto.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 15/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 15-12-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 15/12/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 15/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 15-12-2025

Adesso in diretta