Approfondimenti

Roy: “Una mano tesa che non piace alla destra”

“Qualcuno è felice perché oggi qualche islamico va a messa. Poveri illusi. Oggi l’Islam non è compatibile con le nostre libertà e i nostri diritti. Chi non lo capisce o è illuso o è ignorante o è complice”. E’ questo il Tweet che il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha dedicato all’iniziativa che ha visto per la prima volta fedeli e Imam musulmani nelle chiese di Francia, d’Italia e di tanti altri paesi europei.

Invece Olivier Roy, orientalista e politologo francese, è convinto che la giornata è stata un successo e abbia dato un segnale importante e nuovo. Raggiunto in Francia da Popolare Network, spiega che “è molto importante vedere i musulmani nelle chiese. E’ la prima volta che un numero consistente di musulmani non solo prende le distanze da un attentato, ma afferma pubblicamente la sua totale solidarietà con le vittime”. Per spiegare meglio, richiama i tempi dell’attentato contro il giornale satirico Charlie Hebdo, nel gennaio 2015.

“Quando c’è stato l’attacco a Charlie Hebdo, molti esponenti musulmani hanno condannato il crimine ma hanno anche aggiunto che – a loro parere – il settimanale era andato troppo oltre nel suo atteggiamento blasfemo. Qui invece c’è una solidarietà totale e riguarda un prete”.

“Questo significa che si è creato un vero fronte religioso contro il terrorismo” prosegue Olivier Roy. “Per i musulmani non è abituale frequentare le chiese. I salafiti ad esempio sono contrari. Il fatto che i musulmani invece vadano nelle chiese e in particolare durante la messa, è un segno molto importante e profondamente nuovo”.

I musulmani sono stati bene accolti nelle chiese in Francia?

“Sono stati accolti bene perché fra loro e i credenti cattolici c’è una comprensione più grande che fra i musulmani e i laici. Per due ragioni: primo, in quanto credenti hanno un terreno comune di intesa. Secondo, perché cristiani e musulmani sono accomunati anche da una sorta di diffidenza verso una laicità che diviene sempre più intransigente”.

“La Chiesa cattolica ad esempio ha fatto l’esperienza di essere messa in minoranza sulla questione dei matrimoni gay. Io penso che questo riavvicinamento fra cristiani e musulmani sia quello di due comunità che si sentono un po’ sotto pressione, entrambe”.

“Io penso che l’ostilità verso l’Islam sia più forte da parte dei cristiani identitari, cioè coloro che si considerano cristiani ma che non frequentano le chiese. I cristiani praticanti non sono così ostili. I cristiani identitari sono coloro che pensano che non è possibile comprendersi con i musulmani: è il cristianesimo della Lega Nord in Italia o di Marine Le Pen in Francia. C’è una spaccatura crescente fra questi ultimi e il cristianesimo della fede, il cristianesimo della carità, che è quello di Papa Francesco”.

“Il papa ha detto in Polonia: ‘Applicate prima di tutto i valori del Vangelo. Il problema non è l’identità’. E su questo i cristiani e i musulmani – quando condannano l’uccisione del prete di Rouen – dicono la stessa cosa. ‘Non ci sono due identità che si oppongono. Siamo tutti dei credenti’. E’ questa la lezione che ci arriva. Il disagio è piuttosto fra i laici, perché non prendono bene il fatto che dei musulmani partecipino alle messe”

Non pensa che i musulmani avessero voglia anche in passato di esprimere la loro condanna verso il terrorismo islamico ma non avevano modo di farlo? Spesso resta un sentimento privato e per loro è molto difficile trovare l’occasione di farsi sentire.

“E’ vero, il problema è che non ci sono delle autorità religiose riconosciute che possano parlare a nome della comunità musulmana. Non esiste una comunità musulmana unica in Francia. Dunque quello a cui assistiamo oggi è una moltiplicazione di iniziative locali e individuali. Devo sottolineare che la condanna politica del terrorismo da parte dei musulmani non è mai mancata. Ma adesso arriva anche una condanna religiosa che ha un impatto molto più forte”.

“Ora è una condanna – direi – di civiltà, prosegue Roy. L’esempio è il rifiuto di seppellire i 2 terroristi di Rouen. E’ una presa di posizione di molto forte, perché di solito nell’Islam, quando l’individuo è morto, non è più compito degli uomini giudicarlo, ma è compito di Dio. Dunque tutti hanno diritto a un funerale: come nel cristianesimo, del resto”.

“Ma qui il rifiuto di seppellire i due attentatori è un atto di scomunica. Il messaggio è che questi individui non fanno più parte della comunità musulmana. E’ un atto più forte che un semplice comunicato in cui si condannano il terrorismo, gli attentati e la violenza. Un atto che si inserisce in un sentimento di solidarietà religiosa e non solo di solidarietà civile. E’ questa la novità”.

Olivier Roy, politologo francese
Olivier Roy, politologo francese

Pensa che i francesi abbiano ricevuto il messaggio?

“I cattolici sì. Chi frequenta le chiese, sì. Ma molti francesi non capiscono niente di religione. Per loro, tutto quello che è religione è oscurantismo e fanatismo, che sia Islam o Cattolicesimo. Dunque la destra identitaria in Francia in questo momento sta condannando l’atteggiamento della Chiesa. Dicono che la Chiesa sbaglia a tendere la mano ai musulmani, sbaglia a porgere l’altra guancia, sbaglia a perdonare. E’ lo stesso dibattito che c’è sul del messaggio di Papa Francesco rispetto al dovere cristiano di accogliere i profughi. C’è tutta una parte dell’opinione pubblica che non capisce questo messaggio che è profondamente religioso”.

Ascolta l’intervista a Olivier Roy

OLIVIER ROY


  • Autore articolo
    Michela Sechi
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 21/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 21/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 21/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 21/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 21-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 21/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 21-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 21/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-12-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 21/12/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 21-12-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 21/12/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 21-12-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 21/12/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 21-12-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 21/12/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 21-12-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 21/12/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Ma parleremo anche di cosa le appassiona ed entuasisma. Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 21-12-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 21/12/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 21-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 21/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 21-12-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 21/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 21-12-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 21/12/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 21-12-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 21/12/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 21-12-2025

Adesso in diretta